Bonus Natale, come si richiede

10 Ott 2024
Bonus Natale

L’Agenzia delle entrate ha pubblicato il 10 ottobre una circolare contenente le indicazioni relative al bonus Natale, il sostegno del valore di 100 euro destinato a incrementare le tredicesime dei lavoratori dipendenti con redditi più bassi. Il bonus, previsto dal decreto omnibus, è rivolto a coloro che soddisfano specifici requisiti economici e familiari, e sarà elargito insieme alla tredicesima di quest’anno e non più, come era inizialmente stato paventato, a gennaio.

Cosa c'è da sapere

Per accedere al bonus Natale, il lavoratore deve aver accumulato un reddito complessivo non superiore a 28mila euro nel 2024. Nel dettaglio, la circolare dell’Agenzia delle entrate sottolinea come al calcolo del reddito non concorre quello derivante dall’abitazione principale e dalle relative pertinenze. Per poter beneficiare del sostegno, gli interessati devono poi avere un coniuge (non legalmente ed effettivamente separato) e almeno un figlio a carico.

Il limite delle detrazioni

È comunque fatta salva anche per i nuclei familiari monogenitoriali la possibilità di accedere al bonus, purché sia presente almeno un figlio fiscalmente a carico. La normativa richiede infine che l’imposta lorda sui redditi di lavoro dipendente sia superiore alla detrazione spettante per tali redditi, come previsto dall’articolo 13 comma 1 del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir). Solo sussistendo tutti e tre i parametri il bonus potrà essere riconosciuto.

L'autocertificazione

Riguardo agli adempimenti pratici, il lavoratore è chiamato a presentare una richiesta scritta al proprio datore di lavoro, dichiarando di avere diritto al bonus e fornendo il codice fiscale del coniuge e dei figli a carico, o solo dei figli in caso di nucleo monogenitoriale. Il dipendente deve anche produrre una autocertificazione di soddisfare i requisiti di reddito e familiari previsti dalla legge.

Il credito di imposta

Il bonus, che sarà parametrato ai giorni di lavoro effettuati, non varierà in base al tipo di contratto, sia esso a tempo determinato o indeterminato, né a seconda dell’orario lavorativo, come nel caso dei contratti part-time. Il datore di lavoro, che funge da sostituto d’imposta, potrà recuperare le somme erogate sotto forma di credito d’imposta.

Leggi di più
Notizie simili
Le news più popolari della settimana