Edoardo Bove si accascia al suolo, match rinviato: paura a Firenze
Minuto 17 della sfida al Franchi tra Fiorentina ed Inter, quello della paura: Edoardo Bove, 22 anni, centrocampista viola crolla sul terreno di gioco privo di sensi. E tornano alla memoria gli infortuni di Giancarlo Antognoni (22 novembre 1981, in Fiorentina-Genoa) e quello più recente (e tragico) di Davide Astori (4 marzo 2018) quando gli si fermò il cuore.
Al Franchi è calato il gelo, gli occhi dei 21 in campo sono rimasti fissi sul giocatore viola e tutti gli si sono stretti intorno per evitare video e foto indiscrete mentre il dott. Luca Pengue effettuava un massaggio cardiaco. Intanto la macchina del soccorso si è messa in moto con l'arrivo immediato dei soccorsi e la corsa in ambulanza verso l'ospedale di Careggi dove ha ripreso coscienza respirando autonomamente. Muto il Franchi, volti scossi e lacrime di diversi giocatori, arbitro Doveri compreso.
Partita ovviamente sospesa e rinviata a data da destinarsi con il pubblico che non ha lasciato gli spalti in attesa di avere qualche informazione ufficiale. E dagli spogliatoi il primo a ‘rompere il silenzio’ sui social è stato De Gea che ha twittato ‘God Please’ con l'emoticon delle mani giunte.
Questa la sequenza dei fatti: Bove si era cambiato la maglia, era rimasto a torso nudo, aveva preso una botta fra il torace e la milza dopo un scontro con Dumfries e sembra che avesse fatto cenno alla propria panchina di avere qualche capogiro. Poi le immagini hanno raccontato del centrocampista ventiduenne che si allaccia gli scarpini, fa qualche passo, barcolla, prima di accasciarsi sul campo, privo di sensi, vicino a Calhanoglu e Dumfries tra i primi a rendersi conto della gravità della situazione, mentre il padre di Bove, Giovanni, sedeva in tribuna.
E' stato Danilo Cataldi a prestare subito soccorso al compagno mettendo la mano in bocca per spostare la lingua ed evitare così il blocco delle vie aeree. Fra il momento del malore e il trasporto verso l'ospedale di Careggi sono trascorsi circa 4 minuti. Il tutto tra paura e sbigottimento degli oltre 22 mila spettatori presenti al Franchi.
Una volta che l'ambulanza ha lasciato lo stadio tra l'applauso di tutti, le squadre hanno fatto rientro mestamente negli spogliatoi. La decisione è stata spontanea e immediata come ha spiegato più tardi il presidente dell'Inter Beppe Marotta: gara sospesa. Poi è arrivata la comunicazione da parte della Lega: partita rinviata a data da destinarsi, probabilmente a metà febbraio, specie se Inter e Fiorentina saranno già qualificate agli ottavi di Champions e Conference.
Ma ciò che più preme a tutti è salute di Bove: all'ospedale di Careggi, dove sono accorsi il padre, il ds viola Pradè, il dg viola Ferrari e poi Palladino e i compagni di squadra, il ragazzo ha ripreso conoscenza ed è stato sottoposto ad una serie di esami, per poi essere ricoverato in terapia intensiva, in sedazione farmacologica, come spiegato dalla Fiorentina attraverso una nota congiunta con la stessa azienda ospedaliera.
''Il calciatore è arrivato stabile dal punto di vista emodinamico, presso il pronto soccorso, e i primi accertamenti cardiologici e neurologici effettuati hanno escluso danni acuti a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardioresporatorio - ha proseguito la nota del club - Bove verrà rivalutato nelle prossime 24 ore''.
Sulle cause del malore al momento nessuno ha voluto sbilanciarsi. Nel frattempo hanno iniziato ad arrivare tanti messaggi di sostegno, fra questi il presidente viola Rocco Commisso (''Forza Edoardo siamo con te, sei un ragazzo forte con un grande carattere'') che da subito è stato in contatto da New York con i propri collaboratori. E poi messaggi da colleghi, da Dimarco a Lukaku, e dei vari club.
Davanti all'ospedale sono arrivati anche diversi tifosi che hanno voluto affiggere sul muro di un parcheggio all'esterno del pronto soccorso uno striscione con scritto 'Forza Edoardo, Firenze è con te'. Una città segnata perché ha già vissuto diversi drammi: Antognoni rischiò di morire in campo dopo uno scontro di gioco, Davide Astori ha perso la vita improvvisamente mentre era in ritiro a Udine con la squadra prima di una gara di campionato. E poco meno di un anno fa la Fiorentina ha pianto la scomparsa, anch'essa improvvisa, del direttore generale Joe Barone. Adesso fa il tifo per Bove che insieme ai compagni ha contribuito finora a far volare la squadra viola.