George Clooney e Brad Pitt fanno scintille assieme. In Wolfs, ma ...

George Clooney e Brad Pitt fanno scintille assieme. In Wolfs, ma prima a Venezia 81 (e sulla cover di GQ di questo mese). Rivederli insieme sul grande schermo ma anche al Lido, di nuovo fianco a fianco dopo Burn After Reading - A prova di spia dei Coen, uscito nel 2008, è un regalo. Com’è nato il desiderio di tornare a far coppia in un film? «Il denaro. Il denaro può tutto», dice scherzando Clooney, che poi continua: «E, poi, nella sceneggiatura c’era una scena in cui gli sparavo in faccia. Mi divertiva l’idea di poterlo fare, peccato che al montaggio l’abbiano tagliata». Più diretto Brad Pitt dice: «Man mano che invecchio lavorare con persone che conosco, con le quali mi trovo bene, sta diventando sempre più importante. Ma l’idea del film è piaciuta a entrambi. Nonostante quello che dice George, anche lui era entusiasta». Di Wolfs, presentato al Festival del cinema di Venezia fuori concorso, Pitt e Clooney sono oltre che interpreti anche produttori. «Ci arrivano spesso pitch, proposte per film eventualmente da sviluppare. Ma, in questo caso, invece, di pensare a chi e come, ci siamo detti: “È per noi”. E poi entrambi amiamo il regista Jon Watts».

Wolfs è un film di genere, anzi di sotto-genere. Nel senso che è un thriller, ma anche un film che riprende il cliché dei nemici-amici, due che non si sopportano, ma che le circostanze costringono a diventare alleati e a collaborare. Si stuzzicano, si ostacolano, si fanno i dispetti, ma alla fine scoprono di essere più simili di quanto credevano e in qualche modo anche di piacersi. L’altro riferimento, già svelato nel titolo, è al Mr. Wolf di Pulp Fiction, interpretato da Harvey Keitel, il “risolutore di problemi” che veniva chiamato a sbarazzarsi del cadavere di un giovane spacciatore a cui John Travolta / Vincent Vega aveva sparato per sbaglio in macchina. Una “citazione” ammette lo stesso Clooney, «con la differenza che qui di Wolfs ce ne sono due, da cui il titolo del film».