Brasile-Bolivia 5-1, Neymar (doppietta) scavalca Pelé e diventa il ...

Sarà pure uscito dal calcio che conta, con la sua scelta di lasciare l’Europa e il PSG per accettare di accettare il faraonico contratto dell’Al Hilal, ma Neymar resta sempre il ‘go-to guy’ del Brasile. Non solo da stanotte, grazie alla doppietta ai danni della Bolivia (sconfitta 5-1, per la cronaca), O’Ney ha anche riscritto la storia scalzando dal trono dei cannonieri ogni epoca della Seleçao nientepopodimeno che Pelé, il Re del Calcio. Un traguardo quello dei 79 gol in gara ufficiale di Neymar, che lo catapultano nel gotha del calcio verdeoro e celebrato dall’asso brasiliano con parole di vivo orgoglio: “Sono molto felice, non ci sono parole. Mai avrei pensato di poter raggiungere questo record. Ma voglio dire oggi che raggiungere questo record non significa dire che sono meglio di Pelé o di qualsiasi altro giocatore della Seleçao. Ho sempre desiderato scrivere il mio nome nella storia del calcio brasiliano e della selezione brasiliana ed oggi con questo traguardo sono riuscito a farlo". Una serata perfetta quella per la Seleçao che ha così risposto all’Argentina approcciando alla grande la prima giornata delle qualificazioni ai Mondiali 2026, in cui sorride anche Marcelo Bielsa, che col suo Uruguay non stecca il debutto in gara ufficiale con la Celeste e rifila un convincente 3-1 al Cile. Di seguito il resoconto delle gare della notte.

Inizia con una goleada la prima uscita ufficiale del neo ct Fernando Diniz con il Brasile. Il sostituto di Tite, orfano dell’infortunato Vinicius Junior, propone un 4-2-3-1 con Raphinha, Neymar e Rodrygo sulla trequarti alle spalle di Richarlison. Il Brasile mena subito le danze e si guadagna subito un rigore per fallo di mano in area di rigore che Neymar sciupa malamente calciando rasoterra e debolmente tra le mani di Viscarra. L’errore dal dischetto non fa perdere fiducia alla Seleçao che poco prima della mezzora trova l’1-0 con Rodrygo che approfitta di un rimpallo sfortunato dopo una respinta del portiere e sottomisura in spaccata mette il pallone in rete facendo esplodere i 53.000 di Belem. Nella ripresa dopo appena due minuti Raphinha con il solito sinistro a rientrare rasoterra insacca il 2-0, mentre al 53’ Rodrygo trova la doppietta personale con un sinistro a completare una grande azione di contropiede. Dopo l’ora di gioco c’è gloria anche per Neymar che cala il poker trasformando un rigore in movimento con un sinistro che non lascia scampo a Viscarra, poi colpisce una clamorosa traversa con una destro a giro da fuori area e infine nel recupero trova la rete n°79 in Nazionale e del definitivo 5-1 con una conclusione al volo su cross dalla destra di Raphinha.

Inizia con una convincente vittoria il nuovo corso della Celeste del Loco Bielsa. L’ex tecnico di Athletic Bilbao, Olympique Marsiglia e Leeds dopo aver lasciato ai margini tutta la vecchia guardia, non convocando i veterani Muslera, Cavani, Suarez e Caceres, viene ripagato dai suoi giovani in particolare da Nicolas de La Cruz, mezzala del River Plate dalla grande tecnica, che apre le danze al 38’ concludendo una splendida triangolazione orchestrata da Araujo e Darwin Nunez con un sinistro rasoterra dopo un bel taglio nell’area di rigore. Nel recupero del primo tempo, arriva il raddoppio con Valverde che con un diagonale rasoterra dai 25 metri non lascia scampo a Cortes. Nella ripresa l’Uruguay continua a spingere e creare occasioni da gol in serie e al 71’ trova anche il terzo sigillo con De La Cruz che conclude con un tap-in sottomisura un’azione in contropiede insaccando il secondo assist di giornata di Darwin Nunez. Notte fonda per il Cile, privo dell’interista Alexis Sanchez (che potrebbe saltare anche la Colombia), che trova solo il gol della bandiera con il subentrante Arturo Vidal.

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