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BItcoin fa 100.000$ - e dopo aver festeggiato è il momento di ringraziare tanti.
Gianluca Grossi 05/12/24 9:44 Editoriale
Bitcoin supera i 100.000$ per lo stupore di assolutamente nessuno di coloro i quali leggono Criptovaluta.it o si sono preoccupati di studiare un minimo altrove. I fattori che hanno spinto $BTC verso il primo di una serie di traguardi che verranno appuntati sui libri di storia sono tanti, ne parliamo da tempo e sono soprattutto in grado di produrre altre corse importanti.
Senza voler peccare di arroganza e presunzione, i 100.000$ di Bitcoin passeranno probabilmente alla storia come hanno fatto i 10.000$: ricordati con un certo affetto dai più attempati frequentatori dei meandri (un tempo bassifondi) di Bitcoin e poco più.
A questa corsa hanno contribuito in tanti. A partire da milioni di piccoli risparmiatori che sono stati sbeffeggiati, dileggiati, vessati, trattati da scemi del villaggio e che oggi invece si godono un avevi ragione che difficilmente gli è stato riconosciuto nel corso della loro vita. È una vittoria di tutti. È la vittoria però di una battaglia e non della guerra. Perché vogliamo tutto. E perché andremo a prendercelo.
Cinque ringraziamenti speciali per i 100.000$Dopo esserci ringraziati tra di noi, tra i tanti che ci avevano creduto e che dovevano avere quasi paura di dirlo, per i 100.000$ di Bitcoin c’è da ringraziare almeno 5 eventi, 5 fattori, 5 persone, per tagliare la cosa a corto, perché da ringraziare ci sarebbero in realtà 100.000$ persone, uno per ogni dollaro che oggi vale Bitcoin.
Un grazie a Andreas AntonopoulosIl suo Mastering Bitcoin è il miglior libro mai scritto su Bitcoin, ma non è soltanto questo ad aver reso Andreas una leggenda. In tanti di noi hanno sentito per la prima volta parlare di Bitcoin proprio da Andreas. E gli vanno riconosciuti meriti più alti di quello della conoscenza e di averla diffusa.
Andreas ha fatto quello che tanti tra i bitcoiner non sono mai stati in grado di fare. Parlare di Bitcoin con amore, ma anche con calma, con comprensione, con voglia di spiegare di nuovo a chi non aveva ancora capito. Prima davanti a poche decine di persone. Poi davanti a migliaia. In occasione di un traguardo così importante il nostro primo ringraziamento non potevamo che riservarlo a lui.
Un grazie alla nostra communitySì, proprio voi. Sul fronte lavorativo non nascondiamo di aver attraversato l’inferno tra il 2022 e il 2023. Tutti spariti, qualcuno addirittura ci aveva forse bloccato al telefono. Quando Bitcoin e le criptovalute non tirano, c’è molto da arrangiarsi e pochi su cui fare affidamento.
Su di voi, irriducibili, abbiamo sempre potuto fare affidamento. Eravate in quattro gatti sul nostro Canale Telegram. Siete rimasti lì, a battagliare, a difendere la vostra idea e la nostra, a resistere a chi – era gioco facile allora – ci prendeva per matti. Probabilmente matti ci siamo. Ma siamo in buona, anzi in ottima compagnia, la vostra.
Un grazie agli sviluppatori di BitcoinBitcoin non rende ricchi. È un ottimo strumento di risparmio, ma soprattutto funziona. Se oggi potete inviare denaro in tutto il mondo, se oggi potete fare affidamento su un network monetario che è il più resistente al mondo, dovete dire grazie agli sviluppatori che dedicano anima, cuore e tempo allo sviluppo di Bitcoin.
Grazie a tutti voi. Avete reso il sogno dei 100.000$ possibile. E, cosa più importante, avete permesso al mondo di accedere al più importante e libero sistema monetario di sempre.
Un grazie a tutti i professori, scienziati, economisti che ci hanno detto che ci sbagliavamoFacciamo nomi e cognomi, tanto hanno firmato i loro articoli e ne sono andati anche fieri. Tito Boeri, Jürgen Schaaf, Ulrich Bindseil, Carlo Cottarelli, i tanti di testate minori come il Sole 24 Ore. Bitcoin rende umili, ma non è ancora riuscito nella sua attività principale con voi.
C’è tempo, così come c’è tempo per comprare Bitcoin e per capirlo. Dopotutto, come amano ripetere gli appassionati, ognuno compra Bitcoin al prezzo che merita.
Un grazie alla nostra squadraChi vi scrive è Gianluca Grossi, ed evito di ringraziarmi da solo. Per quanto possa essere inelegante, non posso che ringraziare la proprietà e il direttore Alessio Ippolito, in grado di traghettare nella tempesta più violenta questa pubblicazione verso i vertici. Sarebbe stato più facile mollare, dire che era tutto finito, mandare tutti a casa. Invece no, si sono stretti i denti, incassate perdite ingenti e lavorato per continuare a credere in quello che, nel nostro piccolo, è un sogno che vale tutto.
E un grazie anche a Alessandro Lavarello – qui la sua ultima analisi, non perdertela – un compagno di squadra incredibile. Non solo sul piano tecnico, dove è il migliore del nostro Paese. Mi riferisco al piano umano – che imparerete a conoscere anche voi.
Ragazzi, ce l’abbiamo fatta. A mille di altri questi traguardi.