Nascite in calo in Liguria: scintille Bucci-Orlando al confronto ...
Genova - Scintille lunedì sera durante un confronto tra candidati alla presidenza della Liguria promosso dalla curia genovese dove sono stati affrontati alcuni temi tra i quali la denatalità. Alla domanda sulla scarsità di nuove nascite ha risposto per primo, in ordine alfabetico, il candidato del centrodestra, il sindaco di Genova Marco Bucci: "Quello della denatalità è un problema italiano, non solo ligure, bisogna aiutare le famiglie, lo ha fatto la Regione in questi anni e continueremo a farlo con voucher asilo, ad esempio, bisogna che ci sia un welfare che supporti le famiglie ma - aggiunge Bucci - siamo di fronte a un problema sociale, educativo, che va affrontato con l'aiuto delle associazioni, a livello della cosiddetta società civile, se non si fanno figli non è solo un problema economico ma di altro tipo, e io vorrei che tra noi candidati tutti noi avessimo fatto figli, fare figli fa bene alla società. Dobbiamo dare il grande messaggio che chi fa figli contribuisce al successo della società". Brusio nella sala particolarmente affollata perché è noto che Bucci ha due figli mentre Orlando non ne ha.
La risposta di Orlando è arrivata poco dopo: "Io non ho ricette contro la denatalità ma sono sicuro che non sia un problema che si risolve criminalizzando le persone che non hanno figli perché non li hanno potuti avere. Oggi fare un figlio costa - ha detto Orlando - il 50% delle famiglie monoreddito vive sotto la soglia di povertà, è un altro aspetto è quello che vede ancora scaricare sulle donne il lavoro di cura in una famiglia, le famiglie restano organizzate ancora su vecchi schemi, dobbiamo lavorare non per negare la realtà, ma riconoscere che la Liguria è in una situazione critica, con dati record negativi sulla denatalità, bisogna lavorare, tra le altre cose, per garantire il diritto universale alla sanità, perché anche perché curare i bambini è diventato sempre più difficile".
Le reazioniMori (Pd): “Le parole Bucci sulla natalità sono inaccettabili”
"Le parole di Marco Bucci, candidato della destra in Liguria, riguardo a chi non ha figli sono inaccettabili. Affermare che coloro che non hanno figli abbiano meno valore o siano meno partecipi della società è un attacco alle scelte di vita e alla dignità di migliaia di donne e uomini che, per motivi diversi e del tutto personali, non hanno figli o non li possono avere. Il suo è principalmente un attacco alle donne e le sue sono parole degne delle peggiori destre internazionali: una dichiarazione programmatica che sottende un attacco ai diritti riproduttivi e all'autodeterminazione delle persone". Lo afferma Roberta Mori, portavoce della Conferenza nazionale delle donne democratiche. "Questa visione retrograda e discriminatoria offende la dignità di chi ogni giorno vive, lavora, studia e partecipa alla vita della comunità, a prescindere dalla propria condizione familiare. La maternità e la paternità sono scelte personali che meritano rispetto, non strumenti di giudizio morale o sociale. Come Conferenza delle Donne Democratiche, ribadiamo con forza che questi sono attacchi indecenti e retrogradi ed è nostro dovere continuare a lottare contro ogni forma di discriminazione e difendere il diritto dei cittadini e delle cittadine a non essere considerati solo in funzione del loro contributo riproduttivo mentre il lavoro di un amministratore è quello di creare le condizioni perché le persone abbiano figli, non quello di obbligarle con la vergogna e lo stigma. Invitiamo Bucci a riflettere e a ricordare che il motto 'far figli, molti figli, per dare soldati alla patria' è stato bocciato dalla storia. Solo una società inclusiva e giusta con servizi alle persone, lavoro stabile e remunerazioni adeguate oltre gli stereotipi di genere potrà favorire l'inversione della curva della natalità. La strisciante colpevolizzazione, invece, della libertà di scelta in particolare delle donne rappresenta l'oppressione culturale che i cittadini, e in questo caso soprattutto le cittadine della Liguria sapranno giudicare", conclude.
Ghio (Pd): “Affermazioni di Bucci da medioevo, chieda scusa alle donne"
"Bucci dovrebbe chiedere scusa a tutte le donne. Chi si candida a governare una regione deve rispettare e non giudicare e criminalizzare tutte quelle persone che per scelta, esperienze, dolori personali non hanno potuto o voluto avere figli. Dire che chi fa figli contribuisce al successo della società è un'affermazione da medioevo, da oscurantismo, per nulla liberale". Lo scrive Valentina Ghio vicepresidente Pd alla Camera "Chi si candida a governare una regione dovrebbe avere rispetto e la capacità di proporre ricette per sostenere la natalità e le donne in percorsi di vita e lavoro sempre più complicati. Dovrebbe parlare di superamento del gender pay gap, di congedi paritari retribuiti, di rafforzamento dei servizi di welfare. Questo serve per sostenere la natalità - scrive Ghio -. Non il giudizio di Bucci, che ieri alla sala Quadrivium di Genova, durante il confronto tra candidati, ha scritto una bruttissima pagina. Ci auguriamo che nel centrodestra qualcuno alzi la voce e riprenda Bucci per le sue deliranti affermazioni. E visto che Bucci rivendica di essere stato scelto come candidato da una telefonata della Meloni, cosa ne pensa la presidente del Consiglio di queste affermazioni che colpevolizzano le donne? Ne prende le distanze?''.
Braga (Pd): “Parole da medioevo che offendono le donne”
"Non è facendo sentire in colpa chi non ha figli che si risolve il problema della natalità. Le parole del candidato della destra in Liguria Marco Bucci ricordano più lo stato etico che la rivoluzione liberale e sono offensive per tutte le donne". Lo dice Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera. "Da chi si candida a governare una Regione ci saremmo aspettati ricette per sostenere il lavoro femminile, proposte per un welfare capace di accompagnare percorsi di vita e lavoro sempre più complicati. Servirebbe rispetto e non frasi da Medioevo come quelle che abbiamo sentito da Bucci. Sono certa che anche nel centrodestra si vorrà chiedere conto di parole deliranti", aggiunge Braga.
La replica del sindaco: “Pura speculazione”
“Pura speculazione di chi travisa le parole. Ho soltanto detto che vorrei che tutti avessero figli. Potete riascoltare la registrazione. Credo che sia l’augurio di tutti, anche di chi purtroppo non può averli, ma vorrebbe. Anzi immaginiamo un supporto anche per chi ha queste difficoltà”. Il candidato presidente Marco Bucci risponde così alle reazioni seguite alle sue parole al confronto della Curia. Noi vogliamo una Liguria giovane, dinamica, rispettosa delle generazioni – ribadisce Marco Bucci - Senza giovani, anzi, senza figli la Liguria non può esserci. Orlando e il Pd soffrono di vittimismo e non hanno argomenti con i quali parlare ai liguri”.
Rossomando (Pd), "Parole di Bucci sulla natalità da Medioevo”
"Le parole di ieri del candidato del centrodestra Bucci sulla denatalità sembrano uscite dal Medioevo. Non tengono conto della situazione delle persone che non possono avere figli e denotano una sottovalutazione di tutti gli ostacoli di natura economica, perché non bastano bonus estemporanei per sostenere la natalità e la genitorialità. Infine sono parole che alludono a una considerazione delle donne che definire antiquata è un eufemismo, non toccando temi come il sostegno all'occupazione femminile o la parità salariale, che sono centrali. Se il livello del dibattito a destra sulla natalità è quello di Bucci, c'è da mettersi le mani nei capelli. Auspichiamo prese di distanze anche da destra rispetto a parole imbarazzanti come quelle pronunciate dal sindaco di Genova". Lo dichiara la vicepresidente dem del Senato, Anna Rossomando.
Gribaudo (Pd): “Bucci si scusi con tutte le donne”
"Ho sentito il dibattito di ieri tra i candidati della regione Liguria e sono rimasta impietrita". Lo afferma la vicepresidente nazionale del PD Chiara Gribaudo. "Come al solito - prosegue Gribaudo - la destra di fronte ai grandi problemi non è in grado di trovare soluzioni ma solo di scaricare responsabilità. E in questo caso addirittura di colpevolizzare le persone che non hanno figli. Bucci - spiega la deputata dem - ragiona da stato etico, offensivo per milioni di persone che hanno vite, esperienze e dolori per i quali chi si candida a governare una regione dovrebbe solo avere rispetto, anzi proporre ricette per sostenere la natalità e le donne in percorsi di vita e lavoro sempre più complicati. Bucci dà uno schiaffo a quelle coppie che non hanno potuto avere figli. Dire che chi fa figli contribuisce al successo della società è oscurantista, per nulla liberale. Mi auguro che Bucci chieda scusa a tutte le donne e che intervenga anche la Presidente Meloni per dire se condivide questo pensiero dal momento che Bucci stesso rivendica di essere stato scelto proprio da lei".
Mennuni (Fdi): “Le parole di Bucci sono inattaccabili”
"Dire che chi fa figli contribuisce al successo dell'Italia è una dichiarazione quasi banale. Come si può pensare a una nazione con un futuro prospero se il suo popolo sta letteralmente sparendo di anno in anno?". Così Lavinia Mennuni, senatrice di Fratelli d'Italia, sulle dichiarazioni di Marco Bucci, candidato del centrodestra alle elezioni regionali in Liguria. "La sinistra non perde occasione per demonizzare le nostre politiche per la natalità, facendo puntualmente una lista dei motivi per cui oggi non si dovrebbero fare figli, tuttavia dimentica sempre di parlare del perché farli o di come invertire questa tendenza. Il sindaco Bucci - aggiunge - ha nella sua dichiarazione riconosciuto l'esistenza di motivazioni economiche, così come da sempre le riconosce Fratelli d'Italia che lavora su queste da quando è al governo. Chi d'altro canto chiude gli occhi e sceglie di non vedere le motivazioni culturali e sociali, evidentemente non ha a cuore il futuro del popolo italiano".
D'Elia (Pd): “Sulla natalità Bucci è offensivo”
"Per il candidato alla presidenza della Regione Liguria Marco Bucci il tema della denatalità in Italia si risolve candidando chi ha figli e figlie da presentare come biglietto da visita. Un semplificazione offensiva che criminalizza chi i figli non ha potuto o non ha voluto averli e una ricetta puerile per affrontare una questione complessa". A dichiararlo, in una nota, è la senatrice del Pd Cecilia D'Elia. "Dire, come ha fatto lui, che vorrebbe che tutti avessero fatto figli - aggiunge - è un modo di fare giudicante delle altrui scelte, sprezzante nei confronti di chi non riesce ad averli. Davvero parole ingiuste e infelici. La politica dovrebbe rispettare le libere scelte delle persone, a cominciare da quella di avere o meno figli e consentire a chi desidera di diventare genitore, madre o padre, di poterlo fare senza rinunciare al lavoro, trovando servizi e città che lo sostengono e condivisione del lavoro di cura tra uomini e donne. Per esempio aumentando il congedo di paternità che, grazie ad Orlando ministro del Lavoro, è diventato strutturale, ma che vogliamo arrivi a cinque mesi, paritario, come per le madri".
"La verità che la destra non vuole accettare - prosegue D'Elia - è che la genitorialità è una scelta, che si può anche non fare e come tale va valorizzata. Continua invece a manifestare la sua idea di società che sulle donne ha un segno regressivo e stereotipato. Non ci serve uno stato etico, ci servono più welfare e più condivisione del lavoro di cura. Prendere esempio dai paesi dove queste politiche sono state avanzate: dove le donne lavorano di più e ci sono servizi, si fanno anche più figli".
Martella (Pd): “Da Bucci deliranti affermazioni”
"Dire, come ha fatto il candidato presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, che solo chi fa figli contribuisce al successo della società è da medioevo. Un oscurantismo che calpesta la dignità di milioni di persone, in particolare di chi vorrebbe ma non può averne, quando invece il compito di chi ambisce a governare la cosa pubblica dovrebbe essere quello di indicare proposte per sostenere la natalità, la genitorialità e, in particolare, le donne nella conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. Tutto questo innvestendo in servizi pubblici. Quello di Bucci è stato indiscutibilmente uno scivolone, condito peraltro da un attacco di meschina bassezza nei confronti dell'avversario Andrea Orlando e degli altri candidati. Ci auguriamo che dal centrodestra qualcuno alzi una voce critica contro queste deliranti affermazioni. Andrebbe mantenuto un codice di civiltà, nel confronto pubblico, a cui il PD e il centrosinistra si è sempre attenuto". Lo dice in una nota il senatore del Pd Andrea Martella.
Natale (Pd): “La battuta di Bucci su chi non ha figli è sale sulle ferite”
"Gli errori vanno riconosciuti. Avevo definito il programma di Bucci degno della sceneggiatura di un nuovo film di Cetto La Qualunque ma invece più passano i giorni e più assomiglia alla trama di un film horror. Per presentare il suo programma sulla denatalità Bucci ha affermato che chi fa figli contribuisce al successo e chi non procrea no. Queste affermazioni gravi, inascoltabili, sprezzanti e penose aprono in molti di noi ferite che con il tempo abbiamo provato a cucire". Così Davide Natale, segretario Pd Liguria. "Sì, caro Bucci, credo di poter parlare a nome di migliaia di cittadini e cittadine che hanno rincorso quel sogno di poter avere figli ma che purtroppo non sono riusciti a realizzarlo e dirti che non ci può essere nessuna campagna elettorale, nessun traguardo da raggiungere, nessuna competizione da vincere e nessuna ragione che possa giustificare certe frasi - prosegue Natale -. Il successo della società è il frutto del lavoro, nascosto e prezioso, di tantissime persone che quotidianamente mettono un mattoncino per costruire un futuro migliore. In trenta secondi, oltre a affermare un concetto da Medioevo, che si pensava superato, hai fatto un danno che non ti immagini nemmeno a tanti che hanno ancora ferite aperte, che bruciano - conclude -. Le battute a effetto a volte sono dei boomerang e questa volta, caro Bucci, ti torneranno indietro più di altre perché hai colpito la carne viva di tanti".