Regionali, il sindaco di Genova Marco Bucci è il candidato del ...

11 Set 2024

Il sindaco di Genova Marco Bucci ha risposto "sì" alla "chiamata" del centrodestra: sarà lui il candidato presidente della Regione Liguria. E il colpo di scena, con la coalizione che ha trovato una quadra, è servito. A confermarlo, anche una nota congiunta della premier Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi, rispettivamente leader nazionali di FdI, Lega, FI e Noi Moderati che a lungo hanno lavorato in queste ultime ore per trovare una soluzione al caso Liguria.

Bucci - Figure 1
Foto GenovaToday

L'ipotesi di Bucci aveva preso piede in maniera insistente ieri, martedì 10 settembre, anche a giudicare dalle numerose telefonate ricevute da Roma ("tante" secondo le stesse parole del sindaco, pur ovviamente senza rivelare altro). E il primo cittadino si era riservato 24 ore di tempo per decidere. Alla fine, com'era nell'aria, la conferma è arrivata oggi, mercoledì 11 settembre, prima di mezzogiorno.

Il centrodestra: "Sindaco del sì, è la persona giusta" Il campo largo: "Irrispettoso, si dimetta da sindaco e commissario" Bucci candidato: silenzio da Italia Viva, Calenda: "Persona seria ma noi all'opposizione" Salvini: "Il candidato migliore possibile dopo Rixi"

I puntini nelle scorse ore hanno iniziato a unirsi seguendo anche le parole del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini, che a quanto si apprende ha incontrato i parlamentari del Carroccio martedì sera in Senato per dire che il candidato del centrodestra in Liguria sarà "il migliore possibile dopo Rixi". Escludendo dunque il viceministro (che avrebbe accolto la sfida non senza riluttanza, avendo già ripetuto nei mesi scorsi di non essere disponibile). Sempre Salvini, ieri, aveva annunciato l'ufficializzazione del nome del candidato oggi. 

E di sicuro quello di Bucci, seppur all'ultimo momento, è un nome che mette d'accordo tutti, una soluzione che pone fine al lungo tira e molla in cui è rimasto impantanato il centrodestra in queste settimane, permettendo di uscire dall'impasse a meno di un mese dalla presentazione delle liste. E di trovare un competitor per il candidato del campo largo, l'ex ministro Pd Andrea Orlando. Bucci è infatti una figura civica, senza tessere di partito, con un buon indice di gradimento, in grado di attrarre l'elettorato del capoluogo considerato indispensabile anche nella partita regionale. 

Bucci aveva inizialmente declinato, poi il ripensamento

Il nome di Bucci era già stato menzionato a dir la verità, ma il sindaco stesso si era subito tirato fuori dicendo che avrebbe mantenuto il suo ruolo in Comune: "Ho preso un impegno con i genovesi fino al 2027 - queste le sue parole negli scorsi mesi - e sarebbe un tradimento non rispettarlo, e poi non godo di ottima salute e non potrei garantire il mio impegno assoluto per i prossimi cinque anni. Candidarsi pertanto avrebbe significato prendere in giro gli elettori".

A pesare sulla scelta era stata anche la scoperta della malattia e la cura di radioterapia conclusa nei giorni scorsi, una condizione che avrebbe spinto anche alcuni alleati di centrodestra a dire "no" alla figura del vicesindaco Pietro Piciocchi per permettergli di lavorare a Tursi e affiancare il sindaco.

Poi il ripensamento delle ultime ore, quando il pressing del centrodestra - anche a livello nazionale - si è fatto più insistente. Una soluzione che ha risolto la situazione di stallo in cui sembrava essere piombata la coalizione.

Il rebus di Italia Viva

A questo punto, in casa del campo largo, la situazione diventa ancora più insidiosa per Italia Viva che in consiglio comunale appoggia ancora formalmente il sindaco (e ora candidato) Bucci ma il leader Matteo Renzi ha annunciato di appoggiare il centrosinistra alle regionali. Nei giorni scorsi diversi iscritti a Iv hanno lasciato, dicendo di voler continuare il percorso con il centrodestra, ma il partito di Renzi non ha ancora ufficialmente preso le distanze dalla maggioranza di Bucci, nonostante sia stato sollecitato dal segretario Pd Davide Natale.

Cosa succede in Comune in caso di vittoria o sconfitta di Bucci alle regionali

A questo punto le strade sono diverse. Il sindaco candidato alla presidenza Regione Liguria può vincere o perdere: nella prima ipotesi sarebbe costretto a dimettersi dalla carica di primo cittadino poiché carica incompatibile, e in Comune si andrebbe al voto, con il centrodestra facilmente convergerebbe sulla figura del suo vice, Pietro Piciocchi, considerato da tempo l'erede naturale di Bucci. E sarebbe di certo la condizione migliore per il centrodestra sia in Regione sia automaticamente in Comune.

In caso di sconfitta, si aprono due scenari: Bucci potrebbe fermarsi in consiglio regionale come capo dell'opposizione, dimettendosi anche in questo caso da sindaco, oppure potrebbe rimanere alla guida del Comune fino al 2027. Ma a questo punto sarebbe una strada in salita, con un'immagine schiacciata dal peso della sconfitta regionale, una maggioranza in subbuglio e l'opposizione che inevitabilmente chiederebbe le dimissioni.

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