Bloccati per ore nel parcheggio dopo il concerto di Calcutta ...

3 giorni ago
Calcutta

L’evento è “rock”, la gestione della viabilità lo è molto meno. È questo in sintesi il giudizio che i residenti del quadrante sud est della Capitale stanno dando alla gestione del “Rock in Roma”, in programma all’ippodromo di Capannelle. 

Le conseguenze nel territorio

“Noi siamo sicuramente favorevoli al grande evento Rock in Roma. Però quest’anno stiamo subendo particolarmente le ripercussioni sul traffico locale – ha spiegato Luca Sferrazza, il presidente del comitato di quartiere Statuario Capannelle – nella serata di domenica 30 giugno, ad esempio, un’auto medica ha impiegato 20 minuti per svoltare da via delle Capannelle su via del Calice, strade che sono rimaste bloccate per due ore fino a notte fonda”. 

Le decine di migliaia di biglietti che alcuni artisti riescono a far vendere, comportano la necessità di trovare spazi dove poter parcheggiare. Con il risultato che, i quartieri vicino all’ippodromo, vengono invasi dalle auto. Chi deve andare al concerto, infatti, deve prima trovare un posto dove lasciare il mezzo di trasporto privato. Ed il piazzale antistante l’impianto sportivo non sembra sufficiente capiente da poter accogliere tutte le auto.

La richiesta di un'attenta programmazione

“Quest’anno ormai sono poche le date rimaste con artisti in grado di portare 30mila persone a Capannelle. Ma i previsione del prossimo anno, chiederemo delle commissioni congiunte, campidoglio e municipio, nelle quali affrontare la questione della viabilità – ha anticipato Sferrazza – e chiederemo che siano invitati tutti i comitati dei quartieri che orbitano nel quadrante. Ma l’incontro va fatto al più presto”.

Le proteste degli utenti

Perché, la gestione della mobilità, resta un problema che anche gli utenti del Rock in Roma stanno segnalando a Romatoday. L'ultima volta è successo in occasione di domenica 30 giugno quando, terminato il riuscito concerto di Calcutta, molti fan sono rimasti a lungo bloccati. “Siamo rimasti mezz'ora fermi, con l'auto spenta, in attesa di poterci immettere sulla strada” hanno spiegato. Ben vengano quindi i grandi artisti che portano tanti appassionati ai concerti. Ma la gestione della viabilità, ed a dirlo sono gli stessi fan, va sicuramente rivista.

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