Camila Giorgi a Verissimo: «Non ero scappata, volevo smettere con ...

Camila Giorgi

diSalvatore Riggio

Camila Giorgi era coinvolta in un contenzioso con il fisco: «Quando mi sono ritirata non lo sapevo. Colpa di persone a cui ci eravamo affidati, mio padre non c'entra, si sono dette tante cose false su di lui»

«Mi ero stancata di questa vita, non sono scappata». Camila Giorgi, 32 anni, a Verissimo racconta il misterioso addio al tennis e torna anche sul contenzioso con il fisco italiano che le ha pignorato 480mila euro. 

L'addio risale a maggio, nessuna traccia dell'atleta, un ritiro senza annuncio ufficiale che sembra proprio una fuga, anche perché qualche giorno dopo vengono a galla i problemi con l'Erario. «Avevo pianificato il mio ritiro, era tutto pronto per l'annuncio. Sono stata cancellata delle liste dell'antidoping, i fans hanno cominciato a parlare dell'argomento. La notizia è uscita e hanno detto che ero sparita, ma non era vero», la spiegazione di Camila — abitino di pizzo bianco  — nel salotto di Silvia Toffanin.

Si parla anche delle tasse non pagate. «Si tratta di problemi legati a persone esterne che avrebbero dovuto gestire questioni fiscali. Quando mi sono formalmente ritirata, non ne ero a conoscenza. Mio padre era il mio allenatore, non gestiva questi aspetti: c'erano altri professionisti. Non ci siamo spaventati per questa situazione, ci siamo affidati ad altre persone e ora siamo in ordine. Tirano sempre in mezzo mio padre come se fosse sempre il responsabile, ma in questo caso anche lui è stato una vittima», racconta la 32enne.

E in effetti il rapporto con il padre Sergio, argentino, soldato alle Falkland, allenatore senza aver mai giocato a tennis, ha segnato tutta la carriera di Camila, che sembrava destinata a risultati migliori di quattro titoli conquistati, uno sull’erba e tre sul cemento, il Master 1000 di Montreal nel 2021 come apice dello sforzo, i quarti a Wimbledon, il numero 26 della classifica come best ranking (2018).  «Sono state scritte tante cose non vere su mio padre. Mi ha sempre sostenuto e aiutato, ho sempre detto che avrei voluto arrivare fino alla fine della carriera con lui. È un uomo duro? Altra cosa non vera. Serve disciplina nello sport. Oggi anche lui è molto felice, quando ho detto che volevo smettere mi ha detto "va bene, hai fatto una carriera bellissima". Mi ha sempre supportata, non mi ha mai contraddetta». 

Per Camila quindi le voci di fuga sono l'esito di un malinteso. «Io non scappo mai: il problema forse è che non parlo tanto. Da anni volevo smettere, volevo chiudere con il tennis. Già in passato era capitato di abbandonare il tennis per qualche mese. Poi tornavo ai campi per allenarmi: stavolta, no. Il tennis mi piace ancora adesso, ma non ce la facevo più a reggere lo sforzo fisico e mentale tra viaggi e pressione. Lo guardo ancora, sono stata a New York, ma tornare ad allenarmi sei ore al giorno proprio no. Ora sono felice».

L'inchiesta sulle false vaccinazioni

C’è un altro capitolo che ha gettato delle ombre sulla reputazione di Camila. Era il 2022 e Giorgi avrebbe clamorosamente eluso le vaccinazioni anti Covid. Per questa ragione il suo nome era comparso assieme a quello della cantante Madame (Francesca Calearo) nei registri della Procura di Vicenza. «A novembre è in programma un'udienza. Io ho fatto il vaccino, certo che l'ho fatto. Ho fatto l'iniezione e ho ottenuto il green pass. Questa dottoressa ha fatto dei nomi per coprirsi. Credevo di aver instaurato con questa persona un rapporto umano».

La nuova vita di Camila

Adesso c'è una nuova vita tutta da inventare, «vorrei un cane, ma soprattutto vorrei viaggiare, girare il mondo. In Italia però tornerò sempre, è la mia casa, è il Paese più bello che c'è». 

6 ottobre 2024 ( modifica il 6 ottobre 2024 | 18:52)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi di più
Notizie simili