Carla Bruni indagata per il caso dei fondi libici-Sarkozy
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L’ex première dame di Francia, Carla Bruni, è stata messa sotto inchiesta nel caso della clamorosa ritrattazione del faccendiere, Ziad Takieddine, grande accusatore del marito, Nicolas Sarkozy, nella vicenda dei finanziamenti libici per la sua vittoriosa campagna elettorale del 2007.
Le accuseCarla Bruni deve rispondere di «falsificazione di testimonianze» e «associazione a delinquere allo scopo di preparare una frode processuale e corruzione del personale giudiziario», ha appreso Le Monde da fonte giudiziaria. La cantante ed ex modella, che solo qualche giorno fa era a Milano dove ha tenuto un concerto al Teatro Dal Verme, è stata anche posta sotto controllo giudiziario, vietandole di contattare tutti i protagonisti di questo procedimento (ad eccezione di Nicolas Sarkozy).
Leggi anche: Carla Bruni e Nicolas Sarkozy prima del voto francese se la cantano a MilanoL’ex first lady, nello specifico, è sospettata di aver fatto da intermediaria tra il marito e l’amica Michèle Marchand (detta Mimi Marchand), una celebrità della stampa sospettata di aver orchestrato la ritrattazione, nel 2020, di Ziad Takieddine, uno dei principali accusatori di Nicolas Sarkozy nell’indagine sul presunto finanziamento libico della sua campagna elettorale di 17 anni fa. Takieddine, infatti, dichiarò che l’ex capo dello stato non aveva «preso un centesimo, cash o non cash, per le elezioni presidenziali» del 2007 da parte dell’allora leader libico Muammar Gheddafi. Poche settimane più tardi, cambiò di nuovo versione, smentendo la ritrattazione.
La vicendaUna vicenda molto complicata che ruota intorno alla campagna di comunicazione «Sauver Sarko» lanciata nel 2020 da diverse decine di personalità, fra cui Mimi Marchand, star della stampa gossip considerata vicina a Bruni, per sdoganare l’ex presidente dall’accusa di aver ricevuto finanziamenti dalla Libia di Gheddafi per la sua campagna elettorale del 2007, accusa per cui sarà messo a giudizio dal gennaio del 2025.
La campagna aveva come obiettivo quello di ottenere la ritrattazione delle accuse da parte di Takieddine, prima sui media, con una intervista a Paris Match e con una dichiarazione video diffusa dalla stessa Bfmtv), e poi con un notaio che avrebbe dovuto inviare un documento ufficiale al magistrato interessato. Takieddine sarebbe stato pagato per la sua ritrattazione con oltre 600mila euro. Gli inquirenti ritengono che la cantautrice ed ex modella di origine italiana possa aver partecipato a quest’operazione. Carla Bruni, nel giugno del 2021, aveva cancellato tutti i messaggi scambiati con Marchand, dopo che l’amica era stata incriminata. Bruni avrebbe usato un numero telefonico segreto per tenere le fila della campagna. Sarkozy, che ha 69 anni, è già stato condannato due volte per corruzione e per traffico di influenza in casi separati. (riproduzione riservata)