Valeria Bruni Tedeschi a Belve: le dipendenze, l'amore e il rapporto ...
Dallo stesso sgabello, ad aprile, la sorella le aveva lanciato un’accusa neanche troppo velata a cui oggi ha avuto modo di rispondere. Chi di Belve ferisce, di Belve perisce:Valeria Bruni Tedeschi ospite di Francesca Fagnani nella puntata in onda martedì 10 dicembre ha commentato le parole di Carla Bruni pronunciate nello stesso studio otto mesi prima, aprendosi anche sulle dipendenze, la superstizione e ça va sans dire, l’amore.
La penultima puntata della nuova stagione di Belve vedrà la messa in onda "integrale" dell’intervista interrotta di Teo Mammuccari, che ha lasciato lo studio a pochi minuti dall'inizio delle domande della padrona di casa, ma anche il racconto di sé di Tina Cipollari, Elena Sofia Ricci e Valeria Bruni Tedeschi.
L’attrice e regista torinese naturalizzata francese, 60 anni compiuto il mese scorso, non si è risparmiata, tra il ricordo di momenti più profondi e altri di ilarità. Destinato a diventare cult il racconto della superstizione che accompagna la sua quotidianità. "Fatico a decidere quale piede mettere prima, di solito il destro, ma se c'è un'urgenza o un cataclisma sono libera" ha detto Valeria tra le risate dei presenti e di una divertita Fagnani. Stessa reazione per la sua ricetta per combattere l'ansia tra le riflessioni del maestro zen Thich Nhat Hanh e il conforto di un ansiolitico. "Alla fine prendo tutti e due! Leggo qualche pagina dei suoi libri con un piccolo ansiolitico. È l’ideale", ha ammesso guadagnandosi un applauso dal pubblico.
Valeria Bruni Tedeschi con Sofiane Bennacer e Nadia a Cannes 2022 per il film Forever Young (Les Amandiers)
Spazio anche all’amore. Oggi Bruni Tedeschi è legata all’attore francese 27enne Sofiane Bennacer, conosciuto sul set del suo film Forever Young (lui nel 2022 è stato accusato di stupro da tre donne e Valeria è sempre al suo fianco difendendolo a spada tratta ndr). Durante la relazione con Louis Garrel, oggi marito di Laetitia Casta, durata dal 2007 al 2012, la coppia ha deciso di adottare una bambina senegalese di 6 mesi, la piccola Oumy. Valeria è mamma alla seconda: nel 2014 ha adottato il suo secondo figlio, Noè, un bimbo di 7 mesi di origini vietnamite.
Nel suo passato anche un amore tormentato e finito in tragedia. "Un mio fidanzato è morto a causa dell'eroina", ha raccontato Valeria a Belve per poi confessare di essere stata anche lei in passato vittima di dipendenze. "Ho fumato, ho provato la cocaina, l'eroina, ho provato l'Mdma. Da giovane, ho provato però non ho continuato", ha spiegato. Incalzata da Fagnani ("Con l'eroina ha rischiato"), ha poi specificato: "Ho trovato che fosse incredibile, meraviglioso, una volta l'ho provata e ho deciso di non provare mai più".
Valeria con la figlia Oumy e la sorella Carla alla sfilata di Valentino a Parigi nel settembre 2024
Tra le curiosità appuntate sull'agenda rossa della giornalista romana, diversi punti di domanda sul suo rapporto con la sorella Carla Bruni. La prima, sulla scoperta che 20 anni fa ha scombussolato la loro vita. È il 1996, poco dopo la morte di papà Alberto Bruni Tedeschi, ricco industriale e collezionista d'arte, quando la futura premiere dame di Francia scopre quasi per caso, che il suo padre biologico in realtà era un altro, l'imprenditore italo-brasiliano Maurizio Remmert. "Non lo sapevamo, era tutto molto nascosto. Non è che si vedevano gli amanti arrivare. Sembrava che tutto fosse normale. L'abbiamo saputo dopo e per me è stato uno shock", il ricordo di Valeria, "l’ho saputo il giorno dei miei 30 anni. Mio padre mi ha detto che aveva un dubbio. Io mangiavo un mandarino. Gli ho detto: “A me non mi importa”. L’ho saputo prima di mia sorella".
Le due sorelle nel 1994
Inevitabile il commento alle parole che Madame Sarkozy fece proprio a Fagnani ad aprile. "Amo mia sorella, ma fa solo film ispirati alla mia famiglia", aveva detto Carlà, "anche perché poi prende la meravigliosa Valeria Golino nel ruolo della sorella minore che sarei io. Non è sempre facile vedersi utilizzati". E poi, "Quando uso la gente, e lo faccio nella mia ispirazione, faccio attenzione. Di quel film mi aveva turbato il fatto che nel film Valeria Golino era un’ubriacona e ho pensato che sarei potuta essere io".
"Ho ferito delle persone facendo i miei film, e questa è una cosa che mi dispiace realmente, profondamente. Mio fratello non c'è più, però è una cosa di cui mi sento non in colpa, ma mi dispiace", ha riconosciuto l'attrice de Il Capitale Umano ricordando il fratello Virginio, scomparso nel 2006 dopo una lunga battaglia contro l'AIDS, "ma so che per fare il mio lavoro ho bisogno della realtà e poi ho bisogno di poter farne quello che voglio, sennò non posso farlo, il mio lavoro". Un mea culpa senza rimpianti. "Ho immaginato che loro si sarebbero potuti riconoscere e, nonostante questo, per il bisogno di una scena ho superato il dispiacere degli altri. Questo fa parte del nostro lavoro".