Cosa c'entra la tropicalizzazione con i blackout di Catania
Catania è andata in tilt per il caldo. I cavi dell’elettricità interrati in un suolo bollente non hanno retto le temperature degli scorsi giorni, lasciando moltissimi cittadini e commercianti senza luce e acqua, in un momento in cui i termometri arrivano a sfiorare i 45 gradi. Il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, accorso per partecipare ad un incontro in prefettura per fare il punto della situazione, ha puntato il dito su due fattori, corresponsabili dell’emergenza: il clima impazzito, che rende sempre più frequenti eventi meteo estremi come l’ondata di calore che ha stretto la morsa sul nostro paese in questi giorni, e le infrastrutture carenti, assolutamente inadatte in questo nuovo contesto. "L’emergenza – ha sottolineato il Ministro – Non riguarda solo Catania, ma tutto il Paese. La tropicalizzazione del clima è arrivata anche in Italia e di questo dobbiamo prendere atto". Ma l'Italia è davvero diventato un paese tropicale?
In senso più tecnico, il termine tropicalizzazione descrive una situazione in cui il clima di una regione, come può essere quella mediterranea, muta, andando ad assomigliare sempre più a quello che caratterizza le aree tropicali. Messa così, però, l’affermazione può confondere le idee: il clima tropicale è quello che caratterizza tutta la fascia equatoriale del nostro pianeta, e presenta caratteristiche molto differenti, che vanno dal cosiddetto clima equatoriale, caratteristico delle foreste tropicali come quella amazzonica, a quello monsonico, tipico del subcontinente indiano, al cosiddetto clima della savana, presente in buona parte del continente africano.
Immaginare che di colpo il territorio italiano si trasformi così radicalmente è difficile da mandare giù. E in effetti non è quello che si intende, tipicamente, con il termine tropicalizzazione, riferito piuttosto (in modo non troppo rigoroso) a cambiamenti che vanno in direzione di alcune delle caratteristiche che accomunano i climi tropicali: temperature medie relativamente elevate lungo tutto l’anno, escursioni termiche contenute tra estate e inverno, piovosità torrenziale concentrata in alcuni periodi, e fasi prolungate di siccità, soprattutto nei mesi invernali.
Come cambia il clima dell'ItaliaIl clima italiano è definito temperato mediterraneo, ed è contraddistinto da estati secche e calde con inverni piovosi e non troppo freddi. La diminuzione delle precipitazioni invernali, l’aumento medio delle temperature annuali (soprattutto quello invernali), manifestazioni temporalesche intense, la comparsa di fenomeni come tornado e cicloni, sono tutte caratteristiche attualmente riscontrabili nel clima italiano, riconducibili a processi di tropicalizzazione. Ancor più spesso, però, quello a cui ci si riferisce parlando di tropicalizzazione del clima è l’aumento di frequenza di brusche variazioni meteorologiche nel corso dell’anno, come può essere l’ondata di calore che stiamo affrontando in questi giorni, più frequenti in effetti nelle zone tropicali, rispetto a quanto non lo fossero, almeno in passato, alle nostre latitudini.
È in questo senso che si può dire che i disagi affrontati dai catanesi in questi giorni siano legati ad un clima italiano sempre più tropicale: niente savane, foreste pluviali e monsoni, quindi, ma semplicemente eventi meteo estremi che si fanno sempre più frequenti, e per i quali necessiteremo in futuro di infrastrutture più resilienti, per evitare disagi come quelli che sperimenta Catania, e vere e proprie catastrofi naturali, come l’alluvione dell’Emilia Romagna degli scorsi mesi.