Pisa-Catanzaro 2-2 | Con il cuore e la qualità: punto pesante per i ...
Nella gara più bella di tutta la stagione si vedono completamente i pregi e i difetti del gruppo guidato da Alberto Aquilani. Il Pisa si ritrova spesso a comandare il gioco, abbinandovi anche una furia agonistica clamorosa. Ma si ritrova sotto di due reti per la 'solita' disattenzione difensiva e la 'consueta' generosità in fase di pressione sulla trequarti offensiva. Però i nerazzurri sono più forti della sfortuna, degli errori e degli svarioni clamorosi del direttore di gara e conquistano un punto pesantissimo per la classifica e il morale.
Il Pisa si getta nella mischia a muso duro fin dal fischio d'inizio, con un 4-2-3-1 molto aggressivo. Ma riceve uno schiaffo in pieno viso dopo due minuti scarsi di gioco: sul primo corner della serata gli ospiti approfittano di uno schieramento troppo passivo e Pontisso al volo gonfia la rete. Poi di fatto ci sono solo i nerazzurri che costruiscono quattro palle gol nitide. La prima è la verticale di Canestrelli per D'Alessandro, che supera in pallonetto Fulignati ma spedisce di poco a lato. Poi Arena corregge il mancino rasoterra che Beruatto scaglia dal limite, ma il portiere ospite si esibisce in un miracolo. Ancora i nerazzurri con Valoti per pochi centimetri non riesce a correggere verso la porta un retropassaggio sballato della difesa ospite. E un attimo prima dell'intervallo ancora il numero 27 di testa sulla punizione calciata da Beruatto: sfera che sibila vicino al palo.
La ripresa è ancora più bella. Il Pisa schiuma rabbia per il risultato ingiusto e dopo appena trenta secondi centra una traversa clamorosa con Bonfanti, smarcato in area dal tocco perfetto di Arena. Un minuto dopo Marin recupera la palla con una bella pressione sulla difesa giallorossa, ma spara a salve. I nerazzurri arrembano a pieno organico ma vengono puniti su un errore di misura nel pressing di Beruatto, che sulla trequarti offensiva spalanca il campo per la ripartenza di Vandeputte, che serve un 'cioccolatino' ad Ambrosino per il raddoppio ospite. Ma con i cambi Aquilani la riprende: Moreo di testa corregge in porta il calcio d'angolo di Beruatto. Poi una delle anime della squadra, Marin, pesca il jolly dal limite aiutato dalla deviazione della difesa calabrese.
La salvezza ormai è cosa fatta e, a quattro turni dalla fine della stagione regolare, i playoff distano soltanto un punto. E allora perché non provarci? Per mantenere intatte le speranze di agganciare il vagone degli spareggi i nerazzurri devono provare a battere il Catanzaro, la neopromossa che ha mostrato le cose migliore in campionato e veleggia serenamente al quinto posto in graduatoria.
Aquilani opta per la difesa a quattro con Bonfanti terminale offensivo supportato da Valoti, Arena e D'Alessandro. Ma la gara si apre malissimo per il Pisa, perché il Catanzaro al primo tentativo passa. Ambrosino si guadagna un calcio d'angolo che viene trasformato in uno schema perfetto per la bordata di Pontisso. La difesa del Pisa è troppo statica e non riesce a intervenire: ospiti avanti al 2'.
La reazione dei padroni di casa arriva dopo alcuni minuti: Canestrelli all'11' verticalizza per D'Alessandro, bravo a scivolare alle spalle della difesa giallorossa e concludere con un pallonetto sull'uscita di Fulignati. La palla termina fuori di pochissimo. Poi tocca a Beruatto calciare dal limite dell'area: sulla traiettoria c'è Arena, che tocca quel tanto che basta per chiamare al miracolo il portiere calabrese.
Dopo i fuochi d'artificio iniziali, la gara si assesta nel binario dell'equilibrio. Fino al 28', quando il Catanzaro traccheggia troppo nell'azione di uscita dall'area di rigore e Valoti per pochissimo non riesce a correggere in porta il retropassaggio verso il portiere ospite. Ancora Pisa al 32' sugli sviluppi del terzo corner della serata: Arena dal limite calcia forte, Fulignati respinge come può. Poi poco prima dell'intervallo i nerazzurri riescono a sfruttare bene una punizione: Beruatto trova il taglio di Valoti, che di testa spedisce a lato di poco.
Il Pisa riprende da dove ha lasciato e dopo trenta secondi della ripresa centra una traversa clamorosa con Bonfanti, smarcato alla perfezione da Arena. Un minuto dopo la pressione sulla difesa calabrese è efficace: Marin entra in area ma col destro spara centralmente e Fulignati blocca a terra. La pressione del Pisa è costante e caparbia, ma al 62' Beruatto in pressione sulla trequarti offensiva sbaglia la misura del passaggio e il Catanzaro parte in contropiede a campo aperto. Vandeputte serve Ambrosino all'interno dell'area, che stoppa e col destro fulmina Nicolas per il raddoppio calabrese.
Aquilani non si arrende e con i cambi rimette in piedi la serata. Dalla panchina entrano Matteo Tramoni, Mlakar e Moreo. Proprio il numero 32 al 74' corregge verso il palo più lontano il corner battuto da Beruatto. Il Catanzaro accusa il colpo, il Pisa arremba a pieno organico e all'81' trova il meritatissimo pareggio con Marin. Il romeno dal limite calcia forte, la palla deviata dalla schiena di un difensore giallorosso si tramuta in un pallonetto imprendibile per Fulignati: è il 2-2.
Il tabellinoPisa-Catanzaro 2-2
Pisa (4-2-3-1): Nicolas; Barbieri, Caracciolo, Canestrelli, Beruatto; Marin (84' De Vitis), Esteves (79' Tourè); Arena (72' M. Tramoni), Valoti (72' Mlakar), D’Alessandro; Bonfanti (72' Moreo). All. Aquilani
Catanzaro (4-4-2): Fulignati; Situm (46' Oliveri), Antonino, Brighenti (82' Veroli), Scognamillo; Sounas, Petriccione, Pontisso (59' Pompetti), Vandeputte; Ambrosino (75' Brignola), Biasci (59' Iemmello). All. Vivarini
Reti: 2' Pontisso (C), 63' Ambrosino (C), 74' Moreo (P)
Ammoniti: Caracciolo (P), Pontisso (C), Situm (C), Valoti (P)
Note: arbitro Matteo Gualtieri; angoli 10-3 (3-2); recupero 1' e 5'