I cercapersone esplosi in Libano e Siria, 18 morti e 4mila feriti. Le ...

ieri

La guerra di Gaza, giorno 348

Innescato a distanza l'esplosivo presente nei “pager” di Hezbollah. Tra le vittime c'è una bimba, 500 rimasti accecati. Israele non rivendica, gli Usa: “Escalation preoccupante”. Beirut: “Crimine di guerra”. Il produttore Gold Apollo: “Noi vittime”

Cercapersone - Figure 1
Foto Rai News

AFP

Un video mostra i feriti negli attentati israeliani a Beirut

Dopo l'attacco con i cercapersone, Hezbollah: “Continueremo a sostenere Gaza, Israele pagherà per quello che ha fatto”

Hezbollah ha assicurato che le operazioni a sostegno di Gaza continueranno, anche dopo l'ondata di esplosioni di cercapersone in Libano per le quali il movimento sciita sostenuto dall'Iran accusa Israele. “La Resistenza islamica in Libano continuerà, oggi come in tutti i giorni passati, le sue operazioni benedette a sostegno di Gaza, del suo popolo e della sua resistenza, e in difesa del Libano, del suo popolo e della sua sovranità. Questo percorso è in corso ed è separato dalla severa resa dei conti che il nemico criminale (Israele ndr.) deve affrontare per il massacro che ha commesso martedì contro il nostro popolo, le nostre famiglie e i nostri combattenti in Libano”. Afferma il gruppo libanese Hezbollah in una dichiarazione diffusa via Telegram. 

“La resa dei conti è un'altra cosa e sicuramente arriverà”, assicura Hezbollah in riferimento alle esplosioni dei cercapersone. “Quello che è successo non farà che rafforzare la nostra determinazione e la nostra volontà di continuare sulla strada del jihad e della resistenza”, conclude Hezbollah.

Blinken è al Cairo per riprendere i negoziati di pace tra Hamas e Israele

Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, è arrivato al Cairo per discutere degli sforzi per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Blinken incontrerà il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi. Lo fa sapere il Dipartimento di Stato Usa.

Morti 4 militari israeliani a Gaza. Tra loro c'è anche la prima soldatessa

Quattro soldati israeliani sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti durante i combattimenti a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo hanno annunciato stamattina le forze di difesa israeliane (idf). Tra le vittime risulta anche la 20enne Agam Naim, sergente paramedico. L'esercito specifica: “È la prima soldatessa a morire nell'offensiva di terra contro Hamas”, il cui bilancio sale a 348 vittime.

Azienda di Taiwan: “Cercapersone non prodotti da noi”

L'azienda di Taiwan Gold Apollo ha negato di aver prodotto i cercapersone destinati a Hezbollah che Israele sarebbe riuscito a manomettere, secondo la ricostruzione del New York Times, causando le esplosioni in Libano. “Non sono nostri prodotti”, ha assicurato il capo dell'azienda, Hsu Chin-kuang, parlando con i giornalisti a Taipei.

“Il prodotto non era nostro. Aveva il nostro marchio”, ha osservato Hsu, secondo i media locali, senza precisare il nome dell'azienda europea che li ha realizzati. “Gold Apollo è una vittima dell'incidente, siamo un'azienda responsabile e quanto accaduto è molto imbarazzante”, ha aggiunto Hsu. I combattenti di Hezbollah hanno iniziato a usare i cercapersone nella convinzione di poter eludere il tracciamento israeliano delle loro posizioni, a conoscenza delle operazioni del gruppo.

La Giordania offre assistenza sanitaria al Libano

La Giordania ha annunciato di essere pronta a fornire "qualsiasi assistenza medica necessaria al settore sanitario libanese per curare migliaia di cittadini libanesi feriti", in seguito alle esplosioni del cercapersone che hanno provocato nel Paese 11 morti e 4mila feriti. 

Durante una telefonata con il primo ministro libanese Najib Mikati, il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha ribadito "il sostegno della Giordania alla sicurezza, alla sovranità e alla stabilità del Libano". Safadi ha anche sottolineato la necessità di "fermare la pericolosa escalation a cui si assiste nella regione, attraverso l'arresto immediato dell'aggressione israeliana a Gaza".

L'OMS: "Convoglio di aiuti a Gaza attaccato da carri armati israeliani"

Il numero uno dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha riferito che un convoglio di aiuti in missione nel nord di Gaza è stato attaccato dai carri armati israeliani nel fine settimana. 

In un post su X, il funzionario ha scritto che un convoglio guidato dall'Oms ha incontrato due carri armati israeliani mentre tornava da una missione sabato scorso. “I carri armati hanno sparato vicino al convoglio”, ha detto, aggiungendo che il convoglio aveva ricevuto l'autorizzazione. Nessuno è rimasto ferito. "È inaccettabile", dichiara Ghebreyesus, sottolineando che gli operatori umanitari a Gaza forniscono aiuti critici "in condizioni di estremo pericolo e di pericolo di vita". "Il minimo che meritano per il loro servizio è la sicurezza. Cessate il fuoco!".

Air France e Lufthansa sospendono i voli per Tel Aviv, Air France anche per Beirut

La compagnia aerea francese Air France ha cancellato i voli verso Beirut e Tel Aviv fino al 19 settembre compreso, a causa dell'escalation dei problemi di sicurezza in Medio Oriente. Air France ha aggiunto che le operazioni riprenderanno dopo una valutazione della situazione. La compagnia tedesca Lufthansa ha fatto la stessa scelta ma solo per i voli da e per Tel Aviv.

L'analisi di Alessandro Curioni, esperto di cybersicurezza

Il New York Times: "Israele ha piazzato esplosivo nei dispositivi importati da Taiwan"

Israele ha condotto i suoi attentati contro Hezbollah nascondendo materiale esplosivo all'interno di un nuovo lotto di cercapersone di fabbricazione taiwanese, importati in Libano. Lo riferisce il New York Times, citando funzionari americani e di altri Paesi. 

Stando a queste fonti, i cercapersone che Hezbollah aveva ordinato alla azienda Gold Apollo di Taiwan sono stati manomessi prima di arrivare in Libano. Secondo il quotidiano newyorkese, gli esplosivi sono stati piazzati accanto alla batteria di ogni dispositivo ed è stato inserito un meccanismo per causare le esplosioni a distanza. I cercapersone sono stati fatti esplodere simultaneamente con un messaggio. Anche la Cnn riferisce che le esplosioni sono conseguenza di una operazione di Mossad ed esercito israeliano.

La ricostruzione degli attentati nel servizio di Raffaella Cosentino

Circa 500 persone hanno perso la vista a causa delle esplosioni

Circa 500 persone, in gran parte appartenenti a Hezbollah, hanno perso la vista per l'esplosione di cercapersone in Libano e Siria, fa sapere il canale televisivo saudita Al Hadath.

Sky News Arabia: il Mossad ha modificato i cercapersone prima della consegna

Sky News Arabia cita fonti secondo cui l'attacco su larga scala con cercapersone in Libano è stato possibile perché l'agenzia di spionaggio israeliana, il Mossad, è entrata in possesso dei dispositivi di comunicazione di Hezbollah prima che venissero consegnati. Secondo la fonte, una quantità di Petn, materiale altamente esplosivo, è stata collocata sulle batterie dei dispositivi. L'esplosione sarebbe stata innescata a distanza aumentando la temperatura delle batterie.

In precedenza, il Wall Street Journal aveva riferito che alcuni membri di Hezbollah avevano sentito i loro cercapersone surriscaldarsi e li avevano eliminati prima delle esplosioni. Al Jazeera cita una fonte della sicurezza libanese secondo cui il peso dell'esplosivo inserito in ogni dispositivo era inferiore a 20 grammi e che i cercapersone fatti saltare in aria erano stati importati cinque mesi fa. 

Axios: "Netanyahu ha approvato le esplosioni dei cercapersone in Libano e Siria"

L'operazione che prevedeva l'esplosione di centinaia di cercapersone in Libano è stata approvata all'inizio di questa settimana durante le riunioni sulla sicurezza con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, i membri senior del suo gabinetto di guerra e i responsabili dei servizi di sicurezza, affermato una fonte informata dei fatti ad Axios. Netanyahu e il ministro della Difesa israeliano Gallant hanno trascorso diverse ore al centro di comando a Tel Aviv, afferma un funzionario israeliano. Il gabinetto di sicurezza israeliano aveva deciso lunedì sera di aggiornare gli obiettivi della guerra, per includere il ritorno sicuro degli israeliani sfollati alle loro case al confine con il Libano: “Israele continuerà ad agire per attuare questo obiettivo” aveva affermato l'ufficio del premier.

Gli Stati Uniti: "Non siamo stati informati degli attacchi in Libano e Siria, Hezbollah obiettivo legittimo"

Gli Stati Uniti non sono stati informati in anticipo e non sono stati coinvolti nelle esplosioni di cercapersone utilizzati da Hezbollah in Libano. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller: “Posso dirvi che gli USA non sono stati coinvolti, gli USA non erano a conoscenza di questo incidente in anticipo e, a questo punto, stiamo raccogliendo informazioni”. Miller non ha voluto commentare il sospetto che le esplosioni siano state organizzate da Israele, ma ha in qualche modo giustificato lo Stato ebraico dicendo che l'organizzazione filoiraniana libanese si può considerare un “obiettivo legittimo”.

Le immagini dei feriti e del caos a Beirut per gli attentati israeliani

Il premier libanese condanna "l'aggressione criminale israeliana"

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha tenuto una riunione di gabinetto dopo le esplosioni simultanee che si sono verificate nel Paese. Il governo ha “condannato all'unanimità questa aggressione criminale israeliana, che viola palesemente la sovranità del Libano”, ha reso noto l'ufficio stampa al termine della riunione.

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