Non solo cercapersone: le più clamorose operazioni del Mossad, da ...

Cercapersone

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La notizia dell’esplosione di centinaia di «cercapersone» indossati da membri di Hezbollah riporta alla mente alcune delle principali operazioni condotte dai servizi segreti israeliani

17 settembre 2024

Libano, esplodono cercapersone: centinaia di membri Hezbollah feriti

2' di lettura

Israele e i suoi servizi si sicurezza - il Mossad e lo Shin Bet - hanno una lunga storia di clamorose azioni con cui hanno colpito i propri nemici con una varietà incredibile di mezzi. La notizia di queste ore, con l’esplosione di centinaia di “cercapersone” indossati da membri di Hezbollah rimasti feriti - e in oltre una decina di casi uccisi - oltre a suscitare clamore ha riportato alla mente alcune delle principali operazioni condotte dai servizi segreti israeliani.

La vendetta per Monaco

La più nota è probabilmente la leggendaria operazione ’Ira di Dio’ che portò all’eliminazione dei dirigenti dell’Olp ritenuti responsabili del massacro degli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco del 1972. In quell’occasione, Mahmud Hamshari, rappresentante Olp in Francia, fu ucciso dalla detonazione del suo telefono dove in precedenza era stata piazzata una carica esplosiva da un agente del Mossad, fintosi giornalista.

Nel 1988 toccò a Khalil Ibrahim al-Wazir detto Abu Jihad, tra i fondatori di Fatah, braccio destro del rais palestinese Yasser Arafat e responsabile di numerosi attacchi in Israele. Fu ucciso il 16 aprile di quell’anno nella sua casa di Tunisi in un’operazione di commando israeliani arrivati dal mare. A comandare l’intera azione era Ehud Barak, futuro premier di Israele.

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I leader di Hamas

Nel 1996 è stata la volta di Yahya Abd al Latif Ayyash detto ’l’ingegnere’ e membro di spicco di Hamas, responsabile di aver affinato la tecnica dei kamikaze che si facevano esplodere in Israele. Ayyash fu eliminato dallo Shin Bet - che tuttavia non ha mai confermato esplicitamente - il 5 gennaio 1996 con una carica di Rdx (nitroamina) posta nel suo cellulare e innescata da una postazione israeliana. Hamas ha dato il suo nome ai razzi Ayyash-250 tirati su Israele.

Nel 2010, precisamente il 19 gennaio, in una discussa operazione attribuita al Mossad fu ucciso in un albergo di Dubai Mahmoud al-Mabhouh, cofondatore delle Brigate Qassam, braccio armato di Hamas. Accusato di aver rapito e ucciso due soldati israeliani nel 1989 e di aver acquistato armi dall’Iran per Gaza, al-Mabhouh fu raggiunto e fatto fuori da una squadra di 26 uomini arrivati da differenti paesi dell’Europa con passaporti contraffatti. Il fatto ebbe forti ripercussioni con la Gran Bretagna, l’Australia e l’Irlanda che avevano scoperto che alcuni loro passaporti erano stati contraffatti da Israele per i suoi agenti.

Le ultime operazioni

Si può citare poi Saleh al-Aruri, fondatore anche lui delle Brigate Qassam, eliminato, a guerra attuale iniziata, il 2 gennaio di quest’anno in un sobborgo di Beirut da un’azione mirata dell’Idf. Senza dimenticare l’esponente di spicco di Hamas Khaled Meshal, il cui tentato assassinio il 25 settembre del 1997 fu attuato - secondo molte versioni - da sei agenti del Mossad entrati in Giordania con passaporti canadesi che gli iniettarono un veleno mortale nell’orecchio. Si salvò con un antidoto fornito a quanto si dice da Israele stesso, per evitare una crisi diplomatica con Amman.

Infine il colpo grosso, prima dell’attacco di oggi: Ismail Haniyeh , capo di Hamas all’estero, ucciso in piena Teheran lo scorso 31 luglio da un’ordigno esplosivo piazzato nel suo appartamento all’interno di un palazzo controllato dalle Guardie Rivoluzionarie iraniane.

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