Dai gironi alla classifica unica: ecco come cambia la Champions

Champions

Tutto quello che c'è da sapere sul nuovo format. In quattro domande

16 settembre - 10:56 - MILANO

Finalmente arriva la nuova Champions. Dopo tanta attesa, domani sera il via con i due anticipi delle 18.45: Juve-Psv e Young Boys-Aston Villa. Una formula rivoluzionata, per la prima volta cinque italiane, il primo turno che si gioca anche il giovedì, il gruppo che si conclude a fine gennaio. E la sensazione che ci sarà da divertirsi fino alla fine. 

Sarà una Champions più combattuta? 

Una risposta definitiva l’avremo soltanto alla finale del 31 maggio a Monaco. Ma le premesse ci sono tutte: un gruppo unico, una classifica unica, un tabellone tennistico. Molto difficile fare calcoli e “programmare” posizioni come si faceva nel girone da 4: troppe variabili, troppe partite. Un punto o un gol in più (o in meno) cambiano la vita. 

Obbligati a vincere. Addio agli 8 gruppi da 4 squadre? 

Proprio così. Le qualificate, 36 e non più 32, partecipano a un vero e proprio campionato. Non giocano tutte contro tutte, altrimenti servirebbero 70 giornate tra andata e ritorno. Ogni squadra affronta 8 avversarie (4 in casa e 4 fuori). Alla fine, la classifica deciderà le 8 qualificate, le 16 ai playoff e le 12 eliminate. 

Cosa serve per qualificarsi? 

Arrivare tra le prime 8 in classifica: queste posizioni garantiscono l’accesso diretto agli ottavi di finale. Le 16 squadre piazzate tra il 9° e il 24° posto si sfidano nei playoff (andata e ritorno) a febbraio: un sorteggio accoppierà 9° e 10° con 23° o 24°, l’11° e la 12° con la 21° o la 22° e avanti così. Le 8 vincenti si aggiungeranno alle 8 già qualificate nel gruppo. Quelle arrivate tra il 25° e il 36° posto, infine, saranno fuori dalle coppe senza possibilità di ripescaggi. 

E dopo? 

Dopo comincia la fase a eliminazione diretta, andata e ritorno, dagli ottavi fino alla finale. Il tabellone sarà tennistico: le 8 qualificate dal gruppo sono le teste di serie (le prime 4 saranno piazzate agli estremi). In pratica, la prima e la seconda potranno incontrarsi soltanto in finale.

Gazzetta dello Sport

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