Milan, calendario in discesa: la strada per gli ottavi diretti può valere ...

Tutte le big sono alle spalle, il cammino per i rossoneri è in discesa e pensare a quattro vittorie non è utopia: con 18 punti niente playoff e più soldi

Champions - Figure 1
Foto La Gazzetta dello Sport

Giornalista

26 novembre 2024 (modifica alle 09:00) - MILANO

Parlare di discesa per il Milan edizione '24-25 equivale a immaginarsi una strada che scende dalla montagna senza guard rail: lo strapiombo è una minaccia costante. Però, pur con tutte le scaramanzie del caso, è impossibile osservare la seconda parte della fase-campionato di Champions senza lasciarsi andare quanto meno a un cauto sorriso. I sei punti messi insieme nelle prime quattro uscite non sono un bottino esaltante in se per se, ma diventa un genere di conforto importante considerando che a metà del guado il Diavolo si è già lasciato alle spalle i tre clienti più complicati. Non solo: la serata di gala a Madrid a infilato nelle tasche del Diavolo tre punti pesantissimi per l'autostima e la classifica.

legittime attese

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Una classifica che, ora come ora, non ha molto senso guardare. La bandiera a scacchi è ancora troppo distante, dentro il nuovo pentolone del torneo unico sgomitano tutte. Adesso, però, l'asticella per i rossoneri si abbassa considerevolmente: Slovan (fuori), Stella Rossa (San Siro), Girona (San Siro) e Dinamo Zagabria (fuori) in quattro sommano dieci punti. Due sono ferme al palo: proprio lo Slovan, che ha la peggior differenza reti del torneo (-13, solo due reti segnate) e la Stella Rossa, che ha la difesa peggiore di tutte (16 gol). Prospettive rossonere? Per il Milan col "Dna europeo", che in Champions "gioca nel giardino di casa" e altra retorica assortita, non ci sono dubbi: il Diavolo è chiamato a quattro vittorie. In realtà si tratta di aspettative che esulano dalla storia europea del club. Più semplicemente, sono tutte avversarie alla portata. Soprattutto dopo aver visto i novanta minuti del Bernabeu.

ricadute positive

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E dunque, come andrebbe a finire se il Milan riuscisse a portarsi a casa dodici punti? Dodici più sei fa diciotto, un traguardo che avrebbe del clamoroso considerando che dopo i primi tre turni Morata e compagni avevano solo tre punti: a quota 18 infatti i rossoneri sarebbero attesi dalla qualificazione diretta agli ottavi, premio per chi chiude la fase-campionato nelle prime otto posizioni. Insomma, non ci sarebbe di mezzo l'incomodo dei playoff, sfida (a sorteggio) andata-ritorno destinata a chi chiude dal nono al ventiquattresimo posto. Un notevole risparmio di energie mentali e fisiche nell'ambito di una stagione già molto compressa. Inutile dire che l'approdo agli ottavi per il Milan avrebbe molteplici ricadute positive, dal momento che la lotta scudetto è ormai compromessa: darebbe al Diavolo una struttura stagionale più robusta, esalterebbe il percorso europeo dopo aver trovato sulla propria strada Liverpool, Leverkusen e Real, e porterebbe denaro fresco vitale.

i conti

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Vitale in prospettiva (chi, adesso come adesso, potrebbe dirsi sicuro di un Milan inserito nella Champions '25-26?) e vitale per i conti del nuovo bilancio iniziato a luglio. I premi Uefa per questa edizione consistono in 2,1 milioni per le vittorie e 700 mila euro per i pareggi. Mentre l'accesso diretto agli ottavi porta in dote 11 milioni. In più c'è una cifra anche in base al piazzamento in classifica nella fase-campionato: tutti portano a casa qualcosa. L'ottavo posto per esempio, ovvero l'ultimo valido per l'ingresso diretto agli ottavi, viene retribuito con circa 8 milioni (7,97 per la precisione). Volendo fare una proiezione proprio su questo piazzamento quindi, e mettendo insieme quota risultati (considerando sei vittorie e due sconfitte), più quota passaggio agli ottavi, più quota ottavo posto, il Milan passerebbe il turno portandosi a casa circa 31,5 milioni soltanto di premi di risultato. Una cifra a cui aggiungere ovviamente la quota di partecipazione iniziale e il market pool/ranking storico. Ecco perché un Diavolo senza Champions sarebbe una tragedia finanziaria.

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