Chiara Caselli rivela: «Il set con Francesco Nuti? Oggi avrebbe ...
L'attrice protagonista del film L'isola degli idealisti di Elisabetta Sgarbi ricorda in un'intervista il provino per Pulp Fiction. E parla della «morbosità» con cui Michelangelo Antonioni filmava i loro corpi
Sarà la protagonista del film L’Isola degli idealisti di Elisabetta Sgarbi – pellicola che sarà presentata alla prossima Festa del cinema di Roma – e ha finito da poco di girare L’orto americano di Pupi Avati. Ma Chiara Caselli ha deciso di condividere con il suo pubblico alcune esperienze lavorative del passato. Esperienze che l’hanno segnata e che, in certi momenti, le hanno tolto ogni tipo di fascino che provava per il mondo del cinema.
Nella sua lunga intervista al Corriere della Sera, l’attrice ha fatto nomi e cognomi. Come quello di Francesco Nuti. Chiara Caselli ha infatti lavorato con il regista toscano in occasione del film OcchioPinocchio, uscito nel 1994. «Un’esperienza devastante. Dico solo che, oggi, in un mondo in cui la mentalità rispetto agli abusi è profondamente diversa, Nuti avrebbe avuto una denuncia», ha spiegato.
Aggiungendo poi: «Avevo 26 anni, ero giovane. Lui non c’è più e non voglio aggiungere altro. La fiducia in questo lavoro la riacquistai dopo l’incontro con Liliana Cavani». Il regista, infatti, è scomparso a giugno 2023.
Chiara Caselli al photocall de “L’orto americano”, il 7 settembre 2024 alla Mostra del Cinema di Venezia. Credit: Andreas Rentz/Getty Images
Nel corso dell’intervista, l’attrice non ha parlato solamente di quanto avvenuto con Francesco Nuti. Infatti, andando a fondo del tema delle scene di nudo, ha spiegato. «Spogliarsi sul set non è mai stato un problema. Il mio corpo è un personaggio, se c’era necessità, nessun problema. Ricordo Belli e dannati di Gus Van Sant, eravamo nudi, io e Keanu Reeves, lui bello, sicuro di sé, con un rispetto totale del mio corpo. Io, una pischella di 23 anni. Tutto naturale».
Non tutte le esperienze hanno però avuto questo risvolto così naturale e rispettoso. «Invece fui in forte imbarazzo, mi spiace dirlo ma è così, con Michelangelo Antonioni, in Al di là delle nuvole». Il motivo? «Filmava i nostri corpi con una certa morbosità. Per fortuna sua moglie Enrica e Wim Wenders, che collaborava, ebbero cura di me».
L’incontro con Harvey WeinsteinChiara Caselli ha avuto anche modo di incontrare Harvey Weinstein, al centro dello scandalo che ha dato via al movimento #metoo. «Non ci provò. Lo incontrai a New York, mi chiamò per Pulp Fiction, al provino le battute me le diede Quentin Tarantino con una modalità che in Italia non c’è».
Ha continuato l’attrice (che ha esordito al cinema con il film Il Segreto del 1990): «Poi presero Maria de Medeiros ma a Weinstein mandai il mio primo cortometraggio da regista».