Reggiana al comando in serie B «È un piacere vederla giocare»
Reggio Emilia Calma e sangue freddo. Però, ragazzi, che carica. In città l’euforia per l’attuale primato in serie B della Reggiana è tangibile: da martedì sera, al triplice fischio della gara col Brescia, fra gli appassionati di calcio non si parla di altro: «fate lo screenshot a questa classifica, perché non la rivedremo più». Lo screenshot, ovvero l’immagine salvata all’interno del proprio telefonino, immortala la Reggiana prima in classifica a guardare tutti dall’alto verso il basso. Anche se ieri sera a quota 7 punti è salita anche la Juve Stabia.
È presto, anzi prestissimo, ma c’è già chi ha cominciato a parlare di serie A. Segno di un campionato folle, quello cadetto, dove le montagne russe sono la normalità, ma anche di un’euforia granata riscontrabile al Città del Tricolore (circa 10mila presenze al debutto col Mantova, 9mila con le Rondinelle) e sui social (“A Parma ce lo danno intero il settore ospiti l’anno prossimo?”, ha chiesto tra il serio e il faceto la seguitissima pagina Gradoni Granata).
Fieno in cascina
«Sono punti per la salvezza, più fieno in cascina si mette all’inizio e meglio è – dichiara Dario Bonini, abbonato in Curva Sud-. Una buona partenza aiuta a lavorare meglio in settimana e permette di superare meglio gli inevitabili momenti di crisi. Permette anche al gruppo con tanti giovani di prendere fiducia».
In curva anche Simone Torreggiani che parla di “punti salvezza”: «La squadra ha giocato bene, Viali sta valorizzando molto bene i giovani Maggio e Vergara e le trame di gioco sono interessanti – le sue parole -. C’è spirito di intraprendenza e la strada è quella giusta». Matteo Guidetti si dice «Sorpreso, è calcio d’agosto e le due squadre che abbiamo battuto risaliranno perché sono formazioni valide – dice -. Molti meriti vanno al tecnico William Viali: la sua mano si vede, basti pensare che la metà degli 11 in campo sono quelli dell’anno scorso».
Ma c’è chi sogna...
Gli fa eco il fratello Nicolò, che azzarda un paragone niente male: «Con altri due innesti di livello questa squadra si può togliere grandi soddisfazioni. Ricordate il Leicester di Ranieri? Era partito per salvarsi, poi ha scalato le gerarchie arrivando a laurearsi campione d’Inghilterra».
Una parabola che ha vissuto anche la Regia di Pippo Marchioro e Carletto Ancelotti, le uniche due formazioni dell’ultracentenaria storia del club a centrare il salto nella massima serie. «Quella di Ancelotti era una formazione meno scintillante dal punto di vista del gioco, ma più ordinata. Venivamo però da un decennio in cui eravamo più abituati a vincere». La voce è di Enrico Lusetti, volto noto tv ma regolarmente presente sui gradoni della Sud: «Calma e piedi per terra. Un entusiasmo simile, però, non si vedeva da anni: il tifoso si rispecchia molto in questa squadra. Viali sta portando poi tante novità tattiche, a partire dal terzino che si alza in fase di possesso. Gondo? Per come giochiamo, è la punta perfetta e non lo cambierei con Coda. In zona gol però, manca clamorosamente».
Stefano Buffagni parla di «momento esaltante per gioco e mentalità, il mister ha grandi meriti. Meno 37 alla salvezza, poi l’appetito verrà mangiando».
Luca Brindani predica calma: «Piedi per terra, ma stiamo giocando bene. Ci sono alcuni giocatori di assoluto livello per questo campionato, ma il focus è mettere in salvo la categoria. Poi a febbraio vedremo dove saremo». C’è anche un parere femminile, rappresentato da Meris Bellocchi: «Questa Reggiana mi piace molto. Siamo un po' carenti davanti ma credo che faremo meglio dell’anno scorso: in curva c’è tanta fiducia».
Non manca lo storico tifoso del Gruppo Vandelli Davide Casamatti: «Stiamo giocando benissimo e questo gruppo è unito. Sarei però molto deluso se si separassero le strade con Kabashi. Giro l’Italia da più di 40 anni e raramente ho visto un giocatore così attaccato ai nostri colori». Chiusura con Gabriele Miari, ex speaker ora tornato in curva: «Che Regia! Come dice il coro, “una Reggiana così innamorare ci fa». Finalmente un mister con prospettive, cambi giusti in corso d’opera e mai timoroso. Lo amo già. Se è un sogno non svegliatemi – scherza - se è realtà pensiamo a salvarci».