L'ultimo tour indoor della storia di Claudio Baglioni è qualcosa da ...
Claudio Baglioni è uno che il Forum di Milano lo conosce benissimo. Eppure, ieri sera (sabato 20 gennaio) ci è tornato con un’emozione diversa, mai vissuta prima, e con un po’ più di leggerezza: si tratta del primo concerto, infatti, per il cantautore dopo l’annuncio dell’addio alle scene nel 2026, arrivato a sorpresa proprio poco prima che salisse sul palco per il suo tour “aTUTTOCUORE” nelle arene indoor, con Radio Italia solomusicaitaliana come Radio Ufficiale.
È uno spettacolo che ormai abbiamo imparato a conoscere, o meglio una vera Opera Show, anche se nemmeno questo termine rende giustizia a quello che Claudio Baglioni, insieme ai tantissimi musicisti, ballerini e artisti che lo circondano, ha messo su e sta presentando da mesi. “aTUTTOCUORE”, infatti, aveva debuttato nel 2023 con 15 maxi-eventi nei più prestigiosi e grandi spazi outdoor; eppure, a giudicare dalle prime due date, è pronto a incantare tutti anche nei palazzetti.
Sì, perché Claudio Baglioni porta qualcosa di epico e visionario, che difficilmente si riesce a vedere su un palco come quello del Mediolanum Forum di Milano: una commistione di arti, musica, ballo, recitazione e non solo, in cui niente è fuori luogo e ogni elemento trova un posto preciso. Merito della direzione artistica e della regia teatrale di Giuliano Peparini, certo, ma anche della musica inconfondibile di Claudio Baglioni.
Ogni movimento, ognuno dei 550 costumi indossati dagli 80 performer sul palco, infatti, si sposa alla perfezione con il repertorio del cantautore ed è pensato per accompagnare nei minimi particolari le note dei suoi più grandi successi, contenuti a difficoltà in poco più di 3 ore di puro intrattenimento.
Ciascuno dei 38 brani presentati dal vivo da Baglioni diventa così un inno alla bellezza, per una scaletta che inizia fortissimo con due successi come “E tu come stai?” e “Dagli il via”. Dal numero di persone sul palco - disposte su 2 piani collegati da più scale - e dalle prime coreografie, si capisce subito che “aTUTTOCUORE” è molto più che un semplice concerto, anche nelle arene indoor.
Non è un caso che, nell’incontro con la stampa in cui ha comunicato i suoi ultimi “mille giorni” di attività prima del ritiro dalle scene, Claudio Baglioni abbia ribadito come questo sia il suo spettacolo migliore, l’esperienza più completa per salutare definitivamente i luoghi chiusi. Ci sarà tempo per pensarci, ora tutta l’attenzione va a una tournée il cui titolo non nasce solo per riprendere l’ultimo singolo: “Il primo strumento che abbiamo provato, qui al Forum, è stato il cuore”, racconta Claudio al suo pubblico, per spiegare l’essenza della serata. “Il cuore è davvero il primo e unico strumento sul quale possiamo contare sempre. È lo strumento del nostro ritmo, del nostro vivere, e dev’essere sempre accordato. Dobbiamo sperare che suoni il più a lungo possibile, noi siamo qui per farlo vibrare”, conclude proprio prima di cantare “aTUTTOCUORE”.
Successi storici come “Mal d’amore” e “Noi no”, insieme a più recenti come “Gli anni più belli” e “Uomo di varie età”, rappresentano una “storia che incontra il futuro”, per usare le stesse parole di Baglioni. Le giacche diverse, mostrate a ripetizione da lui sul palco, rappresentano i salti nel tempo e nello spazio effettuati grazie a una macchina del tempo immaginaria, su cui salgono anche i tantissimi ballerini e i 21 musicisti che completano ogni angolo di palcoscenico: insieme alla musica, si vive uno spettacolo teatrale con riferimenti di ogni tipo, a seconda dei brani, che partono dalla notte dei tempi e si spostano verso nuovi futuri.
Claudio è parte integrante di tutto questo: non solo canta, ma si unisce alla band suonando a più riprese la chitarra, diventa un vero e proprio attore in diverse delle rappresentazioni previste e balla come un ragazzino, mettendo da parte l’età e i 60 anni di carriera, sui pezzi più energici come “Quante volte”.
È un immenso copione che prevede che lui non lasci praticamente mai il palcoscenico, anzi che lo salga anche in altezza, grazie a una grande scalinata centrale. È qui che prende il via l’ultima parte dello show, la più emozionante e indubbiamente cantata dall’intero Forum. “Per il secondo concerto, mi capita di salire queste scale. In questi anni di vita musicale, ne ho salite e scese tante. Ma, forse, ognuno di noi vive momenti migliori e altri in cui le scale ti portano giù, nei giorni più bui”, dice, gradino dopo gradino. “In questo ‘su e giù’, c'è sempre la voglia di tornare in alto, perché dall'alto si vedono dei panorami meravigliosi, la vita di tante altre persone. Da lì, riesci a capire la straordinaria sinfonia della vita. Ho prenotato questo posto, e non ho neanche pagato il biglietto: da qui, vi assicuro che si vede un panorama bellissimo. Mi ricorda la prima volta che mi è capitato di salire in alto”, conclude iniziando a suonare al pianoforte, in cima al palco, le iconiche note di “Questo piccolo grande amore”.
Da qui in poi, è un concerto da vivere solo e soltanto in piedi: le divisioni in platea non ci sono più, le mani si alzano e uomini e donne di tutte le età si dirigono verso il palco, a tempo di musica. D’altronde, è difficile trattenersi di fronte a un finale che propone, uno dietro l’altro: “Io sono qui”, “Amore bello”, “Solo”, “Sabato pomeriggio”, “Porta Portese”, “Avrai”, “Io me ne andrei”, “Mille giorni di te e di me”, “Via”, “E tu” e “Strada facendo”. Infine, l’ultimo brano in scaletta: “La vita è adesso”, quella canzone che dà il titolo all’album più venduto non solo della carriera di Claudio Baglioni, ma della storia intera del mercato italiano.
E pensare che, alla sua pubblicazione, l’artista non era nemmeno soddisfatto del risultato: “Ma che brutto disco ho fatto?”, diceva riascoltandolo all’epoca con un amico. Oggi, “La vita è adesso” chiude ancora i suoi concerti, e potrebbe essere scelta anche per chiudere anche gli ultimi appuntamenti della sua carriera sul palco.
Vedremo cosa accadrà da qui al 2026. Certamente, conclude così le serate di un tour da vivere per davvero “aTUTTOCUORE”, già presentato come “l’ultimo atto nelle arene indoor”, 45 anni dopo il debutto in queste location. Il giro d’onore di Claudio Baglioni però continua e toccherà i principali palazzetti italiani per più di un mese: ci sono subito altri due appuntamenti a Milano, dove tornerà per un’altra doppietta poche settimane dopo, e una serie di concerti in programma fino al 26 febbraio, giorno della quinta data consecutiva a Roma che si è appena aggiunta (biglietti in vendita da lunedì 22 gennaio per gli iscritti al Fan Club e da martedì 23 per tutti). “Lo posso ancora dire: alla prossima volta!”, esclama Baglioni salutando il Forum. Noi vi consigliamo di esserci.
di Andrea Basso
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