Coco Gauff, l'erede di Serena a 19 anni punta al primo Slam

6 Set 2023
Coco Gauff

Il New York Times ha deciso: «vinca o perda, quest’anno gli Us Open appartengono a Coco Gauff». Ovvero la 19enne su cui ormai da un lustro quasi tutti, specie negli Usa, giurano a occhi chiusi, assicurando che sarà lei la nuova Serena Williams.

Del resto, lasciando appena due game a Jelena Ostapenko nel quarto di finale di ieri, Coco è diventata la prima teenagers a spingersi in semifinale qui a New York proprio dai tempi di Serena (nel 2001).

Una protagonista assoluta fuori e dentro il campo, la regina della generazione Z, se volete la versione femminile di Alcaraz. E ovviamente una star dei social: solo nell’ultimo mese ha guadagnato 114 mila followers su Instagram, mentre il suo account di Tik Tok ha ricevuto 9,6 milioni di likes. Numeri neanche straordinari, per una che a 16 anni, nel bel mezzo della campagna Black Lives Matter, dopo l’assassinio di George Ffloyd, a Delray Beach, casa sua, prese il microfono per citare una frase di Martin Luther King: «Il silenzio della brava gente è peggio della brutalità delle cattive persone». Per concludere: «Non dobbiamo restare in silenzio». Una Greta Thumberg del tennis, che è stata vista chiacchierare con membri dell’entourage del Presidente Biden e con giudici della Suprema corte - scrive il New York Times - «come se fosse una faccenda di tutti i giorni».

Insomma piace a tutti e seduce tutti, Coco, numero 6 del mondo (ma è stata numero 4) tre tornei vinti da professionista, una finale persa al Roland Garros l’anno scorso. A 13 anni gli Us Open li ha già vinti: nella categoria under 18 - due anni dopo ha battuto Venus Williams a Wimbledon. Fra i suoi sponsor oltre a Rolex, Bose, Ups ha anche la Barilla, a gestirla è Team8, la società di management di Roger Federer. Fino ad ora ha guadagnato più di 8 milioni di dollari in montepremi e secondo Forbes ne vale 4 in contratti pubblicitari e New Balance, suo sponsor tecnico, le ha aperto un negozio dedicato a New York, per lanciare le nuove scarpe Coco CG1.

E’ figlia di Corey, un ex giocatore di basket a livello di college e di una mamma, Candi, che se la cavava bene sia in ginnastica sia in atletica. I cromosomi giusti, una parlantina spigliata, un tennis potente: non le manca nulla, se non uno Slam, che ovviamente punta a intascarsi qui.

In semifinale incontrerà o la romana Cirstea o la ceka Muchova, entrambe alla sua portata, semmai il vero babau è Aryna Sabalenka, la nuova numero 1 del mondo, che potrebbe incontrare in finale.

«E’ pronta per essere una grande», dice di lei Patrick Mouratoglou, il suo ex coach che in passato è stato allenatore e fidanzato di Serena. «Sente la pressione come tutti, è naturale. Ma la differenza è che lei sente di essere destinata a grandi cose e ama stare sotto i riflettori, perché alla pressione è abituata fin da quando era bambina».

A tifare per lei qui a Flushing sono venuti anche Justin Bieber e il cestista della Nba Jimmy Butler, lei da brava fan si è sciolta. Ma quando Brad Gilbert, il suo nuovo tecnico che in passato ha allenato Andre Agassi, Andy Roddick e Andy Murray, l’ha rimproverata a voce alta dalla tribuna, si è voltata intimandogli di tacere. Si chiama carattere.

«L’anno scorso ero arrivata nei quarti, stavolta volevo fare meglio», ha spiegato. «Io l’erede Di Serena? Non credo che nessuno raccoglierà la sua eredità, perché serena è unica. Ma cercherò di essere la miglior versione possibile di Coco».

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