Us Open, Coco Gauff in finale: l'America impazzisce per la sua stella

8 Set 2023
Coco Gauff

L’America avrà la sua finalista. Coco Gauff è diventata grande. A 19 anni e 4 mesi s’è regalata la sua prima finale agli Us Open. A New York. Sarà l’aria frizzante della grande Mela, la sua magia, ma Coco (6-4, 7-5 a Karolina Muchova) probabilmente sarà l’unica atleta a stelle e strisce a giocarsi il titolo. Avrebbe potuto essere una grande festa femminile, se Madison Keys, rediviva, non avesse subito la furiosa rimonta di Aryna Sabalenka, che ha voluto ripetere ed eguagliare il record di Martina Trevisan, prima nella storia a vincere in uno Slam rimontando da un primo set perso 6-0 (contro Putintseva, imponendosi poi con due tie-break), replicando esattamente  lo stesso punteggio: 0-6, 7-6, 7-6.

Resta il Coco day, comunque. Talmente attesa, talmente annunciata che oggi Coco Gauff sembra una veterana, anzi: verrebbe da dire “ma dov’era finita?”. Ma, si sa, la crescita comporta alti e bassi e la ragazza Barilla (che con l’occhio lungo l’aveva messa sotto contratto), la ragazza entrata nel cerchio magico di Federer e del suo entourage, sembra dunque aver raggiunto un equilibrio. A meno che non sia, come detto, l’effetto New York per le tenniste americane.

Ce la ricordiamo nel 2019, quando a Wimbledon arrivò fino agli ottavi di finale. Aveva quindici anni, diventò la più giovane di sempre a superare le qualificazioni e battè una delle sue muse ispiratrici, Venus Williams. Le conseguenze furono immediate: Vogue le dedicò immediatamente servizi e copertine, il mondo scoprì l’erede delle sorelle Williams, Michelel Obama la consacrò senza pensarci un secondo. Un bel peso per una quindicenne, non trovate?

Così seguirono altri buoni risultati, ma non un vero boom. Non gli Slam, e neppure gli altri tornei importanti. Meno male che i genitori si posero il problema, quello di non voler vedere la loro figlia bruciata dal sistema, cercando di tutelarla nella scelta, sebbene parliamo di una bambina che – a dieci anni – dichiarò serenamente di voler diventare la numero uno del mondo (Patrick Mouratoglou dixit).

Bene, con la finale raggiunta agli US Open, Coco (in realtà si chiama Cori) è diventata numero cinque del mondo. Se trionfasse contro Sabalenka, diventerebbe numero tre. Quel sogno si avvicina.
 

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