Colla zio, dalle collette per le birre al palco del Festival di Sanremo

6 Feb 2023

Accesso Consentless

Naviga il sito di Iodonna.it, Amica.it, Oggi.it rifiutando tutti i cookie di profilazione ad eccezione di quelli tecnici necessari.

Hai cambiato idea e preferisci dare il consenso?1

Naviga il sito di iodonna.it con pubblicità profilata e senza abbonarti

1Come indicato nella cookie policy, noi e alcuni partner selezionati nonché gli intermediari del mercato pubblicitario facciamo uso di tecnologie, quali i cookie, per raccogliere ed elaborare dati personali dai dispositivi (ad esempio l'indirizzo IP, tracciamenti precisi dei dispositivi e della posizione geografica), al fine di garantire le funzionalità tecniche, mostrarti pubblicità personalizzata, misurarne la performance, analizzare le nostre audience e migliorare i nostri prodotti e servizi. Con il tuo consenso potremo fare uso di tali tecnologie per le finalità indicate. Puoi liberamente conferire, rifiutare o revocare il consenso a tutti o alcuni dei trattamenti facendo click sul pulsante "Preferenze" sempre raggiungibili anche attraverso la nostra cookie policy. In caso di rifiuto integrale o delle singole finalità necessarie all’erogazione di pubblicità e di contenuti personalizzati (evidenziate graficamente in colore verde) potrai scegliere di aderire a un piano di abbonamento. Puoi acconsentire direttamente all'uso delle tecnologie sopra menzionate facendo click su "Accetta" o selezionando le finalità di interesse agendo sul pulsante “Preferenze”

Il nome del gruppo deriva dai tempi in cui mettevano insieme gli spicci di ognuno per comprare da bere. E, oggi, quei cinque ventenni stanno per salire sul palco più importante d'Italia

Tommaso Bernasconi, Andrea Malatesta, Andrea Arminio, Francesco Lamperti e Tommaso Manzoni: ecco i Colla Zio, il gruppo di giovani artisti presente al Festival di Sanremo 2023.

Dopo essersi qualificati tra i primi sei di Sanremo Giovani 2022 con il brano Asfalto, i Colla Zio sono in gara tra i Big con il brano Non mi va.

I Colla Zio e Sanremo

L’origine del loro nome così particolare, Colla Zio, l’hanno spiegato più volte loro stessi: «A furia di girare per Milano e di fare collette per le birre, il nome è venuto fuori da solo. Colla sta anche per collettivo, che è un po’ come ci piace definirci».

Questi giorni pre Sanremo «li stiamo vivendo al massimo delle nostre possibilità», hanno raccontato. «Ci stiamo preparando il più possibile per arrivare al meglio a questa prova, su vari fronti. Stiamo preparando lo show, stiamo provando il live, stiamo facendo uscire un disco, stiamo preparando un tour, quindi ci sono tante cose su cui lavorare, anche non strettamente inerenti alla musica».

Non solo: «Stiamo imparando anche noi a fare le nostre prime interviste e devo dire che è molto emozionante, è una cosa che non avevamo mai provato», ammettono. «Ci sentiamo un po’ strani in questi giorni, ma siamo molto carichi, siamo molto gasati e non vediamo l’ora che succeda».

«Il palco è casa nostra. Ma l’Ariston…»

Raccontano di stare bene sul palco, «è casa nostra, se anche Sanremo sarà il nostro posto dobbiamo ancora scoprirlo e vedere cosa succederà».

I concerti che hanno fatto finora, ovviamente, «non sono come l’Ariston. Sarà diverso fare la televisione e fare i concerti, bisogna vedere se è la nostra cosa. Quando cantiamo su un palco insieme ci divertiamo in qualsiasi luogo, poi quello che c’è davanti è secondario. Sarà difficile per noi fermarci in un luogo, la nostra ricerca è appena iniziata, stiamo correndo con Rockabilly Carter (il nome dell’album in uscita, ndr)».

Sanremo 2023, Colla Zio: «L’Ariston è “IL” palco, per noi è incredibile»

Sanremo 2023, Colla Zio: «L’Ariston è “IL” palco, per noi è incredibile»

Fino a poco tempo fa, ammettono, «si pensava ad altro oltre alla musica. A trovare un lavoro, per esempio. Ci dicevamo “ok, facciamo musica, però dobbiamo cercare anche di trovare una scappatoia”».

Oggi, con un’imminente partecipazione al Festival, «possiamo dire che vogliamo fare musica e basta. Se succederà o no dipende da noi, e su quello sentiamo la responsabilità addosso».

La serata cover con Ditonellapiaga

Nella serata cover porteranno Salirò di Daniele Silvestri insieme a Ditonellapiaga. Intanto, post Festival, Il 17 febbraio uscirà il primo album del gruppo, Rockabilly Carter.

Sotto, con Ditonellapiaga

Rockabilly Carter, album dei Colla Zio

Rockabilly Carter è il nome del disco in uscita, ma è anche il gigante buono protagonista del nuovo album, che rappresenta appunto il loro universo musicale.

«Rockabilly Carter è un gigante che abbiamo incontrato e che ha un solo problema, fa fatica a comunicare, parla una lingua che nessuno riesce a comprendere», hanno spiegato.

«Quando lo abbiamo incontrato era ancora nello stadio in cui Billy si isola dalla gente, perché sente questa solitudine. Dopo un po’, non so se per il nostro incontro o per qualcos’altro, Billy prende e riparte con una delle sue corse. Ci insegna ad accettare il fatto che è giusto a volte non essere capiti, ci sta».

A volte, spiegano, «parliamo una lingua che nessuno capisce e questo è il tema che si può ritrovare in tutti i pezzi. Anche in Non mi va, il pezzo del Festival, dove alla fine è normale sentirsi soli, non capiti, parlare una lingua sconosciuta. Billy alla fine è una sintesi di noi, siamo noi e voi, tutti».

Prima di Rockabilly Carter, il gruppo ha pubblicato il primo EP, Zafferano, uscito per Woodworm nel 2021.

Zafferano, EP dei Colla Zio

Zafferano, l’EP dei Colla Zio

Zafferano è l’EP di debutto dei Colla Zio, contenente cinque tracce (Gremolada, Giungla, Sola La Notte, Mica Muori, Buco), che rappresentano la loro identità, quello che sono diventati oggi.

Il nome del disco è un riferimento alla loro città: «Se pensi a Milano, pensi al risotto allo zafferano. Ci piaceva l’idea di partire dalla nostra provenienza», hanno spiegato. «Zafferano è un po’ come la Pietà Rondanini: da lontano può sembrare una pietra informe, quasi un progetto incompleto. Devi guardarla da vicino per scoprire tutti i dettagli».

Gli esordi dei Colla zio

Colla Zio è un progetto musicale nato a Milano, nella zona di Piazza Leonardo da Vinci. Nascono come un collettivo di cinque ventenni cresciuti insieme che si inventano mille lavori per pagarsi la sala prove.

«Il nostro progetto è nato per noi dal freestyle, ci incontravamo fuori scuola per ascoltare musica insieme», hanno spiegato. «Poi sono arrivati gli altri, ma è partito tutto dalla musica e dall’amicizia. Una cosa che abbiamo sempre fatto è cantare insieme tra amici. Cantavamo perché volevamo cantare, perché volevamo divertirci».

Ricevi news e aggiornamenti sulle ultime tendenze beauty direttamente nella tua posta

Essendo in cinque, «ci siamo avvicinati alla musica ognuno coi propri tempi e in modi diversi. Poi tra il quarto e il quinto anno di liceo ci siamo uniti per fare qualcosa insieme, dal punto di vista artistico». Certo, a quei tempi probabilmente non avrebbero mai immaginato così tanto.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi di più
Notizie simili
Le news più popolari della settimana