Costantino Vitagliano: «Ho una rara malattia autoimmune, che mette ...

di Giovanna Maria Fagnani

L’ex tronista è stato ricoverato per un mese. Oggi deve stare a riposo assoluto. «Per la mia malattia non c’è cura, ci sono solo tentativi di cura»

«Prima non mi fermava nessuno. Oggi le forze mi mancano, lo vedo quotidianamente. Alle 5 di mattina sono già sveglio, poi verso le 14.30 cominciano il down, i capogiri. Si è spento un interruttore. Mai avrei pensato che potesse succedermi, a 49 anni. La verità è che non si sa come andrà». Domenica pomeriggio, Costantino Vitagliano ha parlato per la prima volta a cuore aperto della malattia che, a dicembre, lo ha costretto a un ricovero per un mese in ospedale. Si tratta, ha spiegato, di una «rara malattia autoimmune» che «mette in pericolo l’aorta quotidianamente». E ad oggi non esiste un protocollo di cure, ma «solo tentativi di cura» e «la verità è che non si sa come andrà». Il famosissimo ex tronista, oggi modello e imprenditore, padre di una bimba di 8 anni, ha raccontato del giorno che ha cambiato la sua vita. «Mi ero rotto un tendine di un dito giocando con mia figlia Ayla sul divano, avevo il dito steccato da 6 settimane. Sono andato dal mio medico per un controllo, avevo un dolore allo sterno che ho ancora adesso. Ho fatto un’ecografia. Avevo e ho una macchia sull’aorta ombelicale: sono andati tutti in ansia, ricoverandomi d’urgenza. Mi hanno fatto capire che era una situazione pericolosa».

Comincia così il doloroso percorso di accertamenti. E Costantino viene ricoverato in chirurgia tumorale. L’ex tronista rivive il ricordo della malattia che nel 2018 lo aveva portato alla perdita della madre amatissima, Rosina. «Sono andato in panico totale, ero nel reparto di chirurgia tumorale: sono andato in ansia, i dottori non sapevano. Ho cominciato a pensare ‘sto morendo e non vogliono dirmelo’. Ho perso 12 chili in 10 giorni. Ho fatto 29 giorni di esami, alla fine siamo arrivati alla conclusione che non ho un cancro. Sono autoimmune, oggi devo stare completamente a riposo» ha raccontato a Silvia Toffanin, per poi precisare. «Mi hanno messo uno stent, ho questa massa che ogni giorno mette in pericolo l’aorta. Devo prendere pillole dalle 8 di mattina, ho iniziato una terapia per una malattia assolutamente rara. Ad oggi, si tratta di tentativi di cura. Prendo dosi di cortisone da cavallo, l’unico antinfiammatorio che non mi fa avere dolore. Si va avanti a tentativi».

Tanti i momenti di commozione in studio. «E’ una situazione che mi ha cambiato profondamente. Cerco di essere ciò che ero, cerco di non farmi vedere in un certo modo da mia figlia, che ha 8 anni, ma non sempre ci riesco» ha confidato ai telespettatori di Verissimo. La sua vita è cambiata da un giorno all’altro. «La mattina ero in palestra ad allenarmi, la sera mi hanno detto che non potevo uscire dall’ospedale perché rischiavo la vita». Costantino ha raccontato anche della difficoltà emotiva di convivere con questa diagnosi, il timore di momenti di agitazione e di ansia che potrebbero aggravare la situazione, perché la pressione va tenuta sotto controllo con esami settimanali. Il suo pensiero oggi è tutto per la figlia. Come tutti i padri separati (la piccola è nata dalla relazione con Elisa Mariani), dice, «ho i miei giorni stabiliti e me la godo nei tempi che ho. Lei è dolcissima e poi lei è come se fossi io, donna. Ha i miei occhi. Sono felicissimo di averla avuta». Costantino è orfano di entrambi i genitori. Oggi attorno a lui ci sono gli amici storici, quelli del quartiere in cui è cresciuto, pochi invece i colleghi del mondo dello spettacolo. Tra loro Lele Mora. «Del resto io sono sempre stato un solitario». «E l’amore?» gli ha chiesto Silvia Toffanin. Non è il momento per una storia. «In questo momento non avrei proprio la testa per un rapporto. In una relazione bisogna dare e ricevere, io non riuscirei a dare in questo periodo». L’ex tronista rivela di non avere relazioni da diversi anni: «È un po’ che non ho relazioni fisse. Dopo la morte di mia mamma, mi sono allontanato da tutto e ho voluto godermi mia figlia».