Biden, mandati di arresto Cpi scandalosi. Iran, "inevitabile una ...
La guerra di Gaza, giorno 413
Raid israeliani sulla periferia meridionale di Beirut. Iran: nuove centrifughe per l'uranio in risposta all'Aiea. Orban invita Netanyahu in Ungheria, "sfido la Cpi". Il ministro Crosetto: "Cpi sbaglia, ma dovremmo applicare la decisione"
Forze israeliane: distrutti circa 45 lanciarazzi Hezbollah in Libano
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato di aver distrutto circa 45 lanciarazzi di Hezbollah durante gli attacchi aerei effettuati questa settimana nel Libano meridionale. Secondo l'esercito, riporta Times of Israel,alcuni lanciarazzi sono stati utilizzati in precedenti attacchi missilistici contro Israele, mentre altri sono stati preparati per attacchi futuri.
La posizione tedesca sulle forniture di armi a Israele “invariata” dopo i mandati della Corte penale internazionale
La posizione del governo tedesco sulla fornitura di armi a Israele è “invariata” dopo che la Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex capo della difesa, ha detto venerdì un portavoce. “Le forniture di armi a Israele sono sempre soggette a una valutazione caso per caso, e questo rimane il caso attuale”, ha detto il portavoce. “Il nostro atteggiamento nei confronti di Israele rimane invariato”.
Oms: 226 operatori sanitari uccisi in Libano dal 7 ottobre 2023
Quasi 230 operatori sanitari sono stati uccisi in Libano dall'inizio della guerra a Gaza, la maggior parte dei quali dall'escalation tra Israele e Hezbollah lo scorso settembre, ha dichiarato venerdì l'OMS. “Dal 7 ottobre ci sono stati in totale 187 attacchi al settore sanitario, con 226 morti e 199 feriti. Quasi il 70% di tutti i decessi è avvenuto dopo settembre”, ha dichiarato il rappresentante dell'Organizzazione Mondiale della Sanità in Libano, Abdinasir Abubakar, durante un briefing con la stampa.
Media libanesi: militari israeliani sono entrati in un villaggio cristiano al confine
Media libanesi riferiscono dell'ingresso nelle ultime ore di militari israeliani nel villaggio frontaliero libanese di Deir Mimas, abitato in prevalenza da cristiani lungo il settore orientale della linea di demarcazione tra i due paesi. Lo riferiscono testimoni oculari ai media di Beirut. Si tratta della prima volta che soldati israeliani penetrano in una località frontaliera libanese ancora in parte abitata dalla popolazione locale.
Cremlino, "per noi le decisioni della Cpi sono insignificanti"
Per la Russia le decisioni della Corte penale internazionale (Cpi) sono "insignificanti", e quindi "non c'è motivo di commentarle". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito agli ordini di arresto nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. Lo riferisce Ria Novosti. La Russia non aderisce alla Cpi, che lo scorso anno ha emesso un ordine di arresto per il presidente Vladimir Putin.
Slovenia e Cipro rispetteranno i mandati di arresto della Cpi
La Slovenia rispetterà i mandati di arresto per i leader di Israele e Hamas emessi dalla Corte penale internazionale e vi "si atterrà pienamente". Lo ha affermato il primo ministro Robert Golob. Anche Cipro, che ha stretti legami con Israele, ha fatto sapere che considera i mandati come vincolanti in linea di principio. "La decisione è in fase di studio e non abbiamo commenti in merito", ha precisato alla Reuters una fonte governativa sotto anonimato.
"Sosteniamo i tribunali internazionali e applichiamo i loro mandati", ha detto il capo del governo irlandese, Simon Harris, rispondendo alla domanda dell'emittente Rte se Netanyahu verrebbe arrestato in Irlanda. Il primo ministro ha specificato che anche i mandati contro la leadership di Hamas verrebbero "assolutamente" eseguiti.
Parolin, mandato di arresto per Netanyahu? Nessun commento dalla Santa Sede
"Sulla cattura di Netanyahu? Nessun commento da parte della Santa Sede. Abbiamo preso nota ecco di quanto è avvenuto. A noi quello che preoccupa e quello che interessa è che al più presto si ponga fine alla guerra che è in corso". Così il Segretario della Santa Sede, card. Pietro Parolin parlando a margine di un evento all'università Lumsa di Roma in merito al mandato d'arresto emesso dalla Cpi per il presidente israeliano Benjamin Netanyahu.
Onu: a Gaza i saccheggi fermano la distribuzione degli aiuti
Le panetterie, unica ancora di salvezza per centinaia di migliaia di palestinesi affamati nella Striscia di Gaza, sono sul punto di chiudere a causa della mancanza di farina e carburante. E in questo clima, fatto di fame e continui bombardamenti da parte dell'esercito israeliano, l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari ( Ocha) lancia l'allarme sulla gravità dei saccheggi armati a Gaza. Secondo l'agenzia delle Nazioni Unite, questo saccheggio sempre più organizzato è alimentato dal "crollo dell'ordine pubblico e della sicurezza a Gaza".
"Pochi giorni fa 98 camion sono stati saccheggiati in un unico attacco e ci sono stati 34 irruzioni armate in strutture delle Nazioni Unite", ha dichiarato il coordinatore umanitario per i territori palestinesi occupati, Muhannad Hadi. Per la sopravvivenza di milioni di persone "È essenziale ripristinare lo stato di diritto e consentire un accesso sicuro e senza ostacoli", ha concluso.
Wsj: nell'attacco del 1° ottobre i missili iraniani sono passati vicini ad alcuni voli civili
Durante l'attacco missilistico balistico dell'Iran contro Israele del 1° ottobre, decine di aerei stavano volando lungo una traiettoria simile a quella dei missili in ascesa, e alcuni piloti e passeggeri hanno visto i proiettili sfrecciare nel cielo, soprattutto sopra l'Iran e l'Iraq. Lo riferisce il Wall Street Journal, come riporta Times of Israel.
Sebbene i missili balistici volino ad alta quota sopra le rotte degli aerei commerciali, rappresentano un pericolo sia durante la loro ascesa che durante la discesa. A quanto pare l'Iran non ha dato alcun preavviso ai voli per evitare l'area quando ha lanciato il suo attacco. Con gli equipaggi allarmati, molti voli hanno rapidamente cambiato rotta a causa del pericolo, afferma il Wall Street Journal, utilizzando grafici per sottolineare il rischio posto all'aviazione civile.
Israele: stop alla detenzione amministrativa dei coloni in Cisgiordania
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato lo stop all'uso della detenzione amministrativa nei confronti dei coloni, chiedendo al capo dello Shin Bet di "mettere in atto strumenti alternativi".
"In una realtà in cui l'insediamento ebraico in Giudea e Samaria (Cisgiordania) è soggetto a gravi minacce terroristiche palestinesi e vengono adottate sanzioni internazionali ingiustificate contro i coloni, non è appropriato che lo Stato di Israele adotti una misura così severa contro la popolazione degli insediamenti", ha spiegato Katz.
La detenzione amministrativa, retaggio del passato coloniale britannico, è una politica controversa che consiste nel trattenere i sospettati senza accusa per un massimo di sei mesi alla volta ma rinnovabile indefinitamente. Solitamente usata con i sospetti palestinesi, di recente è stata saltuariamente adottata anche nei confronti dei coloni estremisti di fronte all'impennata di violenze di cui si sono resi protagonisti dal 7 ottobre 2023 in Cisgiordania contro i palestinesi.
Iran: il mandato di arresto di Netanyahu è la morte politica di Israele
Il capo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, il generale Hossein Salami, ha definito il mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale nei confronti del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Gallant come la "fine e la morte politica" di Israele. "Questo significa la fine e la morte politica del regime sionista, un regime che oggi vive in un assoluto isolamento politico nel mondo e i suoi funzionari non possono più viaggiare in altri Paesi", ha detto Salami in un discorso trasmesso dalla TV di Stato.
Idf: ucciso un alto comandante della Jihad islamica durante un raid su Gaza
Un alto comandante del gruppo terroristico palestinese della Jihad islamica è stato ucciso in un recente attacco aereo. Lo hanno annunciato le Forze di difesa israeliane (Idf) e lo Shin Bet, come riporta Times of Israel.
Secondo l'esercito, Khaled Abu Deqa, che comandava l'unità missilistica della Jihad islamica, è stato ucciso in un attacco mercoledì nell'area di Deir al-Balah, nel centro di Gaza. L'Idf afferma che Abu Deqa operava all'interno della zona umanitaria designata da Israele a Deir al-Balah. Abu Deqa è stato responsabile del lancio di razzi su Israele durante l'assalto del 7 ottobre e durante la guerra, ed è stato coinvolto in numerosi altri attacchi contro Israele e le truppe dell'Idf, ha affermato l'esercito israeliano.
Germania: stiamo valutando le conseguenze dei mandati Cpi
La Germania sta "esaminando" il seguito da dare ai mandati di arresto della Corte penale internazionale contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant. Lo ha ha detto il ministro degli Esteri Annalena Baerbock.
"Stiamo esaminando esattamente cosa significano i mandati d'arresto sul piano della loro esecuzione in Germania", ha detto il capo della diplomazia tedesca, intervistata dal canale televisivo pubblico ARD. Un eventuale arresto resta "teorico", poiché Netanyahu e Gallant non si trovano "al momento" in Germania", ha sottolineato la Baerbock, ma in quanto "parte contraente" della Corte penale internazionale la Germania é "de facto vincolata" alle decisioni della Corte, ha affermato anche la Baerbock.
Cina dopo il mandato d'arresto a Netanyahu, "Cpi sia oggettiva e agisca secondo la legge"
La Cina sollecita la Corte penale internazionale (Cpi) ad adottare e perseguire "una posizione oggettiva ed equa, ed eserciti i suoi poteri in conformità con la legge" dopo il mandato di arresto emesso contro il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant. È quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian.
Idf: eliminati 5 miliziani di Hamas in un raid nel nord di Gaza
L'esercito israeliano ha dichiarato di aver "eliminato" cinque miliziani di Hamas, tra cui due comandanti di compagnia, in un raid notturno a Beit Lahia, nel nord di Gaza. In una dichiarazione, l'esercito e l'agenzia di sicurezza Shin Bet hanno affermato di aver "eliminato cinque terroristi di Hamas, tra cui un comandante di compagnia Nukhba (commando) e un altro comandante di compagnia che hanno partecipato al massacro del 7 ottobre". I militanti uccisi avevano "guidato gli omicidi e i rapimenti nell'area di Mefalsim", un kibbutz nel sud di Israele.
Orban invita Netanyahu in Ungheria, "sfido la Cpi"
Il primo ministro ungherese Viktor Orban, il cui Paese detiene la presidenza di turno dell'Ue, ha annunciato che inviterà il suo omologo israeliano Benyamin Netanyahu per protestare contro il mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi). "Non abbiamo altra scelta che sfidare questa decisione. Inviterò" Netanyahu "a venire in Ungheria, dove posso garantirgli che la sentenza della Corte penale internazionale non avrà alcun effetto", ha dichiarato in un'intervista alla radio statale.
Iran, "Inevitabile la risposta a Israele ma metodi e tempi dipenderanno dalle condizioni"
L'Iran ha ribadito che ci sarà sicuramente una risposta agli attacchi di Israele contri i siti militari iraniani di fine ottobre. "La ritorsione contro l'aggressione dell'entità sionista è inevitabile ma le tempistiche, le circostanze e il metodo dipendono da condizioni idonee", ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, aggiungendo che "sarebbe un grave errore" da parte di Israele tentare di colpire le strutture nucleari iraniane e che questa azione "provocherebbe una risposta dello stesso tipo".
In un'intervista con l'emittente libanese Al Mayadeen, come riferisce Mehr, il capo della diplomazia di Teheran ha aggiunto che "la regione sta vivendo circostanze uniche, con le continue aggressioni da parte dell'entità sionista" e ha messo in guardia rispetto "alla possibilità che la guerra si espanda e colpisca tutti i Paesi della regione". Secondo Araghchi, "le nazioni nella regione sono diventate più consapevoli i vigili rispetto ai crimini sionisti" e "hanno iniziato a comprendere come sia un errore normalizzare le relazioni" con Israele.
Media: Trump valuta sanzioni contro i giudici della Cpi
Citando fonti a Washington, l'emittente israeliana Kan news afferma che la nuova amministrazione Trump sta pianificando azioni punitive contro la Cpi per la sua decisione di emettere mandati di arresto contro il premier israeliano Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Gallant.
Fonti hanno detto a Kan che stanno valutando l'introduzione di sanzioni personali contro il procuratore capo Karim Khan e i giudici che hanno emesso i mandati. Ieri Mike Waltz, indicato da Trump come consigliere per la sicurezza nazionale, ha scritto su X che "ci si può aspettare una forte risposta alla tendenza antisemita della Cpi e dell'Onu a gennaio".
Nuovi raid a sud di Beirut dopo l'ordine di evacuazione dell'Idf
Nuovi raid questa mattina hanno colpito la periferia sud di Beirut, roccaforte degli Hezbollah libanesi, poco dopo la richiesta da parte di Israele di evacuare la zona, secondo le immagini di Afptv. Oltre alla periferia di Beirut, l'esercito israeliano ha chiesto nella notte di evacuare diverse zone del sud del Libano.
Iran: pronti a lanciare nuove centrifughe per arricchire l'uranio
L'Iran lancerà una serie di nuove e avanzate centrifughe per arricchire l'uranio, in risposta alla risoluzione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica che ha censurato Teheran per scarsa cooperazione. "Il capo dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran ha disposto di prendere misure efficaci", fanno sapere in una nota congiunta l'Organizzazione e il ministero degli Esteri, "fra cui il lancio di una significativa serie di nuove e avanzate centrifughe di vario tipo".
Media: almeno 47 morti e 22 feriti in raid di Israele in Libano
Almeno 47 persone sono state uccise in una serie di attacchi aerei israeliani nella regione orientale di Baalbek, in Libano. Lo riporta Al Jazeera, secondo cui diverse città e villaggi sono stati presi di mira nei raid. Il ministero della Salute libanese ha affermato che sono rimaste ferite anche 22 persone. Le operazioni di soccorso sono ancora in corso.
L'esercito israeliano ordina ai residenti di evacuare alcune aree a sud di Beirut
L'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione dei residenti del quartiere Haret Hreik, a sud di Beirut, e delle zone di Borj El Chmali e Ma'shouq, in vista di un azione condotta “con la forza” nell'area. Lo riporta Al Jazeera.
Ai residenti di Haret Hreik è stato ordinato di fuggire da una serie di edifici evidenziati in rosso su una mappa di Beirut, che è stata fatta circolare sui social media dall'esercito israeliano. Come per gli ordini emessi in precedenza riguardo le evacuazioni dei villaggi del sud del Libano di Taybeh, Aadshit al-Qusayr e Deir Siriane, ai residenti di Borj El Chmali e Ma'shouq è stato chiesto di spostarsi 60km a nord, sul lato settentrionale del fiume Awali. Vietato invece spostarsi verso sud.
L'esercito israeliano ha affermato che i residenti saranno informati del "momento opportuno" in cui potranno tornare alle loro case.
Crosetto, Cpi sbaglia su Netanyahu ma dovremmo applicare decisione
Non è una "questione politica", ma come Italia "aderendo noi alla Corte penale internazionale in questo caso noi dovremmo applicare le disposizioni. E quindi se venissero in Italia (il premier israeliano Benjamin) Netanyahu o (l'ex ministro della Difesa Yoav) Gallant dovremmo, non per decisione politica, non c'entra nulla, ma per applicazione di una norma internazionale, dovremmo arrestarli". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a Porta a Porta su Rai 1 sulla decisione della Corte penale internazionale.
"Aderendo noi alla Corte dobbiamo applicarne le sentenze, fa parte del trattato. Ogni Stato che aderisce sarebbe obbligato, l'unico modo per non applicarla sarebbe uscire dal trattato. Non è una cosa da contrapposizione politica, come dice il Pd", ha proseguito.
"Io posso ritenere che questa sentenza sia sbagliata. Ritengo che sia sbagliata - ha detto -. Hanno fatto una sentenza che ha messo sullo stesso piano il presidente israeliano e (l'ex) ministro della Difesa con il capo quello che ha guidato e organizzato l'attentato vergognoso che ha massacrato donne, uomini e bambini e che ha rapito israeliani. E da cui è partita la guerra. E sono due cose completamente diverse: da una parte c'è un atto terroristico, dall'altra c'è un Paese che a seguito di quest'atto cerca di estirpare un'organizzazione criminale terroristica".
Biden, vergognoso ordine d'arresto per leader israeliani
"Il rilascio dei mandati di arresto da parte della Corte penale internazionale contro i leader israeliani è vergognoso". L'ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, commentando l'ordine d'arresto internazionale per crimini di guerra emesso a carico del premier israeliano Benjamin Netanyahu e dell'ex ministro della difesa Yoav Gallant, mandato via dallo stesso Netanyahu. La Corte ha incluso anche il capo militare di Hamas, Deif, che Israele ritiene di aver ucciso. "Voglio essere chiaro ancora una volta", ha aggiunto Biden, "qualunque cosa possa intendere la Corte, non c'è alcuna equivalenza, nessuna, tra Israele e Hamas. Staremo sempre al fianco di Israele contro le minacce alla sua sicurezza".
Ryanair sospende voli da e per Tel Aviv fino a fine marzo
La compagnia low cost irlandese Ryanair ha annunciato che non volerà più in Israele fino a fine marzo 2025. I clienti della compagnia hanno ricevuto notifiche sulla cancellazione di tutti i voli.
Casa Bianca, Usa non eseguiranno mandati arresti Cpi
La portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, afferma che gli Stati Uniti non eseguiranno i mandati di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. Jean-Pierre definisce la mossa della CPI un "processo imperfetto" e spiega perché gli Stati Uniti hanno respinto i suoi sforzi. "Al contrario di come il procuratore capo della CPI Karim Kahn ha trattato gli altri, tra cui il presidente venezuelano Nicolas Maduro e i suoi soci, il procuratore non è riuscito a fornire a Israele un'opportunità significativa di impegnarsi in modo costruttivo e di considerare adeguatamente i suoi processi interni", afferma. "Questo mette in discussione la credibilità del procuratore e della sua indagine", aggiunge.
Raid Israele su Nabatieh in Libano
Secondo l'agenzia di stampa libanese NNA, aerei da guerra e artiglieria israeliani hanno lanciato una serie di raid notturni su Nabatieh, nel Libano meridionale. Il villaggio di Ainata ha visto almeno 10 proiettili di artiglieria cadere dalle posizioni israeliane, mentre la città di Bint Jbeil è stata colpita da almeno sei proiettili. Anche le città di Hanine e Kounin sono state prese di mira. La NNA ha riferito che i jet israeliani hanno sganciato bombe sulla città di Yahmar al-Shaqif e anche sul villaggio di Arnoun. Non ci sono ancora notizie di potenziali vittime.
Attacco aereo israeliano nel quartiere Haret Hreik a Beirut (AFP)
Tass, nuovi attacchi Usa agli Houthi nello Yemen
La Marina americana ha lanciato un nuovo attacco contro la provincia di Al-Hodeidah nello Yemen, controllata dal movimento ribelle Houthi. Lo ha riferito alla TASS una fonte del movimento. "Dopo che l'attacco ha colpito l'area di Al- Mateenah, le navi americane hanno lanciato altri tre missili che hanno attaccato installazioni militari nel sud della provincia. Anche le aree di Tuheita, Al-Ghuweirik e Al-Jabaliya sono state colpite nuovamente" ha detto la fonte dell'agenzia. In precedenza, il canale televisivo Al Arabiya aveva riferito che le forze americane avevano lanciato un attacco con missili navali contro obiettivi Houthi nell'area di Al-Mateenah.
Portavoce Netanyahu resta agli arresti almeno fino al 27
Il portavoce di Netanyahu, che oggi è stato udito in tribunale per il suo coinvolgimento in un caso di fuga di notizie di documenti segreti, rimarrà sotto custodia della polizia almeno fino a mercoledì 27, dopo la sua incriminazione. Eli Feldstein è stato incriminato per aver danneggiato la sicurezza dello Stato nel mezzo dello scandalo che ha circondato la fuga di documenti classificati a beneficio del primo ministro. E' in custodia da fine ottobre. Secondo il 'Times of Israel', i dettagli dell'atto di accusa mostrano che Netanyahu potrebbe essere stato informato della fuga di documenti da parte di Feldstein, il che ha giovato alla sua immagine pubblica, in un momento di rabbia popolare per la sua gestione degli sforzi per il rimpatrio dei prigionieri israeliani ancora detenuti a Gaza.