Il sesto Europeo di Cristiano Ronaldo è il più importante di tutti

11 giorni ago

Non c’è mai stata così tanta gente che volesse entrare al piccolo Heidewaldstadion, che solitamente ospita le partite di quarta serie tedesca di una squadretta della Renania-Vestfalia, Gütersloh, famosa principalmente per il pane di segale e il prosciutto crudo speziato. Venerdì 14 giugno scorso, invece, l’allenamento della Nazionale portoghese, qui, dove ha allestito il ritiro per l’Europeo di calcio in Germania, era preso d’assalto: l’UEFA aveva reso disponibili seimila biglietti (gratuiti), si sono presentati in ottomila e oltre cinquantamila avevano fatto richiesta (per la gioia dei bagarini che pare abbiano venduto gli agognati ticket anche a mille euro). Tutto l’entusiasmo per il Portogallo è di riflesso l’entusiasmo per Cristiano Ronaldo che, a 39 anni compiuti lo scorso 5 febbraio, giocherà il suo sesto Europeo di calcio. Mentre da un lato è chiaro che CR7 sia a fine carriera, e questo distribuisce più uniformemente la pressione sul resto del Portogallo – che è tra le favorite del torneo, e non solo per Ronaldo –, dall’altro lato non si placa l'attesa di vedere l’ultima grande partecipazione di Cristiano Ronaldo in una delle competizioni in cui ha storicamente fatto meglio: l’Europeo.

Cristiano Ronaldo - Figure 1
Foto esquire.com

Nel 2016, in Francia, Cristiano Ronaldo diventava il primo a segnare in quattro Europei consecutivi: nel 2004 (due gol a Grecia e Olanda), nel 2008 (alla Repubblica Ceca), nel 2012 (due gol all’Olanda, uno alla Repubblica Ceca), e adesso segnava una doppietta all’Ungheria e decideva la semifinale col Galles dell’ex compagno di squadra Bale con un gol e un assist. Paradossalmente, Ronaldo giocò solo sette palloni della finale che il Portogallo vinse comunque, senza di lui, con l’inatteso gol dell’attaccante Éder. Una costante, dissero alcuni: nel 2019 il Portogallo vinse la Nations League, ma con gol decisivo di Gonçalo Guedes. In compenso, semmai, Cristiano Ronaldo aveva perso contro la Grecia la sua prima finale, a diciannove anni e centocinquanta giorni, all’Europeo 2004 in cui alla Grecia (nella fase a gironi) aveva segnato il suo primo gol con la Nazionale portoghese, il 12 giugno 2004. Dovesse segnare a Euro2024, e magari già stasera, allora scriverebbe una storia lunga un ventennio tondo tondo. Con la maglia del Portogallo, Ronaldo ha segnato centotrenta reti, le ultime due delle quali sono arrivate lo scorso 11 giugno, nell’ultima amichevole prima dell’Europeo, vinta per 3-0 – gol anche di João Félix – con l’Irlanda, a diciannove anni e trecentosessantacinque giorni da quel primo gol, nel 2004.

Eurasia Sport Images

Cristiano Ronaldo ha già battuto tutta una sfilza di record. È il miglior marcatore della propria (130 gol) e in generale di una Nazionale di calcio (più dei 108 gol di Messi e i 109 di Ali Daei). È il miglior marcatore nella storia dell’Europeo, con 14 gol. È il miglior marcatore nella storia della Champions League, con 140. Recentemente, è anche diventato il miglior marcatore in una sola stagione nella storia del campionato saudita: trentacinque gol. Il suo prossimo record da battere potrebbe renderlo il calciatore con più assist nella storia dell’Europeo – CR7 è a sette, uno in meno del ceco Poborský, tra 1996 e 2004 – anche se Cristiano Ronaldo è il calciatore più decisivo di sempre del torneo: ventuno tra gol e assist, più del doppio di chi lo segue in classifica, e cioè Griezmann (7 gol e 3 assist), il già citato Poborský (2 gol e 8 assist) e i vari Platini e Ibrahimović, Klinsmann e Schweinsteiger, Berkgamp e van Basten, Fàbregas e David Silva, più indietro. È il capitano, è o melhor do mundo, è la stella di un Paese che si aggrappa – ancora – a lui, del quale Ronaldo fu capitano per la prima volta a ventidue anni e col quale Ronaldo ha già giocato cinque Europei e altrettanti Mondiali.

Cristiano Ronaldo - Figure 2
Foto esquire.com

In occasione del Mondiale 2018, uno studio di Soccerment sentenziò che Cristiano Ronaldo – all’epoca trentatreenne – garantisse delle performance migliori di quelle di un atleta venticinquenne. Qualche settimana prima, Ronaldo stesso aveva dichiarato di avere «un’età biologica di 23 anni» e di poter «giocare fino a 41 anni». Una giornalista di Deportes Cope, Arancha Rodríguez, gli aveva calcolato una massa grassa del 7% e una massa muscolare del 50%, contro medie rispettivamente del 10/11% e 45/46%. Se i dati che contano maggiormente riguardano il rendimento, però, prima del 5 febbraio 2015 (cioè, prima dei trent’anni) Ronaldo firmò cinquantadue gol e trentuno assist in 118 partite. Da allora, poi, ha segnato settantotto gol e fornito quindici assist in 89 partite. Dopo l’eliminazione ai quarti del Mondiale 2022, col Marocco, sembrava che a trentasette anni fosse fuori dalla Nazionale. L’addio del c.t. Fernando Santos, l’arrivo di Roberto Martínez nel 2023 e il trasferimento di Ronaldo in Arabia Saudita, all’Al-Nassr, hanno cambiato le cose. Non solo il Portogallo si è qualificato all’Europeo, ma l’ha fatto vincendo dieci gare su dieci, con dieci gol di Ronaldo. Da ala a centravanti vero, ora avrà la concorrenza di Gonçalo Ramos, ma anche la stessa proverbiale sicurezza dei propri mezzi: «Non è un caso che gioco ai massimi livelli da vent’anni».

«Non è un caso che gioco ai massimi livelli da vent’anni».

Cristiano Ronaldo: Storia intima di un mito globale (Italian Edition)

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