Salernitana punita dai suoi errori: la Juventus sbanca l'Arechi

8 Feb 2023
Pasquale Tallarino

La Juventus passa all'Arechi senza faticare: archivia la pratica già con due gol nel primo tempo, a segno con Vlahovic e Kostica. Alla ripresa, aperta dalla Salernitana con un difensore centrale al posto del centrocampista offensivo, la Vecchia Signora trova il tris - ancora un errore di Nicolussi Caviglia, assai sotto tono, come Lassana Coulibaly, Piatek e Sambia - e potrebbe calare il poker, se la traversa non respingesse la conclusione del "Fideo" Di Maria. Ma quale scontro salvezza? La Juventus sfoggia il miglior Vlahovic, rischia zero, gestisce, quasi passeggia. Lo scontro diretto, in palio una fetta di salvezza, prenderà forma lunedì 13 febbraio a Verona, allo stadio Bentegodi. Dopo il pareggio casalingo contro la Lazio, l'Hellas (-7) si è affacciata al davanzale del campionato e ha osservato la Salernitana che ha di nuovo smarrito le prime certezze trovate a Lecce. Non più solida la fase difensiva, non più luccicante  - anzi, ha segnato parecchio il passo - la propria mediana. Toccherà compattarsi e respingere l'onda d'urto del Verona: la posta in palio è altissima, la Salernitana deve uscire dal campo almeno con un punto in tasca. Nel frattempo dovrà riflettere sugli errori grossolani commessi contro la Juventus. 

La tattica e la cronaca

La Salernitana rispolvera la formazione che ha vinto a Lecce. La rinfresca con Nicolussi Caviglia al posto di Bohinen. Proprio lui al 14', Hans Nicolussi Caviglia: cresciuto a pane e Juventus, è il protagonista del primo tiro in porta dei granata (fuori), dopo un'incursione da destra. Al 25', però, si "perde" in un fallo ingenuo, nel cuore dell'area, su Miretti. Rapuano indica deciso il dischetto del calcio di rigore. Lo trasforma al 26' Vlahovic con una conclusione mancina che è troppo angolata anche per Ochoa. Il portiere messicano, premiato prima della gara come mvp di gennaio, intuisce l'angolo di tiro ma il pallone è fiondato a fil di palo, lo pizzica alla sinistra dell'estremo granata e gonfia la rete. L'attaccante serbo costruisce da solo la palla gol del 32': lanciato a rete ma defilato sulla sinistra, si stacca un metro da Troost Ekong e trova il tiro in bello stile che sorvola la traversa. La storia si ripete al 36': gioco di gambe a Vlahovic che scappa via ad Ekong, diagonale di sinistro, fuori di poco.

Il raddoppio

La Juventus resta a presidio del proprio risultato e della propria metà campo, lascia alla Salernitana l'iniziativa ma Sambia in due occasioni è maldestro nell'impostazione sulla propria destra. Il sussulto arriva al 40': tiro di Candreva dai trenta metri, il pallone smorzato è controllato da Szczesny in presa centrale. Allegri deve ricorrere alla prima sostituzione: al 43' c'è Fagioli per l'infortunato Miretti. La frittata è servita al 45': Sambia rinvia di testa centrale tra i piedi di Vlahovic che svirgola il tiro. Si trasforma però in assist per Kostic che si inserisce tra Sambia e Ochoa in uscita e con un sotto misura fa 0-2. Poi tocca ad Ochoa in uscita, allo scadere, evitare il terzo gol juventino (dice no a Locatelli). Va scritto, però, che l'azione è viziata molto probabilmente da fallo non rilevato dal direttore di gara. Al momento dello stacco, Fagioli sbilancia Sambia vistosamente, spingendolo. 

La ripresa

Nicola decide di ritornare alla difesa a tre. Sostituisce Vilhena, centrocampista offensivo, ed inserisce Lovato, difensore centrale. Davanti a 26.945 spettatori, la Salerntiana si schieora con il modulo 3-4-1-2: Candreva alle spalle di Piatek e Dia, Bradaric e Sambia laterali di centrocampo, interni Lassana e Nicolussi Caviglia. Quest'ultimo però commette un altro gravissimo errore - passaggio in orizzontale con la difesa in uscita - si inserisce Vlahovic e fa ancora gol. Al 5' la Salernitana replica: apertura gioco da sinistra a destra, tiro cross di Sambia e Dia che in tackle ci arriva con un attimo di ritardo. Il pallone deviato finisce nel settore ospiti. Ochoa è un gatto tra i pali ma non un gigante. Di conseguenza, tende a fare sempre un passo avanti per coprire più specchio. Come a Bergamo per l'eurogol di Ederson, pure Di Maria sta per trovare il jolly con una bella giocata da distanza siderale ma la traversa gli nega la gioia del poker. Bradaric è l'unico mancino ed è diffidato. Nicola lo sfila dalla contesa, inserisce Bonazzoli e sposta Candreva sulla fascia del croato. E' di Bonazzoli il miglior tiro granata del secondo tempo: la girata al volo sibila a fil di palo, alla sinistra di Szczesny. Ci prova anche Bronn al 26': fuori. Poi altre due sostituzioni che potrebbero essere anche indicative in chiave Verona: fuori Piatek e  Nicolussi, al loro posto Bohinen e Crnigoj. La difesa granata è di nuovo presa d'infilata al 40': Kean scappa a destra, punta e tira colpendo il palo. 

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