Crowdstrike, crash globale dei sistemi Microsoft: le cause, la ...

20 Lug 2024
CrowdStrike

Disagi globali e milioni di «schermi blu della morte» sui computer con Windows a causa di un errato aggiornamento del software di cyber sicurezza Falcon Sensor del fornitore Crowdstrike. Le cause sono state individuate ma i disagi a livello mondiale proseguono 

La scena descritta da tantissimi dipendenti di compagnie aeree, banche, supermercati e ospedali in diverse parti del mondo è la stessa: lo schermo del computer che diventa blu e un messaggio: «C’è un problema e bisogna aggiornare il pc». Ieri, per diverse ore, milioni di pc Windows sono rimasti bloccati in questo stato. Nessun attacco informatico, ma la somma di due problemi differenti che hanno colpito le piattaforme informatiche del colosso dell’informatica: prima l’interruzione dei sistemi di Microsoft Azure, il cloud della multinazionale americana, che si è verificato negli Usa. Poi, nelle prime ore della mattina italiana, un bug presente all’interno di un aggiornamento forzato della piattaforma di cybersicurezza CrowdStrike ha dato il «colpo» fatale bloccando tutto. Nello specifico, un aggiornamento del software Falcon Sensor che, stando a quanto è stato ricostruito, doveva essere minimo. Invece, la conseguenza è stata devastante, un «down» mondiale nei sistemi informatici, con danni valutati dal Codacons per miliardi di euro a livello globale. 

Microsoft da subito ha intrapreso delle «azioni di mitigazione» per il malfunzionamento delle sue piattaforme e app e nel pomeriggio un portavoce ha dichiarato al Corriere che «le problematiche sono state tutte risolte». Ancora, sull’account X di Microsoft 365 è stato pubblicato un post dove si spiegava: «I dati indicano che tutte le app e i servizi di Microsoft 365 precedentemente impattati si sono ripresi» e l’azienda ha iniziato una «fase di monitoraggio» per garantire che «l’impatto sia completamente risolto». 

Ha parlato — sempre su X — anche George Kurtz, amministratore delegato e presidente dell’azienda texana CrowdStrike. Per prima cosa si è scusato «profondamente» con gli utenti per il disagio e ha chiarito nuovamente: «Non si è trattato di un incidente di sicurezza o un attacco informatico. I nostri clienti sono completamente protetti: il problema è stato identificato, isolato ed è stata implementata una soluzione».

Sono arrivati anche dei consigli pratici per i molti ancora fermi alla schermata blu d’errore: CrowdStrike ha suggerito di rimanere in stretto contatto con il servizio clienti dell’azienda, «completamente mobilitato per garantire la sicurezza e la stabilità» e di controllare di frequente l’avanzamento dei lavori tramite il sito ufficiale. Lo stesso ha fatto Microsoft, che sempre su X ha dato alcuni suggerimenti tecnici: «Ripristinare l’ultima versione del sistema operativo, precedente al rilascio del 19 luglio (cioè quello contenente il bug, ndr)». Poi, seguire le pagine dedicate del servizio clienti di Microsoft 365 e infine, il classico «spegni e riaccendi». Sul sito ufficiale della società, è stato infatti segnalato che potevano essere necessari diversi riavvii (ne sono stati indicati fino a 15), ma in generale «i riavvii sarebbero un passaggio efficace per la risoluzione dei problemi, in questa fase».

Come sempre, media e i social sono stati tra i primi a diffondere e poi a seguire la notizia del malfunzionamento dei sistemi informatici: gli hashtag #crowdstrike e #microsoft per ore sono stati in cima ai trend di X, dove non si contavano i video dei pc bloccati, del caos negli aeroporti e i meme ironici sulla schermata blu. Tra gli account più attivi, c’è stato Elon Musk. Il proprietario e presidente di X — tra gli altri — ha postato un meme che diceva: «Tutto è in down, mentre questa app continua a funzionare».

20 luglio 2024

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