Nuova Dacia Duster, quello che c'è da sapere sulla terza serie. Ora ...
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La nuova Dacia Duster si svela completamente prima della passerella al salone di Ginevra del prossimo marzo, che coinciderà con l’avvio della commercializzazione. La terza serie del suv compatto del brand romeno è una delle figlie perfette della strategia Renaulution definita da Luca de Meo, Ceo del gruppo Renault, che prevede la trasformazione della line up della Dacia assieme a un upgrade che alza l’asticella a tutto tondo di quanto offrirà ogni nuovo modello.
Nuova Dacia Duster, capostipite di una nuova generazione
La Duster è quindi l’apripista della road-map che tocca sostenibilità, digitalizzazione, sicurezza, stile e praticità che sarà seguita anche per lo sviluppo delle prossime Dacia, ma che rimane fedele all’impegno di non penalizzare l’equo rapporto fra costo e contenuti. Al riguardo, ancora prima di entrare nei dettagli del nuovo suv compatto, va detto che è stato anticipato che in molte parti d’Europa i prezzi della gamma Duster partiranno da meno di 20.000 euro. A prescindere dal salto in alto da cui nasce, la nuova Duster non abdica al concetto di essenzialità che il brand non intende come rinuncia a qualcosa ma come presenza di tutto ciò che i tempi rendono davvero indispensabile su un’automobile. Una visione che mettendo d’accordo passione e ragione ha risolto già con le Duster precedenti il problema di chi aveva sempre sognato un suv, ma non aveva mai potuto permetterselo. Nuova Dacia Duster, architettura nuova e solo motori ibridi e Gpl.
La risoluzione dell’equazione nel caso della nuova generazione parte dalla condivisione della piattaforma e di alcuni motori ibridi con le Renault Clio e Captur. Infatti, la nuova Duster come hanno già fatto le Dacia Sandero e Jogger dice addio all’architettura Bo+ e si basa sulla Cmf-B. La piattaforma permette di adottare sia il già noto ecologico tre cilindri della Eco-G 100 da 1 litro con 100 cavalli a doppia alimentazione benzina/Gpl sia il tre cilindri di 1,2 litri turbo con 130 cavalli della Tce 130 con tecnologia mild-hybrid a 48 V abbinato al cambio manuale a sei marce nonché il powertrain full-hybrid con 140 cavalli della Hybrid 140. Il sistema è formato da un motore a benzina a quattro cilindri di 1,6 litri sovralimentato, da due motori elettrici e da un cambio automatico elettrificato a sei rapporti, quattro dei quali sono riservati al motore termico e due a quelli elettrici Il sofisticato sistema consente a questa Duster di muoversi anche solo con la trazione elettrica per qualche chilometro. A proposito di trazione la Duster Tce 130 offre la possibilità di optare per quella integrale anziché per quella anteriore. Il sistema è nuovo e include il Terrain Control con cinque configurazioni vettura: Eco, Auto, Neve, Fango/Sabbia e Off-Road. Il corredo è completato dal dispositivo per il controllo della velocità in discesa per i fondi a bassa aderenza.
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VisualizzaNuova Dacia Duster, linea muscolosa ma armoniosa
L’impiego della piattaforma Cmf-B non influisce sulle dimensioni della nuova Duster che, in pratica, ricalcano quelle della serie precedente anche se al primo colpo sembra più grossa. Infatti, la terza generazione è lunga 4,34 metri, larga 1,81 metri e alta 1,66 metri e un passo di 2,66 metri. A queste misure la nuova Duster affianca quelle che ottimizzano la marcia in fuoristrada, come i 21,7 centimetri dell’altezza da terra assieme ai 31° e ai 36° degli angoli di attacco e uscita. La linea della Duster 3 è definita da tratti tesi raccordati morbidamente che disegnano un frontale alto, largo e squadrato ispirato a quello del concept Bigster, il suv con cui nel 2025 la Dacia entrerà nel settore delle medie, un powerdome sul cofano e parafanghi posteriori muscolosi che, tutti assieme, conferiscono all’aspetto le giuste connotazioni di stampo suv. La decisa virata della nuova Duster verso la sostenibilità impressa dalle motorizzazioni a basso impatto ambientale è completata dall’impiego dello Starkle per la realizzazione di alcune parti della carrozzeria e delle sue sovrastrutture. Impiegato per la prima volta dalla Dacia, questo materiale contiene fino al 20% di plastica riciclata e si affianca all’assenza di cromature e di rivestimenti di origine animale.
Nuova Dacia Duster, abitacolo digitalizzato e molto funzionale
I tratti tesi del design dell’esterno sono ripresi anche da quello dell’arredamento dell’abitacolo. L’ambiente è spazioso e definito in funzione della funzionalità. Un fattore a cui la nuova Duster riserva molte soluzioni: dall’ergonomia che mette a portata di mano e di occhi i comandi ai rivestimenti robusti e lavabili sino a pratiche soluzioni. In particolare, gli attacchi YouClip disseminati in vari punti dell’abitacolo a cui si possono attaccare con adeguate interfacce ganci per appendere borse e abiti, supporti per smartphone e tablet anche nella zona posteriore dell’abitacolo, portabicchieri, piastre per la ricarica wireless e lampade supplementari, persino nel bagagliaio. Il nuovo capitolo scritto dalla Duster è, però, determinato dalla digitalizzazione che porta a bordo un cluster configurabile da 7” e, secondo l’allestimento, diversi livelli di connettività e di infotainment con display centrale da 10,1”. Il sistema d’ingresso Media Control che si gestisce con i comandi al volante visualizza le informazioni nel display del computer di bordo da 3,5” e prevede la connessione Bluetooth assieme al supporto per lo smartphone integrato nella plancia. Il Media Display offre anche la connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, mentre il Nav Live aggiunge la navigazione connessa e consente gli aggiornamenti vettura da remoto. Nell’abitacolo sono presenti quattro prese Usb-C e sulle versioni di allestimento superiore anche la piastra di ricarica wireless per gli smartphone. L’interfaccia grafica dei sistemi di livello superiore è chiara e include anche la videata per il fuoristrada che visualizza: angoli di inclinazione e beccheggio oltre che la ripartizione della motricità sui due assali per le versioni a trazione integrale.