Com'è Silverlines, la prima canzone da solista di Damiano David dei ...

Il chiaroscuro di un tramonto (o forse è l'alba?), una portiera che sbatte e il primo piano di Damiano David che guarda fuori dal finestrino dell'auto che presto lo porterà dove lui dice di voler andare: Everywhere. Ovunque.

Comincia e finisce così il breve video che lo scorso 9 settembre annunciava via social l'inizio, fissato proprio per oggi, di qualcosa di nuovo per il frontman dei Måneskin. La partenza (dentro e fuori di metafora) di quel progetto da solista che Damiano David non ha mai nascosto di voler perseguire, e che sulle note di Silverlines (ora possiamo dirlo) suona davvero come un viaggio diverso verso un posto che è un po' casa, un po' altrove. Ovunque, si diceva.

In Silverlines c'è casa, ci sono i Måneskin, con la malinconia che già in qualche modo aveva accompagnato ballate come Vent'anni – nell'album Teatro d'Ira –, o The Loneliest – in Rush! (Are You Coming?) –, e che avevano seguito la scia di brani (sempre in chiave ballata rock) come Torna a casa e Coraline – successi del primo album, Il ballo della vita. Ma in Silverlines c'è anche qualcosa che è altro, ed è quell'Ovunque dove Damiano David (non più «dei Måneskin», ipse dixit) e la sua voce ora si modulano nell'accompagnamento di un pianoforte che segna il passo dal basso di Victoria De Angelis, dalla chitarra di Thomas Raggi e dalla batteria di Ethan Torchio. Ovvero: da quei Måneskin con cui nel 2021 aveva raggiunto il doppio traguardo della vittoria al Festival di Sanremo, e all'Eurovision Song Contest.

La vera domanda da porsi adesso è: Damiano tornerà mai a casa? In altri termini: sentiremo parlare ancora dei Måneskin? A rassicurare gli animi di tutti era stato proprio lui agli ultimi MTV Video Music Awards, quando intervistato dall'Association Press sul futuro della band aveva risposto: «La band sta alla grande, stiamo lavorando su cose nuove, non cambierà nulla». Tanto che nella stessa occasione era stata Victoria De Angelis a dire che no, con la band non avevano ancora finito. Fino a prova contraria, tocca crederci. E vedere se, nel mentre, riusciamo a goderci questo nuovo viaggio.