Commissariata Visibilia Editore, la società di cui fu presidente ...
Il Tribunale di Milano ha messo per sei mesi in amministrazione giudiziaria Visibilia Editore, la società fondata da Daniela Santanché e presieduta dall’attuale ministra del Turismo fino al gennaio 2022. La decisione arriva dopo l’ispezione giudiziale disposta nell’ambito del procedimento intentato da un gruppo di soci di minoranza, capitanati dall’imprenditore Giuseppe Zeno e assistiti dall’avvocato Antonio Piantedosi, che contestavano una «crisi caratterizzata da costanti e rilevanti perdite di esercizio, forte indebitamento di natura tributaria e previdenziale ammontante a più di 2 milioni di euro».
Per i giudici civili della sezione specializzata in materia di imprese, la revoca dell’attuale consiglio di amministrazione della società e la nomina come amministratore giudiziario il professore e avvocato torinese Maurizio Irrera risulta essere «l’unica» misura «in grado di portare al superamento della situazione di pregiudizievole inerzia rispetto alla predisposizione di un adeguato assetto organizzativo anche per la controllata», Visibilia Editrice, e «alla gestione del piano di risanamento in corso».
In particolare, le giudici Simonetti-Marconi-Zana valorizzando l’ispezione svolta dalla commercialista Daniela Ortelli, evidenziano che gli attuali «amministratori hanno avviato il piano senza assicurarsi di avere le risorse per sostenerlo». Come già noto il principale azionista, Sif Italia dell'imprenditore morto suicida Luca Ruffino, si è tirato indietro e ha comunicato non solo l’intenzione di non supportare il piano di risanamento di Visibilia Editore e di Visibilia Editrice, ma anche che intende dismettere la sua partecipazione dalla prima.
E se ciò non bastasse a destare un «forte allarme» nel Tribunale sono le criticità sull’organizzazione interna di Visibilia Editore. Dall’ispezione è emerso che la società ha solo collaboratori esterni e non ha alcun dipendente ed ogni funzione organizzativa amministrativa e contabile è affidata a Visibilia Concessionaria. Idem per la società operativa, ovvero Visibilia Editrice. Una situazione che «esiste da sempre,» ma che se prima poteva trovare una ragionevole spiegazione nel fatto che Visibilia Concessionaria, riconducibile a Santanché in quanto il 75% delle sue quote è posseduta da Immobiliare Dani, a sua volta al 95% della senatrice di FdI, controllava, tramite Visibilia Editore Holding, Visibilia Editore, dal 2022 Visibilia Concessionaria formalmente è parte estranea alla struttura del gruppo ed è, invece, il più rilevante cliente della Editrice, la fonte di risorse per l’Editore.
«Nonostante questa formale terzietà, Visibilia Concessionaria continua a gestire l’amministrazione e la tesoreria delle società del gruppo compiendo scelte anche in ordine ai pagamenti creditori di Visibilia Editore e di Visibilia Editrice. Con questo quadro alla mano le giudici sostengono «l’unitarietà» in un solo gruppo delle tre Visibilia che pertanto dimostrano «l’inadeguatezza» dell’organo gestorio di Visibilia Editore che «è venuto meno al suo principale dovere organizzativo. Inoltre, «la situazione è tanto più grave e rilevante considerando che Visibilia Editore è società quotata e che attualmente le società del gruppo sono chiamate a gestire una conclamata situazione di crisi».