Daniele Scardina, come sta oggi: l'ex pugile racconta la lunga e ...
Milano, 1 dicembre 2024 – Un lottatore vero, sul ring e nella vita. Dopo anni di vittorie come pugile, Daniele Scardina – conosciuto nello sport come King Toretto – ha dovuto affrontare un’improvvisa emorragia cerebrale che lo ha costretto sulla sedia a rotelle e per il quale sta sostenendo un percorso di riabilitazione tutto in salita. Dopo due anni da quel tragico evento, a cui seguirono un’operazione al cervello e un periodo di coma, lo sportivo oggi è stato ospite di Silvia Toffanin a ‘Verissimo’ insieme a suo fratello Giovanni, che l’ha sostenuto in questo percorso difficile insieme alla madre, per raccontare la sua vita e la sua battaglia.
“È stato come un pugno”Al momento Daniele è ancora in sedia a rotelle, e non è dato sapere se tornerà a camminare. Ma i progressi fatti sin qui sono comunque tanti. “Me ne stavo quasi andando” ha confessato l’ex pugile in studio. “Io ho iniziato a fare boxe a 15 anni, mi ha aiutato molto a evitare le brutte compagnie. In America mi allenavo due volte al giorno, poi ho iniziato a fare le gare e combattevo” ha detto Scardina accompagnato dal fratello Giovanni.
Poi il rientro in Italia e durante un allenamento la tragedia, l’emorragia cerebrale: “E’ stato come un pugno, non ricordo niente”. Giovanni, subito avvisato e arrivato immediatamente sul posto, ha aggiunto: “Sono arrivato prima dell'ambulanza e abbiamo atteso 6/7 ore la fine dell'intervento- Poi abbiamo dovuto aspettare, senza avere risultati, è stato in coma 45 giorni, c’è stato un risveglio molto lento”.
“Mi ha aiutato la fede”Scardina ha poi svelato: “Del coma non ricordo quasi niente, i primi ricordi sono dal centro di riabilitazione, mi ha aiutato la fede, Dio è importantissimo”. Una fede nata “in America, dove frequentavamo una chiesa evangelica”, ha aggiunto il fratello. Per Giovanni non è stato semplice vedere così Daniele: “Lui era il mio punto di riferimento e il mio eroe, ma la fede ci ha dato forza e tranquillità”.
“Il sogno è tornare a camminare”L’ex pugile ha poi voluto ricordare il grande affetto ricevuto dai fan in questi anni: “C’era tantissima gente per me, alla boxe ci penso ogni tanto, guardo qualche incontro di tanto in tanto, non potrò più farne parte se non da fuori, però ho una palestra e a breve la aprirò”. E racconta: “Ora sto imparando di nuovo a vivere, a parlare, a respirare, a deglutire e mangiare”. Il recupero e la riabilitazione non sono semplici. “Solo dopo mesi ha ricominciato a dire qualche parola, lui è ripartito da zero”, ha rivelato il fratello, stringendogli la mano. Il sogno più grande ora è tornare a camminare. “Piano piano ci sto riuscendo, con l'aiuto del deambulatore”, un desiderio quindi che potrebbe realizzarsi e in cui spera anche Giovanni.
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Infine, Daniele Scardina e Giovanni hanno letto una lettera della loro mamma: “Vedrai che il sole tornerà a splendere, siete la mia unica ragione di vita, vi amo”. I due fratelli si sono commossi. Prima di terminare la chiacchierata, Silvia Toffanin ha voluto fare una promessa: “Ti aspetto qui per fare un giro di corsa dello studio”.
Il fratello GiovanniGiovanni Scardina, fratello di Daniele, ha sempre vissuto lontano dai riflettori, ma ha sempre sostenuto la carriera sportiva del fratello ed è stato lui, il giorno in cui Daniele è finito in coma, a pubblicare il comunicato ufficiale per annunciare la notizia. Giovanni vive a Miami, ma spesso torna in Italia per stare con parenti e amici. Dal suo profilo Instagram pare che lavori come agente immobiliare presso la Fortex Realty. È sposato e ha due figli.