Rune: "Pubblico irrispettoso con Djokovic? Cantavano il mio nome ...
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Dopo la lezione di tennis che il sette volte campione di Wimbledon, Novak Djokovic, ha impartito al danese Holger Rune a tenere banco è soprattutto l’atteggiamento di una parte del pubblico che ha assistito al match che ha chiuso il programma dell’ottava giornata dello Slam londinese. Già perché se il fuoriclasse serbo non ha gradito affatto il ‘Ruuuuune’ che i fan danesi intonavano per supportare il loro beniamino ritenendoli dei ‘buuuuuuuu’ nei suoi confronti (“Lo so che stavate tifando per Rune ma era solo una scusa per fare dei “buu” a me – lo sfogo di Nole nell’intervista post partita in campo - Sono nel circuito da 20 anni, conosco i vostri trucchetti. Ho giocato in ambienti più ostili di questo, tutto questo non mi tocca”), Rune non la pensa assolutamente così e non ci sta che i suoi tifosi passino per antisportivi o maleducati.
“Questo grido è iniziato ad essere intonato per la prima volta durante il primo incrocio che ho avuto con Djokovic allo US Open quando avevo più o meno 18 anni. Gridavano il mio cognome, Rune. Possono sembrare dei buu a un primo ascolto ma non è così. Abbiamo giocato l'uno con l'altro molte altre volte, per lo più però in Francia o in Italia dove non intonano il mio nome allo stesso modo. Ma qui in Inghilterra è tornato questa pronuncia... – abbozza un sorriso, prima di proseguire nella sua disamina – Quello che voglio dire è che se non sai che cosa stava accadendo, possono sembrarti dei ‘buu’ ma se conosci il contesto lo capisci che stavano gridando Rune, il mio cognome. Ovviamente (Djokovic, ndr) ha giocato così tante partite da quando ci siamo sfidati che probabilmente non se lo ricordava. Se è stato così possono essergli sembrati dei buu ma non credo che tutto questo abbia giocato un ruolo importante in questo match. Semplicemente oggi lui è stato migliore di me. A prescindere dal pubblico o da altri fattori... Personalmente penso che il pubblico sia stato sportivo. C’è stato un grande sostegno per entrambi i giocatori a dire il vero. Hanno applaudito Djokovic quando ha fatto bei punti e hanno supportato me d’altro canto. Si sono viste belle scene”.
Insomma caso chiuso per un Rune che getta acqua sul fuoco mentre un Djokovic non ancora al top ma decisamente ‘on fire’ è già proiettato sul quarto di finale contro l’australiano Alex De Minaur.
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