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Arriva il progetto crypto di Donald Trump: occhio a immobiliare e prestiti, ma il token non sarà commerciabile.

Donald Trump - Figure 1
Foto Criptovaluta.it

Gianluca Grossi 17/09/24 9:39 News

All’interno di uno space dedicato e che è durato più di due ore, i figli di Donald Trump hanno introdotto World Liberty Financial – progetto crypto del quale avevamo già discusso e che prevederà l’arrivo sul mercato anche di un token. Token che però avrà delle particolarità e che ha già risolto ogni tipo di questione potrebbe avere con SEC.

Ma procediamo con ordine: la famiglia Trump ha annunciato da tempo la volontà di lanciare una piattaforma crypto – cavalcando temi e sentimenti anti-bancario – progetto crypto che avrà anche una propria criptovaluta. Criptovaluta che però sarà di scarso interesse per i trader, dato che non sarà scambiabile all’inizio e dato che offrirà soltanto diritti di voto.

Alla presentazione ha partecipato anche Donald Trump in persona, per quanto in realtà il progetto sia nelle mani di due dei suoi figli. Ma come funzionerà? È cambiato tanto rispetto ai primi whitepaper che erano stati messi in circolazione – e il cambiamento è stato… per il meglio.

Arriva il progetto crypto di Donald Trump

Come da calendario, è arrivata la presentazione del progetto crypto che fa capo a Donald Trump e che sarà gestito dai suoi figli. Al centro del progetto ci sarà il mercato dei prestiti (motivo per il quale si è guardato ad AAVE) e la volontà di superare (e per i detrattori aggirare) il sistema bancario attuale, contro il quale Trump si è schierato più volte durante i riferimenti al suo progetto crypto.

Ci sarà un token, che è poi quanto interessa maggiormente i residenti in Europa e in Italia, che difficilmente avranno accesso alle funzionalità della piattaforma DeFi targata Trump. Il token però avrà diverse caratteristiche che lo renderanno difficile da commerciare.

Il token non sarà infatti trasferibile, sarà offerto solo a investitori accreditati e sarà esente da registrazione come security in quanto ricorrerà alle eccezioni previste dal Regolamento D di SEC, che permette raccolta di capitali sotto certe soglie e sotto certe condizioni senza che la cessione (in questo caso di token) rappresenti un evento da registrare presso l’agenzia.

Il token non avrà dunque, almeno in partenza, valore economico in mercato libero, ma sarà riservato a investitori professionali e non vedrà la partecipazione del pubblico. La ripartizione dei token iniziale vedrà il 20% che sarà per gli sviluppatori e proprietari del progetto, il 17% come ricompense per gli utenti e il 63% sarà invece venduto direttamente.

Il token difficilmente riuscirà a vedere la luce prima delle elezioni USA, che si terranno il 5 novembre 2024.

Semplificare la DeFi

L’obiettivo è invero assai ambizioso, ovvero quello di offrire un’esperienza DeFi, soprattutto nel mercato dei prestiti, che sia più semplice di quelle alle quali sono stati abituati gli utenti in questa prima fase di vita del comparto.

La presenza nel team di specialisti del settore immobiliare lascia pensare che in realtà i Trump abbiano già in mente i mercati da andare ad aggredire, per quanto le modalità rimangano per il momento ancora misteriose. Per chi pensava di poter speculare sul token non appena questo fosse uscito, ci sarà con ogni probabilità da aspettare.

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