Donnarumma, la contestazione dei tifosi del Milan a San Siro
di Salvatore Riggio
Dollari falsi, cori, maglie con il numero 71: Gigio Donnarumma è tornato a San Siro per la prima volta da avversario del Milan e ha ritrovato la contestazione dei tifosi rossoneri
Un ritorno a San Siro da avversario del Milan, per la prima volta in assoluto dall’addio dell’estate 2021, che Gigio Donnarumma non si dimenticherà mai. Era già tornato al Meazza in tre occasioni con la Nazionale, ma stavolta non c’era la maglia azzurra a proteggerlo dalla rabbia dei suoi ex tifosi. Appena ha messo piede in campo per il riscaldamento — le lancette dell’orologio si sono fermate alle 20.16 — dagli spalti del Meazza sono piovuti su Donnarumma una bordata immensa di fischi. Un effetto sonoro mai sentito per nessun altro grande ex milanista. In contemporanea è stato scandito, a intervalli regolari, il coro «Donnarumma figlio di p…» e si è registrato il tanto annunciato lancio delle banconote false.
Che gli ultrà milanisti consegnavano già nel pomeriggio fuori dallo stadio. Delle banconote con la faccia di Donnarumma, sulla quale campeggia la scritta «mercenario» e il numero 71. Che nella smorfia napoletana raffigura l’uomo da niente, senza valore. Ma non è finita qui. Perché lo stesso copione è stato seguito alla lettura delle formazioni, al suo ingresso in campo e quando ha preso posto nella porta sotto la Curva Sud. Da quel momento è volato in campo di tutto. Tanto che l’arbitro spagnolo Gil Manzano ha esitato a dare il fischio d’inizio, facendo segno a Donnarumma se fosse tutto ok. Il portiere del Psg non è mai stato lasciato tranquillo. E quando ha preso il gol del pareggio, firmato da Rafael Leao (non segnava dal 23 settembre in campionato con il Verona, sempre al Meazza), addosso a Donnarumma sono piovute altre banconote. Sono dovuti entrare velocemente in campo degli steward a pulire con le mani l’area difesa dal portiere della Nazionale. Una contestazione che i tifosi rossoneri avevano pensato e iniziato a organizzare fin dal giorno del sorteggio.
Intanto, San Siro non canterà più «Pioli is on fire». Questione di stimoli e di nuovi cori da trovare. È una scelta condivisa con l’allenatore e i dirigenti.
(in aggiornamento)
7 novembre 2023 (modifica il 7 novembre 2023 | 22:27)
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