Dovbyk, nome sbagliato sulla maglia: l'incredibile gaffe durante ...

La Roma contro l’Atalanta ha vissuto un’altra serata da dimenticare. La classifica non sorride e il caos è sovrano, non solo in campo. Infatti, ieri a causa di una clamorosa vista Artem Dovbyk ha disputato il secondo tempo del match contro la Dea col nome scritto male. Sulle sue spalle è apparso ‘Dobvik’. Doppio errore nel cognome: manca la ‘y’ e sono state invertite la ‘b’ e la ‘v’. Confusione totale in ogni ambito e serataccia per Artem che anche ieri è rimasto a secco.

Roma-Atalanta 0-2, pagelle: Hummels si salva (7), Dovbyk non fa male (5), il gol dell'ex Zaniolo (6,5)

L’ultimo gol è quello col Verona del 3 novembre.

L’anno scorso in Spagna era diventato un vero e proprio ammazza big, mentre quest’anno negli scontri diretti è rimasto a secco contro Juventus, Inter, Fiorentina, Napoli e Atalanta. La sua stagione era iniziata bene, poi anche lui è rimasto coinvolto nella serie di problemi che stanno caratterizzando l’annata dei giallorossi. È settimo in Serie A per grandi occasioni mancate (6). L’ultima proprio nella serata di ieri dove a tu per tu con Carnesecchi non è riuscito a trovare il gol sul risultato di 0-0.

Ranieri: «Siamo pronti a lottare, adesso è più difficile». Gritti: «Scudetto? Non ci tireremo indietro»

Nelle ultime settimane ha dovuto fare i conti anche con i problemi fisici. A ottobre è arrivato il primo infortunio al ginocchio sinistro e ancora oggi sente dolore. L'ucraino non ha potuto mai riposare e a gennaio serve un colpo in attacco (c'è l'idea Raspadori). Anche Claudio Ranieri ieri sera ha suonato l’allarme: «Sabato mi aveva chiesto di non giocare perché non si sentiva pronto, ma gli ho detto che è troppo importante per noi». Poi il mister ha dato un consiglio all’ex Girona: «Deve imparare a giocare in Italia. È troppo signorile, ma è stato più grintoso. Fare la lotta greco-romana con Hien non è facile». Dovbyk deve tornare a segnare per trascinare la Roma lontana dalle zone basse della classifica. Sabato c'è il Lecce.