L'ultima sfilata di Dries Van Noten e perché sentiremo (moltissimo ...

Il giorno dell'ultima sfilata di Dries Van Noten è arrivato. Dopo 38 anni di carriera, lo stilista di Anversa ha ufficialmente salutato le passerelle del prêt-à-porter nella giornata di sabato 22 giugno a Parigi. Lo aveva annunciato lo scorso marzo che la collezione Primavera-Estate 2025 in programma alla Paris Fashion Week di giugno sarebbe stata l'ultima che lo avrebbe visto nel ruolo di direttore creativo del brand da lui fondato quasi 40 anni fa e allora, all'uscita della notizia, non ci era sembrato un tempo così piccolo.

L'uscita finale sulla passerella Primavera-Estate 2025 a Parigi.

L'ultima sfilata di Dries Van Noten è stata la sintesi perfetta di un quarantennio di creatività, senza scadere nel celebrativo rimanendo perfettamente calata nella contemporaneità. Una sfilata che si inserisce nel calendario della moda maschile, ambito in cui ha debuttato nel 1991, dando vita solo successivamente alle collezioni donna. In front row per lui, e per il suo ultimo saluto al pubblico, anche Pierpaolo Piccioli, Thom Browne e Diane Von Furstenberg, a darne misura sì del talento ma anche dell'uomo.

Dries Van Noten con Pierpaolo Piccioli nel backstage dell'ultima sfilata a Parigi.

Per restare aggiornato sui reali, le celebrity, gli show e tutte le novità dal mondo Vanity Fair, iscrivetevi alle nostre newsletter.

Colto, elegante e riservato, lontano dai chiacchiericci di quella moda divenuta negli anni sempre più da bar (anche se bar di lusso), in perfetto equilibrio tra minimalismo e massimalismo, ma senza strabordare mai. Dries Van Noten è ed è sempre stato quel genere di talento che fa ciò che ama fare e lo fa a modo suo, creando e seguendo le proprie regole anche fuori dalle passerelle. Quello che non ha bisogno di inseguire le celeb sul tappeto rosso o di riempire le metropoli di mezzo mondo con billboard dai maxi loghi, ma lascia che siano le proprie creazioni a dire la propria. Un creativo che dopo una lunga e brillante carriera decide di fare un passo indietro, di lasciare spazio ai più giovani rimanendo certamente con un piede nell'azienda che ha creato, ma dando ad altri l'opportunità di portarla avanti.

Per questi motivi, e per tanti altri - di carattere stilistico - che vi sveliamo di seguito, sentiremo davvero la sua mancanza. Anzi, a dirla tutta, la sentiamo già.

Non sono mai semplici fiori i suoi: nel documentario Dries, uscito nel 2017, attraverso il racconto del processo creativo che lo guida nella realizzazione delle proprie collezioni, emerge tutto l'amore di Dries Van Noten per la natura, per la cura del proprio giardino. Una passione che prende forma nelle stampe a tema, realizzate in modo