Gianfranco Bonzi, l'uomo morto dopo la truffa della finta Dua Lipa: si ...
Redazione cronaca 31 luglio 2024 05:52
Una sola domanda: chi ha ingannato Gianfranco Bonzi. La procura di Milano ha aperto un fascicolo, senza indagati, con l'ipotesi di reato di istigazione al suicidio sulla morte dell'uomo di 59 anni, portiere di un palazzo in zona Brera, sparito il 23 marzo scorso e poi ritrovato cadavere il 22 giugno nel fiume Adda, nel Cremonese.
Da subito dopo la sua scomparsa, i carabinieri - che a lungo lo hanno cercato - avevano ipotizzato che Bonzi fosse rimasto vittima di una "truffa romantica" da parte di qualcuno che si spacciava per la popstar britannica Dua Lipa, con cui l'uomo era convinto di chattare. Poco prima di scomparire, con una telecamera in Brera che lo aveva ripreso uscire dal palazzo di via Borgonuovo con un trolley, il 59enne si era sfogato sui social: "Questo è il mio ultimo post che pubblico e anche una delle ultime azioni della mia vita. La causa una delusione amorosa che non sono riuscito a reggere".
Proprio dal profilo fake, stando a quanto finora accertato - sarebbero partite anche richieste di denaro, con Bonzi che nell'ultimo periodo avrebbe prelevato circa 5mila euro. Dopo quella drammatica esperienza, la scomparsa e il 22 giugno il ritrovamento del corpo nel fiume a Crotta d'Adda, con le analisi del Dna che nelle ultime ore hanno poi confermato che quel corpo era proprio di Bonzi.
Gianfranco Bonzi, l'uomo morto dopo la truffa della finta Dua Lipa: si indaga per istigazione al suicidio