Le elezioni in Francia e Regno Unito e l'Ue sull'orlo una guerra ...

2 giorni ago

Francesco Bortoletto 30 giugno 2024 06:00

Elezioni Francia - Figure 1
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Next, la newsletter di Europa Today che ogni domenica mattina vi racconta cosa succederà nella settimana europea a venire, oggi a cura di Francesco Bortoletto (per commenti, suggerimenti o critiche scrivete ad [email protected]).

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La Francia al voto – Oggi, domenica 30 giugno, si tiene il primo turno delle elezioni legislative anticipate in Francia, indette dal presidente Emmanuel Macron a seguito della clamorosa sconfitta subita alle europee. Contro il presidente si presentano, agguerritissimi, il Rassemblement national (Rn) di estrema destra e il Nouveau front populaire (Nfp), la coalizione che mette insieme socialisti, comunisti, ambientalisti e sinistra radicale. 

Verso la coabitazione? – Stando ai sondaggi, dalle urne uscirà vincitrice il Rn di Marine Le Pen e del suo delfino Jordan Bardella, il quale potrebbe dunque diventare il prossimo primo ministro transalpino. Se ciò accadesse, si avrà una cohabitation tra il premier (cui la Costituzione affida poteri soprattutto domestici) e l'inquilino dell'Eliseo (che manterrebbe il controllo della politica estera). Il Parlamento sarà balcanizzato e il motore francese dell'integrazione europea potrebbe incepparsi.

Occhio ai seggi – Ma il sistema elettorale transalpino è complesso, e la suddivisione del voto in due turni (il ballottaggio è in calendario per il 7 luglio) rende più difficile per il Rn ottenere una maggioranza assoluta dei seggi all'Assemblée nationale. Questa soglia è fissata a 289 sui 577 totali dell'Aula.

Conto alla rovescia sui dazi - Si avvicina il giorno dell'entrata in vigore dei dazi sulla auto elettriche cinesi, che potrebbero arrivare a costare in Europa fino al 38% in più. Giovedì 4 luglio è il giorno previsto per l'entrata in vigore delle tariffe che la Commissione europea ha deciso in risposta a quelli che ritiene essere aiuti di Stati sleali da parte di Pechino.

Prevenire è meglio che curare – Per evitare di arrivare ai dazi, sono in corso frenetici negoziati tra Bruxelles e Pechino, con la Cina che spera di arrivare in tempo a una "soluzione reciprocamente accettabile". Dal lato europeo è la Germania che sta spingendo affinché si trovi il modo di raggiungere un compromesso ed evitare le tariffe.

Rischio guerra commerciale – Quello che teme Berlino (e non solo) e che i dazi possano portare a una guerra commerciale. Pechino è pronta a ritorsioni che colpirebbero le auto prodotte in Europa, carne di maiale, latticini e altri prodotti agricoli. L'Ue potrebbe prendere anche di mira dispositivi medici, scanner di sicurezza aeroportuali e tubi d'acciaio. Si rischia l'escalation.

Altri temi caldi

Goodbye Tories, it's been nice – Giovedì 4 luglio si terranno poi le elezioni anticipate nel Regno Unito, convocate a sorpresa dal premier conservatore Rishi Sunak. Dopo 14 anni di governo dei Tories, pare certo che il prossimo premier sarà Keir Starmer, il leader laburista che ha spostato il partito su posizioni più moderate. Il Labour viaggia sopra il 40% dei consensi, mentre i Conservatori sono inchiodati intorno al 20%.

L'incognita Farage – Ma la vera incognita è il partito della destra radicale Reform Uk (Ref), guidato da Nigel Farage, storica figura della politica britannica considerato il "padre nobile" della Brexit. Con il sistema di voto uninominale, secondo alcune proiezioni il Ref (attualmente intorno al 16%) potrebbe arrivare a contendere il secondo posto ai Conservatori. Sarebbe un colpo durissimo per i Tories, sfibrati dalla (mala)gestione della Brexit e da una serie infinita di scandali.

Le nozze tra Ita e Lufthansa – Per Lufthansa e Ita è finalmente arrivato il momenti di convolare a nozze. Tra martedì 2 luglio e giovedì 4 è atteso il via libera formale da parte dell'Antitrust comunitaria all'acquisizione del 41% della compagnia italiana da parte del vettore tedesco, dopo che sono stati superati gli ultimi ostacoli.

Il compromesso - Il nodo delle rotte di corto-medio raggio e del rischio di monopolio, soprattutto nello scalo di Milano Linate, che si temeva avrebbe potuto portare a un aumento dei costi per i viaggiatori, è stato risolto garantendo che altri operatori possano inserirsi nelle tratte coperte da Ita e Lufthansa con le due compagnie che cederanno un buon numero di slot.

Parlamento europeo

VdL a caccia di voti – Nel frattempo, alla presidente uscente della Commissione Ursula von der Leyen rimangono pochi giorni per assicurarsi il voto favorevole di quanti più eurodeputati possibile in previsione del verdetto sulla sua riconferma, previsto per il 18 luglio a Strasburgo. Dopo aver incassato la fiducia dei leader dei Ventisette, ora la candidata del Ppe ha bisogno di allargare la base della sua maggioranza per non andare sotto all'Eurocamera.

La sporca cinquantina – Il numero magico è 361: questa la soglia minima di voti per ottenere la riconferma in Aula. Sulla carta, la coalizione europeista (Ppe, Pse e Renew) conta quasi a 400 seggi, ma a Bruxelles si parla di una cinquantina di "franchi tiratori" che potrebbero rovinare la festa a von der Leyen. Per la quale si pone ora il dilemma: andare a pesca di voti tra i Verdi (invisi a una parte dei Popolari) o tra i Conservatori dell'Ecr (rischiando di perdere socialisti e liberali)?

Rimescolamenti a Strasburgo – C'è grande movimento nell'emiciclo, soprattutto a destra. I 20 deputati polacchi del PiS potrebbero abbandonare l'Ecr di Giorgia Meloni per creare un nuovo gruppo con ungheresi, slovacchi, cechi e sloveni. Questo sgonfierebbe i Conservatori e spaccherebbe ulteriormente il fronte nazional-sovranista. Ma potrebbe non essere l'unico colpo di scena.

Conferenza dei presidenti – La decima legislatura inizia ufficialmente il 16 luglio, ma la prima scadenza per comunicare la composizione dei gruppi politici è fissata a giovedì 4. Un appuntamento importante sul calendario dell'Europarlamento è la Conferenza dei presidenti, che riunisce la presidente dell'Aula e i capigruppo, in calendario per mercoledì 3.

Commissione

Bilancio nell'Eurozona – Mercoledì 3 luglio il professor Niels Thygesen, capo del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche (Efb nell'acronimo inglese), presenterà al Collegio dei commissari il rapporto annuale sull'orientamento della politica di bilancio per i Paesi dell'area euro previsto nel 2025. La relazione valuterà il rispetto, da parte delle politiche nazionali di bilancio, del Patto di stabilità e crescita.

Altri eventi

Scontro tra i due volti dell'Iran – Venerdì 5 luglio ballottaggio delle presidenziali in Iran. A scontrarsi saranno il riformista Massoud Pezeshkian e l'ultraconservatore Saïd Jalili, dopo un primo turno che ha visto l'affluenza più bassa dall'inizio della Repubblica islamica nel 1979. Pezeshkian ha compiuto l'impresa di ottenere il 42,5% contro il 38,6% di Jalili, ex negoziatore del patto sul nucleare.

Cinque articoli della settimana appena conclusa 

Von der Leyen, Costa e Kallas: chi guiderà l'Europa per i prossimi 5 anni. Il socialista portoghese è sotto processo per corruzione, la "lady di ferro" estone non esclude di schierare truppe contro la Russia: ecco i volti nuovi che affiancheranno la riconfermata presidente dell'esecutivo Ue.

L'Ue conferma von der Leyen, Meloni si astiene e resta ai margini (come Orban). Al summit di Bruxelles, 25 dei 27 leader del blocco hanno approvato il bis dell'attuale presidente della Commissione e le nomine di Costa (Consiglio) e Kallas (Alto rappresentante). La premier non ci sta, e adesso spera di far valere il suo peso al Parlamento europeo per ottenere "ciò che spetta all'Italia".

Il match Italia-Francia sulla vicepresidenza Ue: Meloni e Macron vogliono gestire "l'agenda di Draghi". Entrambi i Paesi mirerebbero agli stessi portafogli: concorrenza, industria e commercio. Ossia i settori al centro del rapporto che l'ex premier italiano sta scrivendo per conto di von der Leyen. E che potrebbe essere il cuore del programma della nuova Commissione.

La Francia al voto: cosa occorre sapere sulle elezioni che potrebbero cambiare tutto. Per la prima volta il paese potrebbe vedere un primo ministro espressione dell'estrema destra. Le date da segnare sul calendario, i candidati e gli ultimi sondaggi. 

Zelensky rilancia dopo il nuovo patto di sicurezza con l'Europa: "Anche la Bielorussia nell'Ue". L'Ue ha messo nero su bianco il proprio impegno per sostenere la difesa di Kiev: aiuti militari e finanziamenti per cinque miliardi da qui al 2027.

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