Elly Schlein: «La candidatura di Ilaria Salis non è in campo. L ...

3 Apr 2024
Elly Schlein

di Redazione Online

La segretaria del Pd ha incontrato Roberto Salis per fare un punto sul momento che la maestra italiana sta vivendo in Ungheria, ma nega che si stia discutendo di una sua candidatura: «Nel dibattito sul totonomi terrei fuori una situazione delicata come questa»

Elly Schlein, segretaria del Pd, ha incontrato mercoledì mattina il padre di Ilaria Salis, la maestra monzese 39enne in carcere in Ungheria dal 23 febbraio 2023 con l’accusa di avere aggredito tre manifestanti neonazisti durante un raduno di estrema destra a Budapest.

A rivelarlo, confermando quanto riferito in precedenza da fonti di partito, è stata la stessa Schlein nel corso di «Cinque minuti», su Rai 1, trasmissione durante la quale Schlein ha anche negato che sia in discussione una eventuale candidatura di Salis nelle liste del Pd alle Europee.

« Questa ipotesi non è in campo», ha detto Schlein. «Non c'è in corso nessuna trattativa. Ho voluto incontrare il padre di Salis per discutere come possiamo aiutare a toglierla dalla condizione in cui si trova. Nel dibattito sul totonomi terrei fuori una situazione delicata come questa».

Finora, l'ipotesi di una candidatura alle Europee dell’8 e 9 giugno con il Pd non era mai stata smentita dal partito, anche se martedì sera il presidente del Pd Bonaccini, durante il programma È sempre Cartabianca, aveva detto: «Non credo che candiremo Ilaria Salis alle Europee».

Da tempo diversi esponenti del Partito Democratico spingerebbero per mettere la maestra in lista, a cominciare da Alessandro Zan, ma altrettanti non sarebbero d’accordo. Al Nazareno il tema sta creando discussioni.

Martedì sera Roberto Salis aveva definito «fantasiosa» l'ipotesi di una candidatura della figlia con il Pd. «Ma tutte le scelte devono essere prese nell’interesse di Ilaria, si deve essere sicuri che non vadano a suo svantaggio o che si rivelino un boomerang contro di lei - aveva poi precisato Salis - . Se poi la candidatura venisse ritirata, o non dovesse andare in porto, le conseguenze per mia figlia sarebbero devastanti, disastrose».

Da Budapest, dove una delegazione dei parlamentari italiani di centrosinistra ha partecipato all'ultima udienza, avevano fatto sapere che la candidatura sarebbe suonata come «una provocazione assoluta».

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Mercoledì il legale ungherese di Ilaria Salis, Gyorgy Magyar, aveva poi detto: «Non vedo pericoli in caso di sua candidatura. La sua detenzione non peggiorerà. C’è una netta distinzione tra la sua attività politica e il suo ruolo nel processo. Nel procedimento penale ungherese, il tribunale deve esaminare se la condotta di Ilaria è in contrasto con il Codice penale ungherese. Ciò è del tutto indipendente dal fatto che sia o meno una candidata politica». Aggiungendo: «Professionalmente siamo convinti, e lo argomenteremo in dettaglio in questo ricorso, che il tribunale si sbagli a considerare le azioni di Ilaria come un atto di terrorismo. Non è un atto di terrorismo. Ilaria e i suoi collaboratori volevano probabilmente sostenere le idee antifasciste ed esprimere la loro indignazione per il fatto che non è accettabile la diffusione di idee fasciste in Ungheria o in altri Paesi». «Non è una terrorista solo ha la convinzione che dobbiamo prendere posizione contro il riemergere del fascismo. La procura e i tribunali ungheresi sbagliano a considerarla un pericolo per la società».

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3 aprile 2024 (modifica il 3 aprile 2024 | 19:09)

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