Comicon 2024, Elodie e Milo Manara si incontrano per parlare di ...

11 giorni ago

«Mio padre aveva una grande collezione di fumetti del maestro Manara e io ho scoperto così i suoi lavori. Quando sono sul palco c’è al centro il mio corpo e volevo che a raccontarlo fosse un grande artista». Spiega così, Elodie, sul palco del Comicon 2024, la decisione di far realizzare la copertina del suo album dall'artista Milo Manara. 

Elodie - Figure 1
Foto Il Mattino

I due si sono incontrati per la prima volta alla fiera del fumetto alla Mostra d'Oltremare di Napoli, circondati da fan dell'arte e della musica. 

L'attesa dei fan

«Sono due ore che aspetto» dice Maria, prima della lunga fila mentre sventola fiera una bandiera con il nome “Elodie”. Neanche la pioggia frena i fan che, armati di ombrello, si stringono in lunghe file compatte. «Sono andato anche al suo concerto al Palapartenope, io la adoro» le fa eco Ciro. 

«Ho fatto copertine di album per grandissimi della musica: Riccardo Cocciante, Enzo Avitabile, Lucio Dalla, Biagio Antonacci e tanti altri. Ma tutti uomini. Quando me l’ha chiesto Elodie ero doppiamente felice» spiega il maestro Manara.

«Visto il tipo di disegni che faccio sono sempre un po’ a rischio di commenti, machismo, ma il fatto che sia una donna a propormi una copertina mi ha fatto veramente felice». 

Com'è nata l'opera

La copertina di “Red Light” ritrae Elodie nuda, coperta da lunghi capelli fluenti.

«Lei mi aveva mandato delle foto tra cui scegliere e ha acconsentito quando io ho scelto quella di nudo. Nella foto originale c’era una mano pudica che copriva alcune parti del corpo. Io ho dovuto necessariamente toglierla perché il focus non era il pudore ma la rivendicazione, la sfida che propone un corpo nudo». 

Infatti, un dettaglio fondamentale dell'opera è proprio la mano di Elodie, stretta in un pugno, che accompagna lo sguardo fiero e penetrante con cui guarda l'osservatore: «volevo che suonasse come una sfida: “vediamo se qualcuno ha qualcosa da ridire”» spiega Manara. 

«Io faccio della sfida il mio modo di vivere, soprattutto quando si tratta di libertà . Io mi sento di dover rivendicare e avere pieno controllo sul mio corpo. Ho chiesto quindi al maestro Manara: “Cos’è il corpo oggi?” Spesso il corpo è di tutti, ognuno può commentarlo, e questo porta ad avere a nostra volta un rapporto conflittuale col proprio corpo». 

La nudità nel corpo maschile e femminile 

Ancora oggi la nudità femminile viene vista come un taboo, un oggettificazione sessuale, più che un sintomo di libertà e rivendicazione.

«Il corpo nudo, soprattutto quello femminile, non lascia indifferenti, provoca turbamento, tensione, emozioni molto forti. Il corpo femminile è molto più potente di quello maschile» spiega Manara.

Non sono mancati, nella lunga fila fuori dal teatro, alcuni commenti come «Siete qui per vedere la “gnagna”?» o ancora «Sì, certo come no, volete vedere “le opere” di Manara».

Forse la strada sulla rivendicazione della sessualità femminile è ancora lunga, ma opere come questa possono contribuire a muoversi nella giusta direzione. «Vorrei che tutti si sentissero a proprio agio col proprio corpo, senza timore di mostrarsi per ciò che sono» conclude la cantante. 

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