Elodie, la regina del pop nuda sul calendario Pirelli: “Mostrare il ...
ROMA. Dopo il MeToo il Calendario Pirelli non è stato più quello di una volta, dall’erotismo glamour siamo passati a temi inclusivi, ai sogni delle donne, al loro valore «interiore». E se è vero che The Cal ha sempre avuto il pregio di catturare lo spirito del tempo, ecco che per il prossimo anno cattura il fatto che il politicamente corretto sta venendo a noia, almeno nelle sue manifestazioni più estreme. Quale miglior ambasciatrice, dunque, poteva riportare il Pirelli a un’estetica sensuale e glamour se non Elodie? Per lei mostrarsi nuda è un esercizio di libertà, al grido, femminista «Il corpo è mio e me lo gestisco io».
Elodie, lei è abituata a sorprendere, e adesso lo farà, nuda, sul calendario Pirelli
«Che male c’è? Queste sono foto artistiche».
Sa che sono pochissime le modelle o attrici italiane che hanno posato per The Cal?
«Sì, lo so, e il fatto di esserci mi emoziona e mi stupisce, nella storia di The Cal ci sono state donne che hanno fatto la differenza. Quando mi hanno chiamata non ci credevo. Lo ho sempre seguito, adesso ci sono. Ma la vita mi ha abituata alle sorprese».
Anche lei è ormai una star, tanto che canterà allo stadio di San Siro, come Taylor Swift...
«Anche Laura Pausini ha riempito San Siro, ed Elisa ci sarà il prossimo anno. Io lavoro, studio tanto, cerco di fare le cose al meglio che posso, di imparare da chi ne sa più di me. E cerco soprattutto di essere una brava persona».
Una nota polemica verso Taylor Swift?
«No, ma non mi piace particolarmente, hanno scritto che ero al suo concerto, ma non è vero. Preferisco Beyoncè, questione di gusti».
Torniamo al Pirelli e al tema dell’esposizione del corpo. Non tutte le femministe son d’accordo con lei, c’è chi pensa che operazioni del genere siano un retaggio maschile e maschilista.
«Questo Pirelli è molto interessante perché ci sono donne, uomini, transgender e quindi l’idea è di dare piacere agli occhi di tutti, non solo degli uomini. Comunque il corpo fa parte di quello che sono, io sono stata educata alla libertà di espressione e di movimento con il mio corpo. Mio padre e mia madre hanno sempre avuto un rapporto sereno con il proprio corpo anche in relazione a noi figlie. Noi siamo nudi, i vestiti li abbiamo inventati, il corpo è bello, vivo, e va mostrato in maniera naturale non in quanto oggetto ma in quanto soggetto. È la casa di quello che siamo e io lo vivo con questo spirito».
Però lei con il suo corpo seduce.
«Mi piace il gioco della seduzione, mi piace giocare in generale perché credo che sia la parte più sana dell’essere umano, Si possono fare cose serissime, giocando».
Le danno fastidio le critiche?
«Bisogna prendersi la responsabilità di chi si è e di cosa si fa invece di guardare cosa fanno gli altri. C’è l’invidia del fare, io cerco di non dare spazio a chi si nutre di giudizi e di insulti, soprattutto sui social. Si parla della gente che fa non della gente che chiacchiera».
Ethan James Green, che ha scattato questo Pirelli è ex modello, oggi cantore della comunità trans, non-binary e queer. Anche lei è molto vicina a questi mondi, una delle loro icone.
«Per me i diritti sono al centro di tutto, delle relazione tra esseri umani. Siamo tutti uguali nella diversità, ma non è ancora un concetto universale basta vedere cosa è successo a Parigi alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi».
A lei è piaciuta?
«Mi ha divertito lo show, e non era l’ultima cena degli apostoli, se no non ci sarebbe stato Bacco. Un grande spettacolo su cui si è voluto vedere altro per creare la paura».
Ha fatto aprire il suo tour a una collega Gaia, pure lei del vivaio di Amici. In nome della sorellanza?
«La sorellanza permetterà di eliminare le differenze, solo unite possiamo vincere. È un momento in cui noi donne siamo molto vicine, anche nella musica, dobbiamo fare rete».
Che bambina è stata?
«Ero molto vanitosa, poi mia mamma mi ha insegnato cosa ti fa diventare veramente bella come essere umano. Ma non mi vedo così bella, mi sento particolare e dolce».
«Dolce» non è il primo aggettivo che viene in mente pensando a lei.
«Sono molto dolce invece, gioco a essere seducente ma io sono una patata nella quotidianità. Non sono così legata alla femminilità, sono buffa, e sempre in tuta».
La celebrità l’ha cambiata?
«Più passa il tempo e più mi chiedo come fare a rimanere me stessa. Così mi tengo stretta le persone della mia vita vera, le amiche di sempre che mi ricordano chi sono. Il resto è una proiezione».
Le amiche della scuola?
«Sono sorelle, le amo, mi hanno aiutata ad essere quella che sono oggi. Non ho bisogno di avere intorno persone che mi dicano sempre sì e che sono bella. Non amo la lusinga, mi fa venire il dubbio».
In un’intervista ha rivelato di cambiare continuamente casa. Vero?
«Sì, già sto odiando la casa dove sono, comprata da poco. Non so perché ma ogni anno cambio casa, è vero. Mi annoio e poi gli oggetti diventano troppi, sembra che mi entrino nella testa, mi soffocano. Così li regalo ai vicini o agli amici, a chi passa per strada. Chiunque entra in casa mia deve andare via con qualcosa. Strano ma vero».
Ha girato il film di Martone su Goliarda Sapienza. Il cinema è il suo futuro.
«Non pongo limiti, sono occasioni di crescita, e come le ho detto mi impegno e studio, non credo nei regali, ma nel merito». —
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