Elodie sarà nel calendario Pirelli 2025: «Le critiche? Pronta ad ...
diMichela Proietti
Elodie su «The Cal 2025», ritratta dal fotografo Ethan James Green: un altro traguardo nella carriera della cantante 34enne romana. «So di espormi alle critiche, ma mi sento pronta ad affrontarle. Non credevo potessero selezionale me»
«Siamo tutti erotici e non c’è nulla di insano in questo». Elodie Di Patrizi, che del suo corpo ha già fatto un manifesto di libertà, ora ne fa anche un calendario. Non uno qualsiasi, ma il «The Cal 2025». C’è anche lei nel gruppo di talent scelti dal fotografo americano Ethan James Green, ex modello e lui stesso protagonista di qualche scatto di «Refresh & Reveal», le due parole filo conduttore del calendario più atteso. E in effetti il fotografo del Midwest cresciuto artisticamente a New York, rinfresca il modo di ritrarre e rivela corpi nudi. Come da tempo non accadeva. L’idea di empowerment che fino a oggi è passata attraverso il mistero del corpo, oggi viaggia sul binario della disinibizione.
«So di espormi alle critiche quando mi presento sul palco svestita, ma sono molto solida in questa scelta», dice al Corriere Elodie. La chiamata è arrivata in modo inatteso, ma in fondo desiderato. «Non credevo che tra le italiane potessero scegliere me, era un sogno, ma affrontato come faccio io: senza che diventi un’ossessione, continuando a vivere la quotidianità insieme a persone che mi fanno stare bene. Fiduciosa che il sogno prima o poi si avvererà».
Il calendario Pirelli è un altro importante traguardo nella carriera della performer e attrice romana, che per il 2025 ha anche annunciato i concerti dell’8 giugno a San Siro a Milano e il 12 giugno allo Stadio Maradona a Napoli.
Fresca di riprese nel film Fuori di Mario Martone insieme a Valeria Golino e Matilda De Angelis, Elodie continua il suo poliedrico percorso artistico. «Per me l’erotismo è una vibrazione, qualcosa che si accende, una tensione che precede un’azione: uso il corpo come una performer, per manifestare le mie scelte», dice Elodie, che tra gli scatti più belli di sempre del The Cal cita quello di Monica Bellucci in corsetto, ritratta nel 1997 a New York da Richard Avedon. «Una bellezza dirompente, senza sotterfugi, canonica e ancora potente». Sensualità e determinazione danzano perennemente insieme nella mente di Elodie, che fa della diversità un’altra sua bandiera.
«Questo Cal è un elogio anche del diritto alla diversità e al mondo queer, dal quale sono stata accolta e amata quando sono andata via di casa». Il riferimento è agli anni della adolescenza, quelli vissuti al Quartaccio, periferia di Roma ovest, con un padre che suonava per strada vicino al Pantheon e la madre Claudia, cubista di origini caraibiche. «La diversità culturale tra i miei mi ha fatto capire che le distanze nascono nella vita di tutti i giorni, con piccoli gesti. Il mio è stato un mondo di non diritti, con una sensazione forte di abbandono da parte delle istituzioni».
Un passato che rivendica come bagaglio culturale. «So cosa significa essere emarginata, il passato rimane dentro di noi e fa parte della nostra storia: pensando alla Elodie di ieri collaboro con tutte quelle associazioni come Save The Children che lottano per il diritto di esistere, sia di un bambino che di un adulto». Un messaggio che intende continuare a far passare anche attraverso il suo corpo. «Ho scattato le immagini del Pirelli con indosso una sottoveste di velo e mi è piaciuto: ho avuto la sensazione di uno sguardo del fotografo gentile e molto rincuorante».
14 agosto 2024 ( modifica il 14 agosto 2024 | 07:49)
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