Elon Musk pagherà 47 dollari chi vota Trump: cosa c'è dietro la ...
Musk durante l’ultimo comizio ha incitato la folla chiedendo di votare Trump per salvare gli Stati Uniti d’America. Slogan a parte quello del miliardario è un investimento strategico, come ha ammesso durante un’intervista con Tucker Carlson: “Se lui perde sono fottuto”.
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su
Elon Musk ha messo sul piatto un accordo potenzialmente costoso per far vincere Trump. Il suo comitato di azione politica America PAC – che raccoglie fondi per effettuare donazioni a sostegno o per ostacolare candidati, referendum o iniziative legislative – offrirà una ricompensa di 47 dollari "per ogni persona che indicate come elettore" negli Stati in bilico. "Sono soldi facili", aggiunge Musk. L'obiettivo è "far sì che 1 milione di elettori registrati negli stati indecisi firmino a sostegno della Costituzione, in particolare della libertà di parola e del diritto di portare armi", si legge nella petizione.
Se davvero 1 milione di persone firmassero la petizione, Musk si troverebbe a pagare 47 milioni di dollari. La cifra è simbolica, un omaggio a Trump che mira a diventare il 47° presidente del Paese. “Questo programma è aperto esclusivamente agli elettori registrati in Pennsylvania, Georgia, Nevada, Arizona, Michigan, Wisconsin e North Carolina”, ha spiegato. Non è un caso, sono questi gli stati che potrebbero favorire la vittoria di Kamala Harris.
È illegale pagare qualcuno per votare, ma la formula di Musk aggira le leggi federali. Il Ceo di X ha infatti offerto 47 dollari a qualunque elettore registrato nelle liste che firmi la petizione, o convinca qualcun altro a farlo, per difendere il Primo emendamento della Costituzione, che garantisce la libertà di espressione, e del Secondo che sancisce il diritto di possedere armi. Che poi sia solo un'escamotage per pagare chi vota Trump, ça va sans dire.
Il rapporto tra Elon Musk e Donald TrumpMusk sostiene apertamente Trump. Ad agosto un incontro con l'ex presidente è stato trasmesso su X. Nonostante sia stata venduta come "un'intervista" è sembrata più uno spot di propaganda, Trump infatti ha parlato senza essere mai contraddetto, anche di fronte a notizie e dati infondati. Sempre Musk dopo aver acquistato Twitter aveva deciso di riammettere Trump. L'ex presidente era stato bannato per le numerose violazioni delle policy. Musk ha anche rilanciato su X le immagini fake di Trump che salva i gattini, un riferimento alla teoria del complotto sugli haitiani che rubano e mangiano animali domestici e scritto e poi cancellato un post contro Kamala Harris: "Perché vogliono uccidere Donald Trump? E nessuno sta nemmeno cercando di assassinare Biden/Kamala?"
Durante l'ultimo comizio a Butler, Pennsylvania ha dichiarato: “Questa non è un’elezione ordinaria. Il presidente Trump deve vincere per preservare la Costituzione. Deve vincere per preservare la democrazia in America”. Il sostegno è reciproco. A settembre Trump ha annunciato che avrebbe nominato Musk a capo di una “commissione per l’efficienza del governo” se avesse ripreso la Casa Bianca a novembre.
Slogan a parte, per Musk il sostegno a Trump è un investimento. L'amministrazione Biden ha infatti adottato un approccio rigoroso alla regolamentazione delle aziende della Silicon Valley. Al contrario, Trump vuole ridurre il potere degli enti di regolamentazione federali, come l'EPA (agenzia per la protezione dell'ambiente). C'è poi il ruolo nel governo promesso a Musk in caso di vittoria. E infatti il miliardario durante un'intervista con l'ex conduttore di Fox News, Tucker Carlson, ha ammesso con vena ironica: "Se perde, sono fottuto."
Come fa a essere legale l'iniziativa di Elon MuskIl sito web chiede il nome del firmatario, l'indirizzo e-mail, il numero di cellulare, l'indirizzo postale e le informazioni del referente. "Le persone idonee possono elencare solo una persona idonea come loro referente. Prima che il pagamento venga effettuato, America PAC verificherà l'accuratezza di tutte le informazioni del referente e del referente", si legge sulla pagina. La legge federale considera un reato pagare qualcuno per votare o accettare un pagamento per votare. Musk però è riuscito a raggirare il divieto. Non è infatti illegale pagare gli elettori per firmare una petizione.
Brendan Fischer, avvocato esperto in finanziamenti alle campagne elettorali, ha spiegato al New York Times che l'iniziativa non sembra presentare problemi legali. "Il fatto che paghino solo il referente anziché il firmatario isola ulteriormente il PAC da qualsiasi accusa di acquisto di voti. In definitiva, ciò che America PAC sta facendo è spendere soldi per i dati degli elettori, cosa che PAC e campagne fanno di continuo".