Il messaggio di Emerson Royal: "Il Milan mi cerca, sono felice"

Il brasiliano tra religione e voglia di riscatto. Il club valuta anche altre alternative

Emerson Royal - Figure 1
Foto La Gazzetta dello Sport

Giornalista

24 giugno - 10:56 - MILANO

Emerson Royal non sta mandando segnali di fumo: per non rischiare di passare inosservato, ha acceso un falò grande come un campo di calcio. Emerson si è fatto intervistare sul canale YouTube di André Hernan, giornalista brasiliano che gli ha chiesto di un possibile futuro al Milan. Emerson ha messo un like gigante: "So che il Milan è in contatto con il Tottenham, hanno chiesto informazioni su di me. Per me è molto gratificante perché nel Milan hanno giocato tanti giocatori brasiliani. Aspettiamo e vediamo cosa succederà. Quella del Milan è una maglia molto importante e pesante. Sapere che squadre del genere mi stanno seguendo mi rende molto felice". Chiaro, no? Se servisse, integrazione: "Come me la cavo con l’italiano? Ho già lavorato con Conte che parlava italiano... La verità però è che non c’è ancora nulla di definito". Diciamo che lui definirebbe presto. 

la trattativa

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Emerson Royal è un uomo in cerca di un riscatto. Nell’ultima Premier ha quasi dimezzato le presenze da titolare con il Tottenham, da 20 a 11, e con tutto il rispetto per Londra si trasferirebbe in Italia. Evidentemente considera il Milan superiore al Tottenham e per questo ha già trovato un accordo di massima per il contratto. L’ingaggio non sarebbe un problema. Semmai, per lui, al momento i problemi sono due. Uno sembra superabile: l’accordo tra Milan e Tottenham. Gli Spurs chiedono qualcosa più di 20 milioni, il Milan vuole chiudere con un 1 come prima cifra ma non pare un problema da mal di testa. Chiudere intorno a quota 18 è possibile. Piuttosto, è da capire che cosa deciderà il Milan - ecco il secondo problema di E.R. - perché il club si è informato su diversi profili e deve prendere una decisione. Non c’è solo Emerson Royal nella ricerca di un terzino destro che si giochi il posto con Calabria.

la sua storia

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Emerson aspetta e lavora - anche con le dichiarazioni - per aumentare le sue possibilità: è abituato. La vita non gli ha dato il miglior sorteggio: è cresciuto nella favela di Ermelino Matarazzo, a San Paolo, ma da lì è riuscito ad arrivare alla nazionale brasiliana. "Ho sempre creduto nei miei sogni", ha detto un giorno. Ci ha creduto appoggiandosi a Dio, che ha citato spesso, anche in uno dei momenti più terribili della vita. Nel 2022 un uomo in Brasile ha tentato di derubarlo e gli ha puntato una pistola. È finita bene, anche grazie all’intervento di un poliziotto, ma quella pistola quel giorno sparò più volte e sì, la giornata avrebbe potuto essere tragica per lui e tante persone intorno. 

il calciatore

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Emerson è un tipo particolare, non sempre è considerato affidabile ma innegabilmente lavora per migliorarsi, anche percorrendo strade non usuali. Quando al Tottenham arrivò Antonio Conte, E.R. spese un milione per potenziarsi, comprò una camera iperbarica, ingaggiò un mental coach e un neuroscienziato che lo aiutasse a rendere meglio. "Mi sveglio un’ora prima e comincio a immaginare come sarà l’allenamento". Notevole. Al Milan, anche per questo, può portare corsa, ovviamente fisico, esperienza: Emerson può stare largo ma spesso con il Tottenham ha occupato zone più centrali. E poi beh, porterebbe entusiasmo: ieri su Instagram ha pubblicato video con figlio e nonna, commentati con grandi cuori. Quello per il Milan è il prossimo.

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