Calcio, addio a Sven-Göran Eriksson: lo storico allenatore di Lazio e ...

23 giorni ago
Eriksson

È morto a 76 anni Sven Goran Eriksson. Lo annunciano la maggior parte dei siti inglesi e svedesi riportando un comunicato diffuso dalla famiglia. Il tecnico svedese, che in Italia ha allenato Lazio, Sampdoria e Roma, aveva fatto sapere a gennaio di avere un cancro al pancreas e che gli sarebbe rimasto al massimo un anno di vita. La BBC è la prima a dare l'annuncio: "Una notizia terribilmente triste ci giunge: Sven-Goran Eriksson è morto all'età di 76 anni. L'ex allenatore dell'Inghilterra è morto questa mattina nella sua casa circondato dai suoi cari", scrive l'emittente pubblica inglese. 

"Sven Goran Eriksson è morto - si legge nella nota diffusa dai suoi cari - Dopo una lunga malattia, si è spento stamattina a casa, circondato dalla famiglia. Con lui la figlia Lina, il figlio Johan con la moglie Amana e la nipote Sky, il padre Sven, la compagna Yanisette col figlio Alcides, il fratello Lars-Erik con la moglie Junmong. La famiglia chiede che venga rispettato il desiderio di vivere privatamente il suo lutto e di non essere contattata".

Eriksson era stato il primo allenatore straniero dell'Inghilterra, legando così indissolubilmente la sua figura al calcio britannico. In Italia era arrivato a metà degli anni '80 alla Roma, dopo l'esperienza sulla panchina del Benfica in Portogallo. Poi le panchina di Fiorentina e Sampdoria. Con la Lazio vinse lo scudetto nella stagione 1999-2000. Poi ha girato il mondo dall'Arabia alla Cina, alla Thailandia. Ha allenato diverse nazionali: dopo l'esperienza con l'Inghilterra, ha infatti guidato Costa d'Avorio, Messico e Filippine.   

A gennaio la notizia del tumore arrivato allo stato terminale, affermando di avere, nella migliore delle ipotesi, "un anno di vita". Da quell'annuncio, Eriksson è stato ospite di alcune delle società che ha allenato in giro per l'Europa. In Italia è stato accolto allo stadio dalla Lazio e dalla Sampdoria. In Inghilterra ha realizzato un suo sogno: sedere sulla panchina del Liverpool nel corso di una partita organizzata tra le leggende del club e l'Ajax. "Non essere dispiaciuto. Sorridi". È uno degli ultimi messaggi dell'allenatore nel corso di un documentario a lui dedicato che Amazon ha pubblicato nelle scorse settimane. "Grazie di tutto: allenatori, giocatori, pubblico. È stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi, prendetevi cura della tua vita e vivetela. Fino alla fine - ha aggiunto - Ho avuto una bella vita, sì", ha ammesso Eriksson. "Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo. Ma la vita riguarda anche la morte. Dovete imparare ad accettarlo, per quello che è. Speriamo che alla fine la gente dica: 'Sì, era un brav'uomo'. Manon tutti lo diranno. Spero che mi ricorderanno come un uomo positivo".

Il cordoglio della Samp, grazie mister e gentiluomo

"La prima parola che ci viene in mente quando pensiamo a lui è dignità. Dignità sportiva, per la classe e il rispetto evidenziati in ogni occasione in oltre quarant'anni di carriera da allenatore. Dignità umana, per aver affrontato con coraggio e compostezza un avversario bastardo come il cancro che l'ha portato via a 76 anni". La Sampdoria rende così omaggio a Sven-Goran Eriksson, dal 1992 al 1997 allenatore dei blucerchiati: "Si è spento in Svezia, avvolto nell'affetto della sua famiglia e di chi gli ha voluto bene. Noi sampdoriani gliene abbiamo voluto tanto e lo scorso 5 maggio, a Marassi, abbiamo saputo dimostrarglielo come noi sappiamo. Un'occasione speciale, quella, per ribadire che possono passare il tempo e le stagioni ma chi per la Sampdoria ha messo il cuore non passerà mai. Già percé Sven non ci lascia soltanto uno storico terzo posto, una Coppa Italia in bacheca o una finale di Coppa delle Coppe sfuggita sul più bello. Sven ci lascia emozioni, ricordi indelebili e, soprattutto, una grande eredita' morale. Ciao e grazie Sven, mister, gentiluomo e sampdoriano".Cordoglio anche da parte della Fiorentina dove lo svedese ha ricoperto il ruolo di direttore tecnico dal 1987 al 1989: "La Fiorentina si unisce al dolore della famiglia per la scomparsa di Sven Goran Eriksson"

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