Chi era Eros Di Ronza, ucciso a colpi di forbici dopo aver tentato di ...

A.C. 17 ottobre 2024 13:01

È morto per un pacco di gratta e vinci Eros Di Ronza, 37 anni e tre figli piccoli, ucciso a forbiciate dal gestore del bar in via Giovanni Da Cermenate, periferia sud di Milano, che aveva tentato di rapinare. Il furto sembra sia avvenuto a bordo di uno scooter insieme ad un complice, che gli investigatori stanno cercando di rintracciare concentrandosi anche sulle impronte digitali lasciate sulla saracinesca. Il barista, un 30enne di origini cinesi, è stato arrestato per omicidio volontario insieme a un conoscente, entrambi parenti della donna cinese cui è intestato il locale.

Come riporta MilanoToday, il corpo di Eros è stato trovato sul marciapiede intorno alle 5:30 del mattino. Per il 37enne non c'è stato nulla da fare: deceduto per i fendenti inferti al torace, intorno alle 10 è stato trasferito dall'ambulanza al furgone della mortuaria mentre la polizia continuava ad eseguire i rilievi.

L'uomo aveva vari precedenti alle spalle ed era già noto alle forze dell'ordine anche per le sue conoscenze in via Gola, una delle principali strade dello spaccio di Milano. Lo scorso settembre era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale ed era scattato l'obbligo di presentarsi periodicamente davanti alla polizia giudiziaria. Pochi giorni dopo, il 3 ottobre, era stato indagato per possesso di armi.

Durante l'assalto al locale, l'allarme è scattato svegliando i gestori, entrambi di origini cinesi, di 31 e 49 anni, che abitano nello stesso palazzo del bar. Da lì sarebbe nata una colluttazione, culminata nelle forbiciate sferrate contro Eros. È stato lo stesso gestore a chiamare le forze dell'ordine, mentre molti residenti erano già stati allertati dal baccano e avevano assistito alla scena.

Secondo quanto ricostruito finora, Di Ronza sarebbe stato colpito una prima volta mentre stava cercando di uscire da sotto la saracinesca divelta. Dopodiché sarebbe riuscito ad alzarsi per fuggire, ma sarebbe stato raggiunto da almeno 20 colpi di forbice, anche quando era a terra. I due indagati non hanno risposto alle domande della pm Maura Ripamonti che ha disposto l'arresto.