WTA Praga: Errani, quanti sprechi! Al secondo turno va Nao Hibino

Gli appassionati di grande tennis potranno ammirare una volta di più le qualità di una campionessa straordinaria come Venus Williams sui campi da gioco. Gli organizzatori del Western & Southern Open 2023, torneo Combined di scena a Cincinnati tra il 13 e il 20 agosto prossimi, hanno infatti deciso di assegnare una wild card proprio alla sette volte campionessa Slam, che alla veneranda età di 43 anni, compiuti poco più di un mese fa, scenderà in campo sul cemento canadese per il prestigioso WTA 1000.

Un torneo nel quale la “Venere Nera”, di recente impegnata alla Rafa Nadal Academy per allenarsi in vista dell’ultima parte di stagione, dovrà vedersela con tutte le migliori giocatrici al mondo. Scorrendo l’entry list, ci si accorge infatti di come ai nastri di partenza siano presenti tutte le prime 39 giocatrici WTA. Non solo: Venus Williams fa parte di un parterre di wild card di tutto rispetto, tra le quali troviamo Caroline Wozniacki, Sloane Stephens e Bianca Andreescu.   

Vincitrice di 49 titoli WTA in carriera solo in singolare, l’americana ex n° 1 del mondo giocherà per la decima volta a Cincinnati, dove non ha mai trionfato ma ha raggiunto la semifinale nel 2012 e i quarti di finale nel 2019, a 39 anni.

Ha preso il via oggi, lunedì 31 luglio, il Generali Open, torneo ATP 250 che si disputa sulla terra rossa di Kitzbuhel, in Austria. Un evento che non ha detto bene ai colori azzurri, con Francesco Maestrelli arresosi nelle qualificazioni e Marco Cecchinato che ha incamerato solo 4 game contro Daniel Elahi Galan Riveros. Ma il programma prevedeva altre cinque partite di primo turno e una sola testa di serie impegnata, lo spagnolo Roberto Carballes Baena.

[6] R. Carballes Baena b. [PR] G. Pella 6-2 6-4

E partiamo proprio da Carballes, che non ha avuto nessun problema nello sconfiggere l’argentino Guido Pella, direttamente in tabellone da n° 199 al mondo e solo grazie al ranking protetto, ma mai in grado di opporre una vera resistenza al terraiolo iberico. Quest’ultimo, sesto favorito per il titolo in Austria, non ha concesso palle break per l’intera durata dell’incontro (peraltro breve, appena un’ora e 11 minuti) ottenendo il 92% dei punti quando ha messo in campo la prima e il 74% quando gli è invece servita la seconda per far iniziare lo scambio. Il sudamericano ha invece salvato solo una palla break su quattro totali e ha subito due break nel primo e uno nel secondo parziale, motivo del 6-2 6-4 conclusivo.

S. Baez b. [Q] H. Medjedovic 6-4 6-2

Carballes al secondo turno se la dovrà vedere con un altro argentino – più a suo agio su questi campi e che lo potrà mettere più in difficoltà – come Sebastian Baez, n° 72 del mondo (lo spagnolo è 64esimo), che si è sbarazzato con il medesimo score di Carballes ma con punteggio invertito nei set (6-4 6-2) del qualificato serbo Hamad Medjedovic. Era il primo confronto tra i due, ma per Baez non è stato difficile venire a capo delle insidie che gli avrebbe potuto portare il rivale. Il nativo di Buenos Aires è infatti andato subito avanti di due break (4-1), poi si è distratto e ne ha lasciato per strada uno, salvo chiudere comunque per 6-4. Nel secondo, Medjedovic è partito bene mantenendo il servizio ma da lì in avanti si è intascato a malapena un altro gioco, deponendo le armi per 6-2.

[Q] G. Andreozzi b. [WC] F. Misolic 5-7 6-4 6-2

Un altro argentino impegnato e vincente era Guido Andreozzi, qualificato, che affrontava la wild card austriaca Filip Misolic, finalista della scorsa edizione del torneo. Andreozzi ha dovuto rimontare un primo parziale perso per 7-5 e nel quale ha concesso al contendente ben 8 palle break, per poi dominare i due successivi set senza più concederne nemmeno una, proteggendo senza affanni i propri games con la battuta a disposizione. Ancora un 6-4 6-2, che ricalca appieno, in termini di score, quanto evidenziato per Carballes e per Baez e che consente al sudamericano n° 240 del mondo (Misolic si trova quasi 100 piazze più avanti, n° 158) di approdare al turno successivo, dove si troverà di fronte un rivale di caratura ben superiore, il connazionale Tomas Martin Etcheverry, n° 1 del seeding a Kitzbuhel.

A. Ramos Vinolas b. J. P. Varillas 6-1 7-5

Il navigatissimo Albert Ramos Vinolas, che ci ricordiamo anche per aver sconfitto solo una decina di giorni fa il nostro Lorenzo Sonego a Gstaad, parte bene in Austria e sconfigge in due set ma in quasi 2 ore di battaglia Juan Pablo Varillas. I due sono divisi in classifica ATP da appena 5 posizioni, 82 Ramos e 77 Varillas e infatti, a differenza di quello che potrebbe emergere dal punteggio, non è stata una semplice pratica da sbrigare per il catalano. Nel 6-1 con cui ha aperto le danze, il nativo di Barcellona è uscito vincitore da un game, quello che poi l’ha portato sul 2-0, da 22 punti e ben 6 palle break salvate, mentre nel secondo parziale Varillas ha perso la battuta proprio a un passo dal tie-break, che sarebbe forse stata la meritata conclusione di un set in equilibrio. E invece, il 6-1 7-5 offre a Ramos la possibilità di prendersi potenzialmente una rivincita su Pedro Cachin, che lo ha recentemente sconfitto proprio a Gstaad, trionfando allo stesso tempo per la prima volta in un torneo ATP.

A. Molcan b. L. Van Assche 6-4 6-3

Chiudiamo questo resoconto sui match di primo turno a Kitzbuhel con forse la maggiore sorpresa, se di sorpresa si può parlare, di giornata, vale a dire l’estromissione del talento francese Luca Van Assche, discreto protagonista ad Amburgo solo qualche giorno fa per la rimonta su Alejandro Davidovich-Fokina, per mano di Alex Molcan, che rispetto al transalpino paga oltre 50 posizioni in classifica ATP (68 vs 120). Ma Van Assche a Kitzbuhel non si è mai acceso e ha racimolato appena 7 game in un’ora e 35 minuti di gioco (6-4 6-3 il finale). Un break per parziale ha fatto la differenza, per un francese che ha mancato due chance di controbreak nel parziale di apertura del match. Buon per Molcan, opposto alla testa di serie n° 4 Sebastian Ofner al secondo turno.

Ad eccezione di Laslo Diere, crediamo che tutti si siano intimamente rallegrati per il ritorno alla vittoria di Alexander Zverev, che ad Amburgo ha conquistato il suo ventesimo titolo in carriera, il primo dopo il terribile infortunio subito al Roland Garros nel 2022 che mise a rischio la sua carriera.

Come abbiamo già avuto modo di scrivere in precedenza, Zverev ha peso tecnico e fisico per abitare nei piani più nobili della classifica rendere così più interessante la lotta per il primo posto. La vittoria nel torneo di Amburgo vale tre posizioni in più per Zverev che scavalca così Hubert Hurkacz e Alexander de Minaur.

Quale è la top 20 ATP dopo i tornei su terra e cemento della settimana appena conlcusa? Come si posizionano gli italiani dopo i buoni tornei di Sonego, Arnaldi, e Cobolli?

L’articolo completo è sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.

La classifica ATP aggiornata e commentata, con le prime 20 posizioni, la situazione degli italiani e la Race to Torino, è disponibile sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.