F1 Gp Miami, i risultati della gara di oggi: vince Norris davanti a ...
Sorpresa Norris che vince il suo primo Gp. Secondo Verstappen, davanti alle due Ferrari di Leclerc e Sainz
1. Lando Norris (Gbr) McLaren in 1h30'49"876
2. Max Verstappen (Ned) Red Bull a 7"612
3. Charles Leclerc (Mon) Ferrari a 9"920
4. Carlos Sainz (Esp) Ferrari a 11"407
5. Sergio Perez (Mex) Red Bull a 14"650
6. Lewis Hamilton (Gbr) Mercedes a 16"585
7. Yuki Tsunoda (Jpn) Racing Bulls a 16"185
8. George Russell (Gbr) Mercedes a 34"789
9. Fernando Alonso (Esp) Aston Martin a 37"107
10. Esteban Ocon (Fra) Alpine a 39"746
11. Hulkenberg (Ger) Haas a 40''769
12. Gasly (Fra) Alpine a 44''958
13. Piastri (Aus) McLaren a 49''756
14. Zhou (Cin) Sauber a 49''979
15. Ricciardo (Aus) Vcarb a 50''956
16. Bottas (Fin) Sauber a 52''356
17. Stroll (Can) Aston Martin a 55''173
18. Magnussen (Haas) a 1'04''683
19. Albon (Williams) a 1'16''091
Giro più veloce 43° Oscar Piastri (Aus) McLaren in 1'30"643
Ritirati Sargeant (Usa) Williams
(Daniele Sparisci) Era la grande occasione ma l’hanno sfruttata gli altri, non la Ferrari passata dalle intenzioni trionfalistiche al piccolo podio di Leclerc. Vincono i diversamente orange. Il caldo di Miami squaglia Verstappen, sentirlo imprecare «non riesco a girare la macchina, è un disastro» è un evento rarissimo. O forse non più, chissà.
È successo in Florida davanti a un esercito di vip (da LeBron James a Shakira, a Travis Kelce, fidanzato di Taylor Swift, a Tom Brady e Zidane) e all’ex presidente Usa Trump, in visita, prima del via, ai box della McLaren. Creando non pochi imbarazzi con il gesto del pugno, tanto che la scuderia inglese si è sentita in dovere di precisare che è «una organizzazione apolitica». Ma poi tutto si è sciolto nelle bollicine di Norris, compagno di padel e di scherzi di Max, al primo centro dopo sei stagioni in F1 e una notevole quantità di chance sprecate. Il pilota influencer che la notte chatta con i fan e li sfida online alle gare virtuali. C’era chi lo prendeva in giro, lo definiva «un brillante perdente», proprio lui cresciuto in Inghilterra nel mito di Valentino Rossi. Adesso non accadrà più. «Era ora, ho aspettato tanto tempo ma finalmente ci sono riuscito e sono felicissimo. Sono al settimo cielo, non abbiamo sbagliato nulla».
È andato fortissimo, è stato fortunato e ha colto l’attimo nel cambiare le gomme all’ingresso della safety car entrata per il contatto fra Magnussen e Sargeant (Leclerc e Verstappen avevano già effettuato il pit-stop), poi ha imposto un ritmo indiavolato. Come ha sempre visto fare al suo amico Max, secondo e distante quasi otto secondi. Stavolta non ha perso per un guasto come a Melbourne ma per mancanza di competitività. La Ferrari doveva approfittarne, Charles partiva in prima fila ma non ha mai avuto il passo per andare al vertice. Sainz è stato penalizzato dalla safety car e in partenza dalla mossa spericolata di Perez, poi ha battagliato a lungo con Piastri.
C’è Andrea Stella, ex di Maranello, a festeggiare Lando: ha vinto tutto come ingegnere di pista di Michael Schumacher. È uno dei più seri e preparati in F1, anche in McLaren era arrivato nello stesso ruolo al fianco di Alonso poi ha scalato tutti i gradini fino a diventare team principal. La squadra di Woking non vinceva da tre anni (Monza 2021, doppietta Ricciardo-Norris): a Miami hanno fatto la differenza i massicci aggiornamenti tecnici introdotti. La Ferrari non ha toccato la monoposto e la sensazione è che abbia pagato proprio questo.
A Imola arriveranno le prime grosse novità, e a questo punto diventano importantissime per difendere il ruolo di seconda forza. Perché la McLaren sembra una minaccia seria. Niente patemi per Verstappen, ha comunque il Mondiale in pugno, ma qualcosa traballa nello squadrone Red Bull e i rivali ne approfittano per soffiare sul fuoco. Velenosissimo Zak Brown, il patron della McLaren: «Newey è la prima tessera di un domino, vedo girare tanti curriculum, sono in un momento di instabilità».
L’ordine a Milton Keynes è minimizzare la perdita del progettista, diretto verso la Ferrari. La sua assenza si farà sentire più avanti, sulle scelte finali della monoposto 2026 da abbinare al motore che la Red Bull si sta costruendo da sola con la collaborazione della Ford. L’ad Mintzlaff che prima voleva licenziare Horner adesso lo elogia e predica calma. A parole sembra facile...
Norris vince il suo primo Gp di Formula 1.
Secondo Verstappen, Leclerc 3°, Sainz 4° e 5° Perez.
Mancano quattro giri al termine del Gp di Miami che può diventare il primo vinto da Lando Norris. Al momento il pilota McLaren ha 6 secondi di vantaggio su Verstappen.
1. Norris
2. Verstappen
3. Leclerc
4. Sainz
5. Perez
6. Hamilton
7. Tsunoda
8. Russell
9. Ocon
10. Alonso
Investigazione dopo il contatto tra Sainz e Piastri (ora 17esimo) in occasione del sorpasso dello spagnolo sull'australiano che aveva perso una parte di ala anteriore durante il contatto.
Il pilota McLaren fa registrare nuovamente il giro più veloce (1:31.059). Il suo distacco da Verstappen è di oltre 3 secondi.
Lo spagnolo ce la fa, allunga sul rettilineo e attacca Piastri: Sainz al sale al 4° posto.
«Non riesco a far girare la macchina, è un disastro». Così Verstappen al team radio al 39esimo giro. Il divario tra lui e la McLaren è di 3 secondi.
Non ci sarà nessuna ulteriore investigazione sulla manovra di Piastri che per impedire a Sainz di sorpassarlo stava per buttarlo fuori pista. «E' incredibile», il commento di Sainz al team radio dopo questa comunicazione.
Norris continua a spingere provando ad allungare su Verstappen secondo e al 38esimo fa registrare il giro più veloce (1:31.074).
Si accende la lotta per il quarto posto: Sainz prova a sorpassare Piastri ma il pilota McLaren chiude lo spagnolo della Ferrari quasi fuori pista. «Ditegli di darmi la posizione se non vuole prendere la penalità», il commento al team radio di Sainz dopo la manovra di Piastri.
Al 34esimo giro queste le prime dieci posizioni:
1. Norris
2. Verstappen
3. Leclerc
4. Piastri
5. Sainz
6. Perez
7. Hamilton
8. Tsunoda
9. Russell
10. Ocon
Esce la safety car, riprende la gara.
Dieci secondi di penalità a Magnussen per il contatto con Sargeant che ha provocato l'uscita fuori pista della Williams.
Con la safety car in pista, Norris ne approfitta per il pit stop.
Sargeant fuori pista dopo un contatto con Magnussen: safety car.
Si fermano in contemporanea Piastri e Sainz. Erano rispettivamente primo e secondo, rientrano in quarta e quinta posizione.
Dopo il pit stop di Verstappen, Piastri è al comando del Gp, Sainz 2° e l'altra McLaren di Norris 3°. Poi il campione del mondo olandese davanti a Leclerc 5°. In ordine dalla sesta alla decima posizione: Hamilton, Perez, Tsunoda, Zhou, Ricciardo.
Si ferma al 24esimo giro anche l'olandese della Red Bull dopo che ha colpito un cono in pista. Era primo, rientra in quarta posizione davanti a Leclerc.
Virtual safety car per permettere di togliere alcuni detriti sulla pista (tra cui il cono che ha colpito Verstappen). Al 23esimo giro torna la bandiera verde e la gara prosegue.
Incredibile il sorpasso di Leclerc su Hamilton. La sua Ferrari guadagna una posizione, sale al quinto posto e fa registrare di nuovo il giro più veloce (1:32.113).
Si ferma anche la Ferrari al 19esimo giro: Leclerc ai box. Era secondo, rientra in pista in 6° posizione.
Al 18esimo giro si ferma Perez per il primo pit stop. Era quinto, rientra in decima posizione.
Dopo 16 giri Leclerc fa registrare il miglior tempo con 1:32.689.
Si lotta anche oltre le posizioni del podio: Norris insidia Perez al quinto posto. Tra i due ci sono appena 4 decimi al 15esimo giro.
La Ferrari di Leclerc è distante ora 6 decimi dal secondo posto di Piastri.
Verstappen è sempre al comando, seguito da Piastri. Leclerc 3°, Sainz 4° davanti a Perez. Sesto Norris, 7° Hamilton seguito dal compagno di scuderia Russell. Chiudono le prime 10 posizione Tsunoda e Hulkenberg.
Nessuna investigazione per la pericolosa manovra di Perez alla partenza che è costata due posizioni a Sainz. Il pilota Red Bull non subirà nemmeno penalità.
Il pilota McLaren dopo 6 giri dalla partenza fa registrare anche il giro più veloce. Ora Leclerc è lontano 8 decimi.
Piastri, autore di una partenza super che gli ha permesso di guadagnare tre posizioni, ora è al secondo posto alle spalle di Verstappen: superato anche Leclerc che scivola al terzo posto.
Verstappen tiene la prima posizione, seguito da Leclerc. Sainz scivola al quarto posto, Perez quinto con Piastri che guadagna tre posizioni si piazza momentaneamente al terzo posto.
Via al Gp di Miami! Le Ferrari di Leclerc e Sainz partono all'inseguimento di Verstappen.
Scatta ora il giro di formazione. Manca sempre meno ai semafori verdi e alla partenza del Gp di Miami.
Tante le personalità del mondo dello spettacolo, della musica e della politica presenti nel paddock di Miami. Da Donald Trump alle popstar Camilla Cabello e Lisa fino a Odell Beckham Jr dei Miami Dolphins e Mark Anthony che ha cantato l'inno in pista.
«Eravamo al limite e molto vicini a Verstappen, peccato per aver perso qualcosa nel terzo settore. Devo cercare di restare attaccato a Max, se perdo la possibilità di usare l’ala mobile diventa difficile. E comunque sono in una buona posizione per attaccare e avevo un buon passo nella Sprint: l'obiettivo è mettere pressione a Max» questo il commento di Leclerc al termine delle qualifiche di ieri.
Prima fila
1. Max Verstappen 1:27.241 (Red Bull)
2. Charles Leclerc 1:27.382 (Ferrari)
Seconda fila
3. Carlos Sainz 1:27.455 (Ferrari)
4. Sergio Perez 1:27.460 (Red Bull)
Terza fila
5. Lando Norris 1:27.594 (McLaren)
6. Oscar Piastri 1:27.675 (McLaren)
Quarta fila
7. George Russell 1:28.067 (Mercedes)
8. Lewis Hamilton 1:28.107 (Mercedes)
Quinta fila
9. Nico Hulkenberg 1:28.146 (Haas)
10. Yuki Tsunoda 1:28.192 (Racing Bulls)
Sesta fila
11. Lance Stroll 1:28.222 (Aston Martin)
12. Pierre Gasly 1:28.324 (Alpine)
Settima fila
13. Esteban Ocon 1:28.371 (Alpine)
14. Alex Albon 1:28.413 (Williams)
Ottava fila
15. Fernando Alonso 1:28.427 (Aston Martin)
16. Valtteri Bottas 1:28.463 (Kick Sauber)
Nona fila
17. Logan Sargeant 1:28.487 (Williams)
18. Kevin Magnussen 1:28.619 (Haas)
Decima fila
19. Guanyu Zhou 1:28.824 (Kick Sauber)
20. Daniel Ricciardo* 1:28.617 (Racing Bulls)
*penalizzato di 3 posizioni dopo il GP Cina per l'incidente con Stroll
E' il giorno del Gp di Miami: si scatta alle 22 (ora italiana). Il solito Verstappen parte dalla pole position, le Ferrari sono alle sue spalle, prima Leclerc e poi Sainz. L'altra Red Bull di Perez parte dalla quarta posizione.
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5 maggio, 21:10 - Aggiornata il 6 maggio, 00:53
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