Ceccon al Corriere della Sera: "Federica Pellegrini non rappresenta ...
Thomas Ceccon ha reso orgoglioso l’Italia sportiva a Parigi 2024 andandosi a prendere l’oro nei 100 dorso che tanto inseguiva ed è anche diventato virale quando è stato pizzicato dormire fuori sul prato del Villaggio Olimpico per cercare un po’ di calma e riposare un po’ più al fresco rispetto che nel caotico quartier generale privo di aria condizionata. Carismatico e senza filtri, il 23enne campione olimpico veneto – che ha annunciato di voler fare uno stage in Australia per concentrarsi al meglio sul nuoto e sull’agonismo preparando al meglio i Mondiali previsti a luglio 2025 – si è raccontato al Corriere della Sera dove ha è tornato sulle emozioni vissute due mesi fa ai Giochi Olimpici, sulle parole di Benny Pilato e sul suo rapporto con la ‘Divina’ Federica Pellegrini.
“Dopo i Giochi fatico a ricominciare la vita di sempre. Vado a letto alle 6 e dormi fino a pomeriggio...”
“Come mi sento a due mesi dal trionfo olimpico? Svuotato. Più vinci, più vai su; ma più vai anche giù. Fatico a ricominciare la vita di sempre. Da Parigi in poi non ho fatto niente. Ho messo su pancia. Sono spiazzato. Vado a letto all’ora in cui di solito mi alzo, le sei del mattino, anche alle sette. Dormo fino alle due di pomeriggio. Di solito facevo una settimana di vacanza, quest’anno sono stato all’isola del Giglio, in Sardegna, a Ibiza, a Misano a vedere la MotoGp... Mi sono allenato una volta sola, malissimo. Non va bene. Ma ritroverò la motivazione... A gennaio vado in Australia e ci resto fino ai Mondiali: luglio 2025, a Singapore. Ogni tanto bisogna cambiare. D’inverno là farà caldo, a me il mare piace. E imparerò l’inglese”.
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“Talento naturale? Si chiama acquacità ma se vuoi vincere non basta”
“Dicono che abbia un talento sovrannaturale per il nuoto? Si chiama acquaticità. È una cosa innata, che non si insegna. Ci sono quelli che galleggiano meglio, che spostano più acqua con una bracciata. Ho studiato i video di Phelps. Sposta una quantità d’acqua impressionante. Il gesto perfetto. Io sento il tempo che faccio. Lo calcolo dentro di me. Quando arrivo, guardo il tabellone e lo verifico. Di solito sbaglio di un decimo, massimo due. Ma il talento da solo non basta, per arrivare a una finale olimpica devi essere ‘cattivo’, agonisticamente feroce. Perché nessuno è lì per partecipare”.
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“La mia prima motivazione arrivò da una storia d’amore finita male a 18 anni”
“La motivazione all’inizio della mia carriera è arrivata da un tradimento. Scoperto sui social. Ho visto la ragazza che amavo su Instagram con un altro. Anche se lei ha provato a negare… Avevo diciotto anni. Era la seconda volta che ero innamorato, non mi succedeva da ragazzino. Un colpo duro. Lei era una bravissima persona, ma insomma è finita, e io mi sono gettato nel nuoto e nelle gare anche per sfogare la rabbia, anche perché avevo qualcosa in più da dimostrare a qualcuno. Mi viene in mente Dante... Il dolore ti tira fuori il meglio. Se ora sono innamorato? C’era una persona. Le voglio bene e mi vuole bene. Una ragazza più grande di me: non mi ci vedo con le ragazzine. Però prima di Parigi è finita, peccato perché stavo bene con lei, ma cerchiamo cose diverse, lei una famiglia, io ho altre due Olimpiadi davanti. È complicato fare contemporaneamente l’atleta e il fidanzato”.
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“Federica Pellegrini? Non rappresenta niente per me...”
A Verona, Ceccon si è allenato nella piscina di Federica Pellegrini, ex leggenda del nuoto italiano e attuale membro della Commissione Atleti del CIO. Nonostante le origini affini, per Ceccon non sembra essere mai stata un grosso riferimento come ammette senza tanti giri di parole.
Il nonnismo subito in Nazionale? Forse è stata anche colpa mia: ero molto giovane, facevo casino. Però un atleta più grande, se vuole spiegarti come ci si comporta, può avere altri modi che non riempirti di olio la valigia con i vestiti”.
“Pilato non merita di essere criticata. La dormita fuori dal Villaggio? Cercavo un po’ di pace...”
“Le parole di Benedetta Pilato dopo il suo quarto posto? Benedetta è una ragazza molto espressiva. Aveva nuotato benissimo dopo un periodo difficile, con tre decimi in meno avrebbe vinto l’oro. Criticarla è sbagliato. L’episodio della dormita con l’asciugamano? Faceva un caldo mostruoso e non riuscivo a dormire né la mattina, né il pomeriggio, né la sera... Se non altro sono riuscito a riposare un quarto d’ora”.
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“Il doping nello sport esiste ma non puoi dirlo...”
“Il doping nello sport c’è o no? Per me, sì. Ma non puoi dire che qualcuno è dopato, finché non lo beccano. Il mio idolo? Rafa Nadal. Il più grande combattente nella storia dello sport. Anche adesso, che non ne ha più, rifiuta di arrendersi, ci prova ancora, perché gli piace, perché si diverte, perché è la sua vita”.
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